«Nevepàttino»

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fiorentino90
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Intervento di fiorentino90 »

SinoItaliano ha scritto:Per skateboard potremmo chiamarla semplicemente tavola/tavoletta (a rotelle) o pattinetta (spagnolo*: patineta, francese: planche à roulettes).
Tavola a rotelle esiste già, però, suona malissimo. Lo skateboard è spesso abbreviato in skate in inglese (oltre che in italiano e in francese), per cui si potrebbero usare gli equivalenti italiani di skating: schettinare e scatinare. Per i pattini a rottelle, invece, esiste il termine schèttino (piú comune al plurale: schèttini). Volendo precisare, si potrebbe dire schettinare sulla tavola e tavola da schettinaggio.

Il verbo scheitare l'ho già sentito parecchie volte, anche se credo ricorra con maggiore frequenza la grafia skateare. Allo stesso modo, si può dire scheitista per colui che pratica quest'attività. Il problema è scheit...

Rollopattino, che avete già proposto, andrebbe bene, ma credo sia preferibile un traducente che ricordi foneticamente skate.
SinoItaliano ha scritto:Il francese usa planche à roulettes per skateboard, planche à neige per snowboard, planche à vague per surf, planche à voile per windsurf.
In effetti, quando ho dubbi sull'adattamento italiano dei termini stranieri, consulto i dizionari francesi, che quasi sempre ti consigliano un sinonimo francese equivalente. Quindi, in italiano in genere lo rendo con tavola + a/da + traduzione primo termine
valerio_vanni
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Intervento di valerio_vanni »

fiorentino90 ha scritto:francese), per cui si potrebbero usare gli equivalenti italiani di skating: schettinare e scatinare.
La prima, dopo il naufragio della Concordia, si presta a fraintendimenti ;-)
domna charola
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Intervento di domna charola »

...stavo per dirlo anch'io!...

In effetti, tornando alla tavola da neve, ricordo che negli anni '90 gli amici che la usavano - area: bergamasca - parlavano tranquillamente di "tavola", perché questo è.

"Pattinare" sulla neve si fa già, da sempre, con gli sci da fondo - che essendo un'attività faticosa, non ci si ricava abbastanza per tentare di venderla, e quindi rimane "fondo"... e non "cross-country" ski... - in cui effettivamente si scivola sulla neve alternando gli sci; esiste poi nello specifico il "passo pattinato" in cui si porta al massimo proprio questo movimento.

Quindi secondo me l'idea di "pattino" per lo snowboard, tecnica e attrezzatura del tutto nuova, è abbastanza fuorviante e crea confusione.
"Monopattino" ovviamente, anche addattandolo "da neve", è altrettanto fuorviante, perché il monopattino è "da sempre" - cioè, da molto prima che venisse rilanciato per adulti - il giocattolo per bambini dotato di manubrio... dai reperti in soffitta direi già ben sviluppato nel Ventennio, quindi con definizione ormai consolidata.

A quel punto, per un monopattino da neve mi aspetterei anche il manubrio e una tecnica di uso diversa.
fiorentino90
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Intervento di fiorentino90 »

valerio_vanni ha scritto:
fiorentino90 ha scritto:francese), per cui si potrebbero usare gli equivalenti italiani di skating: schettinare e scatinare.
La prima, dopo il naufragio della Concordia, si presta a fraintendimenti ;-)
Beh? A parte il fatto che l'accento tonico cade sulla e, è un termine italiano a tutti gli effetti, riportato non solo dal DOP e dal DiPI, ma da tutt'i dizionari (multimediali e cartacei, recenti e datati). Insomma, dov'è il problema?! Visto che spesso s'usa skate al posto di skateboard, per skate e derivati esistono già due adattamenti italiani (ci sarebbe anche la forma dialettale scattinare). Comunque, il DOP e il DiPI scrivono schettino (verbo e sostantivo) con l'e aperta, mentre alcuni dizionari con l'e chiusa. Hanno sicuramente ragione i due dizionari di pronuncia!

In alternativa, si potrebbe ricorrere a scatinàggio, scatinare, scàtino. – Forme con cui furono dapprima introdotte nell’uso le voci schettinaggio, schettinare, schettino..
Io li adatterei, ottenendo:
scatinaggio ---> scheitinàggio (io schèitino)
scatinare ---> scheitinàre
scatino ---> schèitino
scatinatore ---> scheitinatore

Qualcuno scrive schettare (e, quindi, avremmo schettista e schetti??), ma è meglio di no :?

Dal momento che un vero adattamento italiano non può finire per t, la cosa piú logica è aggiungere -ino. Scheiti, scheite, schetti e schette suonano troppo dialettali...

Tuttavia, ripeto, scheitare (per andare sullo skate) e scheitista (per skater e skateboarder) sono abbastanza frequenti e, in tal caso, non bisognerebbe inventare nulla. Se si trova un ottimo traducente per skate, siamo a posto!

scheitàre: io schèito, tu schèiti, egli schèita, noi scheitiàmo, voi scheitàte, essi schèitano. Fo un esempio con una frase scritta in rete, ma la scrivo in un italiano piú neutro: "E io schèito solo perché fa fichi". 8) Sí, perché e non perchè, fichi e non fighi! :evil:
Ultima modifica di fiorentino90 in data mer, 23 ott 2013 13:00, modificato 1 volta in totale.
ippogrifo
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SCOOTER

Intervento di ippogrifo »

SinoItaliano ha scritto:Lo scúte (perché non scútere :D)…
Mi dispiaceva che non ci fosse stata una risposta e provo a dare la mia:
l'analogia è una grande signora che vola alto e chi la sposa vive con lei ben al di sopra di certi dettagli da poveri scolaretti - categorie grammaticali, verbi, sostantivi et c. ... - . :wink:

Fuor di metafora: se scuotere è scote', scooter non può che essere scute'. :wink:

Anche la motivazione a evitare di terminare le parole in consonante conterrebbe pur sempre una componente tesa a rispettare l'analogia coi vocaboli veramente italiani.
fiorentino90
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Intervento di fiorentino90 »

fiorentino90 ha scritto:Tuttavia, ripeto, scheitare (per andare sullo skate) e scheitista (per skater e skateboarder) sono abbastanza frequenti e, in tal caso, non bisognerebbe inventare nulla. Se si trova un ottimo traducente per skate, siamo a posto!
Ho letto anche "skateaggio", che si può tranquillamente adattare al 100% in "scheitaggio". Per esempio, "pista di scheitaggio".

Verbo: scheitàre (io schèito)
Azione/attività: scheitàggio
Persona che pratica lo scheitàggio: scheitista
Skatepark: pista di scheitàggio
Che si presta allo scheitàggio: scheitàbile
Oggetto che s'usa per scheitàre: tavola a rotelle, tavola, tavola da scheitàggio, scheitàsse (similmente a Skatebrett; "scheitasse" è anche il verbo coniugato al congiuntivo).
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Ferdinand Bardamu
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Re: SCOOTER

Intervento di Ferdinand Bardamu »

ippogrifo ha scritto:Anche la motivazione a evitare di terminare le parole in consonante conterrebbe pur sempre una componente tesa a rispettare l'analogia coi vocaboli veramente italiani.
Sennonché un adattamento ha fortuna quando riesce a risistemare le parole straniere secondo schemi noti. Se la terminazione di un forestierismo può essere ricondotta a un suffisso noto (es. bowline > bolina), allora la nuova parola adattata otterrà, per cosí dire, la piena cittadinanza italiana.
ippogrifo
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Re: SCOOTER

Intervento di ippogrifo »

Provo a citare l'ottica evoluzionistica o - anche - quella dell'educazione linguistica e scolastica.
Linguaggio = mezzo/strumento cognitivo. Fine/scopo = adattamento all'ambiente di vita. Se il dato/situazione esterna può rientrare all'interno di qualche schema cognitivo posseduto dall'individuo --> assimilazione.
E l'analogia rientrerebbe in quest'ottica.
Però noi umani - che siamo sopravvissuti con successo - siamo molto flessibili (a dir il vero non proprio tutti, ma tralasciamo!) e abbiamo a disposizione anche una seconda opzione che gli psicologi del linguaggio e dell'educazione scolastica definiscono "accomodamento" : il dato esterno è troppo difforme per poter essere incasellato negli schemi già presenti. Allora, l'individuo - la lingua - è costretto a "rivedere", "accomodare" - al Nord, forse, si dice aggiustare - i propri schemi. Cioè, a crearne di nuovi, in qualche modo diversi. Secondo la lezione "evolutiva" - se capisco bene - esiste un limite alla possibilità di "assimilare", "analogizzare" senza intaccare i nostri schemi predefiniti. E' nell'ambito della seconda delle due opzioni che si producono i veri cambiamenti linguistici. E' solo la seconda che - almeno, in senso ampio - riesce a spiegare perché non si parla più latino et c. . O - più semplicemente - perché non si parla più esattamente come i nostri nonni. Gli schemi linguistici - in un'ottica evoluzionistica - trovano la loro ragion d'essere nel risultare strumentali all'Adattamento. Per definizione, quindi, non possono essere costanti, immutabili. L'Ambiente cambia, indipendentemente dalla nostra volontà. Non siamo solo gestori, conservatori di schemi, ma - fondamentalmente - adattatori e creatori. Colla potente mediazione della cultura e della società in cui siamo "immersi". Infatti - nell'ottica evoluzionistica - la vera Creazione - quella che ci consente di poter sempre far fronte al nostro ambiente - è quella intellettuale, cognitiva, anche individuale. Sempre, però, nell'ambito della "costruzione" sociale, culturale. Senz'imbarcarsi in una discussione di base "darwiniana" che presuppone il concetto di "specie" e traguarda tempistiche che non credo le lingue singole abbiano mai potuto conoscere.
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Senz’allargare la visuale del nostro discorso, aggiungo che l’assimilazione che ho descritto sopra non è di per sé garanzía di successo dell’adattamento. Alcune parole — penso a mochetta o palchetto per moquette e parquet — sono forse relegate ai linguaggi speciali (se ancora nell’uso), nonostante siano state incasellate nella categoría degli (pseudo)alterati coll’aggiunta del suffisso -etto.
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Intervento di Scilens »

Ho sentito:
-ci si va a spettinare
-cosa?
-skettinare.

Pattinare diventa schettinare e ritorna per assonanza su un vocabolo italiano, risemantizzato.

Sono scherzi, più che mode.
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Tranne rari casi, le sostituzioni degli anglicismi hanno successo se sono costruite su base classica e hanno un suono «gradevole» (o sono diffuse a livello internazionale) oppure se esistono parole dialettali che descrivono un oggetto simile (come ciaspola, che ha impedito che snowshoe scalzasse dall'uso l'ingombrante racchetta da neve). Nevepattino mi pare che non ricada in nessuno dei due casi.
fiorentino90
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Intervento di fiorentino90 »

fiorentino90 ha scritto:
fiorentino90 ha scritto:Tuttavia, ripeto, scheitare (per andare sullo skate) e scheitista (per skater e skateboarder) sono abbastanza frequenti e, in tal caso, non bisognerebbe inventare nulla. Se si trova un ottimo traducente per skate, siamo a posto!
Ho letto anche "skateaggio", che si può tranquillamente adattare al 100% in "scheitaggio". Per esempio, "pista di scheitaggio".

Verbo: scheitàre (io schèito)
Azione/attività: scheitàggio
Persona che pratica lo scheitàggio: scheitista
Skatepark: pista di scheitàggio
Che si presta allo scheitàggio: scheitàbile
Oggetto che s'usa per scheitàre: tavola a rotelle, tavola, tavola da scheitàggio, scheitàsse (similmente a Skatebrett; "scheitasse" è anche il verbo coniugato al congiuntivo).
No, meglio usare schèttino (e schettinaggio, schettinare, schettinatore). Esiste già e non bisogna inventare nulla. Propriamente lo schettino sarebbe il pattino a rotelle e non lo skateboard, ma in inglese (oltre che in francese e in italiano) è consuetudine ricorrere al termine skate (e ai suoi derivati) per riferirsi anche a skateboard, skateboarding, ecc. Inoltre, schettino in italiano è poco comune perché si preferisce pattino. Quindi, direi d'usare schettino solo nel senso di skateboard.

Tra l'altro, qualcuno lo usa già:
Aggiorna 1: Preciso lo "Schettino" in gergo è lo skateboard costruito in casa.
Perché non aggiungerlo alla lista dei traducenti? :)
Avatara utente
Infarinato
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
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Intervento di Infarinato »

Ammiro il «coraggio» del Picchi:
12 SPORT tavola a ruote skateboard; tavola a vela sailboard, windsurfer; tavola da salto surf; tavola da neve snowboard[.]
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