«Bottaggio»

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Marco1971
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«Bottaggio»

Intervento di Marco1971 »

Un articolo di Matilde Paoli. Scovate l’errore (che non è il refuso *succesiva). ;)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Luca86
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Intervento di Luca86 »

Nella prima riga dell'articolo si legge questo: «Un utente milanese ci chiede e il termine bottaggio...» anziché «Un utente milanese ci chiede se il termine bottaggio...».
Ultima modifica di Luca86 in data mar, 25 ott 2011 19:06, modificato 1 volta in totale.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Sí, questo è chiaramente un altro refuso. L’errore è un altro. :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Fausto Raso
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Intervento di Fausto Raso »

L'errore è nel rigo 11°: "corredata *da" (forma corretta, corredata di).
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Esatto. ;)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Luca86
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Intervento di Luca86 »

Fausto Raso ha scritto:L'errore è nel rigo 11°: "corredata *da" (forma corretta, corredata di).
Nello Zingarelli 2004 leggo:

corredàto 2 (+da, +di) Fornito, provvisto: una petizione corredata da centinaia di firme; un articolo c. di fotografie.
Fausto Raso
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Intervento di Fausto Raso »

Luca86 ha scritto:Nello Zingarelli 2004 leggo:

corredàto 2 (+da, +di) Fornito, provvisto: una petizione corredata da centinaia di firme; un articolo c. di fotografie.
Lo Zingarelli, è noto, mette insieme la farina e la crusca.
Copincollo dal Treccani, dal Gabrielli e dal Garzanti (Sapere.it):corredare v. tr. [dallo stesso etimo, germanico, di arredare, con altro prefisso] (io corrèdo, ecc.). – Arredare, fornire delle cose necessarie, spec. di strumenti, arnesi, o di mobili, biancheria, ecc.: c. la casa, la bottega, lo studio, il laboratorio di tutto l’occorrente; rifl., mi sono corredato di panni per l’inverno; non com., c. una sposa, farle il corredo; fig.: c. un libro di note, una scrittura di documenti. Con altro senso fig., nel rifl. (con valore passivo), adornarsi, contenere: Questa picciola stella si correda D’i buoni spirti che son stati attivi (Dante). ◆ Part. pass. corredato, anche come agg., col sign. di «fornito», e più specificam. «provvisto in aggiunta».

corredare
[cor-re-dà-re]
(corrèdo)
A v. tr.
1 Fornire di ciò che è necessario o utile a un certo fine: c. un ufficio di scrivanie, scaffali; c. di accessori una macchina; c. un servizio giornalistico di fotografie
‖ Corredare una sposa, fornirla del corredo
‖ SIN. dotare, munire, rifornire

2 ant. Approntare
‖ Apparecchiare

B v. rifl. corredàrsi
1 Provvedersi, munirsi: corredarsi di tutto il necessario per un lungo viaggio

2 ant. Adornarsi, pregiarsi: questa picciola stella si correda / de' buoni spirti Dante

corredareSillabazione/Fonetica[cor-re-dà-re]EtimologiaDa arredare, con cambio di prefissoVediSinonimi e ContrariVerbiVediDefinizionev. tr. [io corrèdo ecc.] rifornire di quanto è utile o necessario: corredare di libri una biblioteca | provvedere di accessori, di sussidi: corredare di note un testo ||| corredarsi v. rifl.
1 rifornirsi, provvedersi
2 (fig. , ant.) adornarsi, fregiarsi: Questa picciola stella si correda / d'i buoni spirti che son stati attivi (DANTE Par. VI, 112-113).
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Luca86 ha scritto:Nello Zingarelli 2004 leggo:

corredàto 2 (+da, +di) Fornito, provvisto: una petizione corredata da centinaia di firme; un articolo c. di fotografie.
Lo Zingarelli non è piú – e da tempo – un dizionario affidabile.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Intervento di Luca86 »

Sí, ho visto che gli altri vocabolari registrano solo la costruzione con di (salvo il Devoto-Oli, che accetta anche con). Tuttavia, credo che la costruzione con da non sia del tutto da proscrivere.
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Intervento di Marco1971 »

Si fa quindi promotore del motto Tutto l’uso è buono?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Intervento di Fausto Raso »

Ecco il vocabolario degli Accademici della Crusca:

CORREDARE.

arredare, fornir di masserizie, d' arnesi, di strumenti, ec. Lat. instruere.
Bocc. n. 17. 6. E con molti nobili, e ricchi arnesi, fece sopra una nave bene armata, e ben corredata, montare.
Cr. 2. 23. 32. Puossi ancora, sanza tagliamento del rampollo, che s' innesta, levare il bucciuólo, e 'l dimestico appunto di quella grandezza, dall' una parte tagliato, mettere in quel luogo, e, legatolo con filo, si debbe corredare al modo predetto.
Dan. Par. 6. Questa picciola stella si correda De' buoni spirti.
Dittam. D' ogni valor la sua vita correda. In questi due ultimi esempli è metafora, e vale, adornare.



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Intervento di Marco1971 »

C’è oggi la tendenza a usare da al posto di di. Arriveremo anche a *provvisto/fornito/dotato da? :?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Intervento di Fausto Raso »

Marco1971 ha scritto:C’è oggi la tendenza a usare da al posto di di. Arriveremo anche a *provvisto/fornito/dotato da? :?
Ci siamo già arrivati: :evil: :twisted: :oops:
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Intervento di Marco1971 »

Vedo che non c’è limite alla folle creatività... :(
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Luca86
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Intervento di Luca86 »

Grazie a Google Libri ho trovato, tra le molte occorrenze, qualcosa d'interessante qui, qui, qui e qui. (Nei primi due collegamenti, credo si tratti di citazioni; ma non ne sono sicuro.) Avrei voluto controllare anche nella BibIt, ma purtroppo è di nuovo (:evil:) fuori servizio.
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