«Dopo» + participio passato

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Marco1971
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«Dopo» + participio passato

Intervento di Marco1971 »

Lo spunto m’è offerto da una consulenza privata su altro, in cui figurava questo spezzone di frase (che non riterrei accettabile): dopo decorso un certo periodo di tempo; certo, si direbbe meglio dopo un certo tempo o trascorso un certo tempo, ma non è questo il punto, che riguarda invece il carattere non produttivo di questa costruzione (sott. mia):
La GGIC (vol. II, p. 727) ha scritto:Dopo può introdurre una frase participiale come (30 a). Queste forme non sono del tutto produttive, come mostra l’impossibilità di (30 b):

(30 a) Dopo mangiato farò un sonnellino.
(30 b) *Dopo discusso prenderemo una decisione.
Il Sabatini-Coletti ci offre una precisazione in merito (sott. mia):
dopo cong. Introduce una frase temporale implicita con il v. all’inf. passato (per operazioni abituali, anche con ellissi dell'ausiliare): [...] dopo mangiato andrò a trovarlo; dopo sposato cambiò abitudini; è stato riabilitato solo dopo morto.
Sembrerebbe dunque che la costruzione dopo + ‘participio passato’ sia adoperabile solo con alcuni verbi indicanti un’azione comune, e che sia quasi cristallizzata in «dopo mangiato».

Qualcuno di voi saprebbe definire restrizioni piú precise per questo costrutto?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Brazilian dude
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Intervento di Brazilian dude »

dopo cong. Introduce una frase temporale implicita con il v. all’inf. passato (per operazioni abituali, anche con ellissi dell'ausiliare): [...] dopo mangiato andrò a trovarlo; dopo sposato cambiò abitudini; è stato riabilitato solo dopo morto.
Ma quante volte questa persona si è sposata?

Brazilian dude
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Abituale qui significa consueto, usuale, tradizionale, non fatto piú volte dalla stessa persona.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Brazilian dude
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Intervento di Brazilian dude »

:oops: Non ci avevo pensato. Es la segunda vez que meto la pata hoy.

Brazilian dude
Bue
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Intervento di Bue »

Marco1971 ha scritto:Abituale qui significa consueto, usuale, tradizionale, non fatto piú volte dalla stessa persona.
Anche perché sposarsi si può fare più volte, morire no (tranne rari casi)
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

«Dopo decorso» sembra un burocratismo abbastanza diffuso: 925 gugolenze :D. Lo reputo estraneo al bello scrivere; che ne dite?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Bue
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Intervento di Bue »

se ho ben capito è più o meno sinonimo di dopo trascorso, nel qual caso mi sembra inutilmente e bruttamente (bello, "bruttamente") ridondante.
Io userei come molti altri "una volta trascorso", ma obiettivamente non saprei dire perché è meglio, se non per la solita questione dell'abitudine.
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Federico
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Intervento di Federico »

Sarà un caso che nelle ultime due frasi di esempio del DISC (su tre, di cui una è per il comunissimo dopo mangiato) i due participi sposato e morto si possano in qualche modo intendere come predicativi del soggetto? Inoltre, il DISC parla solo di ellissi dell'infinito, perciò la temporale dovrebbe avere lo stesso soggetto della reggente.
In dopo decorso un certo periodo di tempo si nota infatti un cambio di soggetto ottenuto posponendo al verbo il nuovo soggetto della subordinata implicita, come si fa talvolta – ma con moderazione – coi gerundi; non mi sembra affatto possibile in questo caso sommare il cambio di soggetto all'ellissi dell'ausiliare.
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