Decamerone
Moderatore: Cruscanti
Decamerone
Salve a tutti!
Stiamo leggendo con i ragazzi Decamerone e leggendo questo brano dell'introduzione alla prima giornata
Questo orrido cominciamento vi fia non altramenti che a' camminanti una montagna aspra e erta, presso alla quale un bellissimo piano e dilettevole sia reposto, il quale tanto piщ viene lor piacevole quanto maggiore e stata del salire e dello smontare la gravezza.
mi anno chiesto sulla forma fia. Qualcuno puo aiutarmi? Grazie
Stiamo leggendo con i ragazzi Decamerone e leggendo questo brano dell'introduzione alla prima giornata
Questo orrido cominciamento vi fia non altramenti che a' camminanti una montagna aspra e erta, presso alla quale un bellissimo piano e dilettevole sia reposto, il quale tanto piщ viene lor piacevole quanto maggiore e stata del salire e dello smontare la gravezza.
mi anno chiesto sulla forma fia. Qualcuno puo aiutarmi? Grazie
Fia e fiano (anche fie/fieno) sono forme antiche per sarà/saranno. Sono relitti del latino fiet/fient, ‘diventerà/diventeranno’.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Completo con una postilla – perché la domanda potrebbe esserle posta –: parallelamente, sempre in italiano antico (ma sono forme che sono state usate fino a tutto l’Ottocento in letteratura), abbiamo anche fora per sarebbe, che continua il piucchepperfetto latino fu(e)ram (cfr Serianni XI.57).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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