Immaginiamo questo dialogo telefonico:
– Buongiorno, signorina. Ho fatto l'altro giorno un ordinativo di generi alimentari ma non ho ricevuto nulla. Vorrei sapere come mai la tempistica per la consegna non è stata rispettata.
– Vediamo... Che nominativo ha indicato nella modulistica?
– Mario Rossi.
– Vediamo, vediamo... Trovato. Ecco, le motivazioni del mancato invio sono queste: il quantitativo di merce che lei ci ha richiesto eccedeva i limiti per la spedizione; inoltre ha inserito delle tipologie di prodotti che non sono presenti nel nostro catalogo. Infine non ha ceccato (checked, N.d.Z.) alcuna metodologia di pagamento fra quelle elencate.
– Ho capito, ma potevate avvertirmi: ho il magazzino quasi vuoto!
– Ha ragione, infatti abbiamo provato a contattarla, come previsto dalla nostra politica in queste casistiche, ma la numerazione che ci ha fornito risulta inesistente. Mi dispiace ma l'unica modalità per risolvere la sua problematica è effettuare un nuovo ordinativo.
Stendendo il dovuto e ormai logoro velo pietoso su "ceccare", "contattare" e "politica", è evidente come le parole in corsivo siano inutili quanto goffi sostituti di: ordine, tempi, nome, modulo, motivi, quantità, tipi, metodo, casi, numero, modo e problema.
Segnalo ancora:
- "tematica" ("Tematiche de La storia infinita");
- "metodica" (in luogo di "metodo/criterio")
- "finalità" (in luogo di "fine/scopo": "l'indagine è stata condotta con la tale metodica con la finalità di dimostrare ecc.")
Sono troppo severo?