«Cultura umanista» ~ «cultura umanistica»

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Moderatore: Cruscanti

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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Scilens ha scritto:Un ideale umanista non è umanistico.
Su questo siamo d’accordo: ma a(i consiglieri di) Renzi è chiara la distinzione? Se sí, con cultura umanista voleva dire qualcosa di diverso da cultura umanistica (ma non l’ha spiegato a dovere); se no, ha usato umanista in maniera impropria, perché — avevo promesso a me stesso di non ripetermi, ma a quanto pare è necessario farlo — l’aggettivo di relazione di umanesimo (e umanista) comunemente usato è tuttora umanistico, non umanista.
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Sixie
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Intervento di Sixie »

ma a(i consiglieri di) Renzi è chiara la distinzione? Se sí, con cultura umanista voleva dire qualcosa di diverso da cultura umanistica (ma non l’ha spiegato a dovere); se no, ha usato umanista in maniera impropria,
È proprio questo il punto: cosa intendevano dire Renzi o i suoi consiglieri? Se la frase va contestualizzata alla riforma della scuola, allora meglio si sarebbe dovuto usare modello, approccio didattico umanistico o umanista che dir si voglia.
Non si tratta di insegnare o apprendere cultura umanistica a scuola, ma —e la didattica umanistica lo fa già da una decina d'anni a insaputa del Nostro e dei suoi consiglieri— di applicare i principi della sopra citata rendendoli fruibili ai discenti.
Secondo me, data l'approssimazione e la fretta di certe sue (del Nostro) affermazioni, alle quali non riusciamo ad abituarci fino in fondo, si tratta, nel caso specifico, di un uso improprio, non tanto dell'aggettivo umanista ma del sostantivo cultura, laddove tutti noi, addetti ai lavori e non, ci saremmo aspettati il sostantivo didattica o pedagogia quantomeno.
Pura insipienza, credetemi.
Flipper
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Intervento di Flipper »

Secondo me aveva in mente il Partito Umanista!
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Sixie
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Intervento di Sixie »

Secondo me aveva in mente il Partito Umanista!
Si, qualcosa di umanista doveva pur averlo in mente; peccato che, così come gli è uscita l'affermazione, non è proprio l'umanesimo che intendevano Maslow prima e Rogers, Gordon e altri dopo.
Lo stesso Rogers, negli anni '70, per fugare ogni dubbio sul termine Humanistic Psychology o il derivante Humanistic Teaching, aveva pensato di rinominare il secondo con Person- centered Education.
Perché alla fine di questo si tratterebbe : di un modello educativo centrato sulla persona e non tanto ( come sospetto lo abbia inteso il Nostro) di un ritorno agli studi umanistici o Humanities che dir si voglia.
L'approccio "umanitario" - vogliamo chiamarlo così? - non tratta solamente gli argomenti pertinenti alle discipline umanistiche ma si può ben applicare a tutte le altre, nessuna esclusa.
Ne è risultato un vero e proprio loop del pensiero renziano : chi gli ha spiegato le cose non ha tenuto conto della sua scarsa "competenza" in materia scolastica (nonché della lingua inglese).

La mia preferenza andrebbe comunque verso "umanista", una didattica umanista, in quanto "propria dell'essere umano".
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Scilens
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Intervento di Scilens »

Sixie ha scritto: una didattica umanista, in quanto "propria dell'essere umano".
O centrata sull'umano.
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
Ivan92
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Intervento di Ivan92 »

E che dire di cultura illuminista? Vale lo stesso discorso?
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

In linea generale, vale quanto scrive Migliorini nella sua analisi dei suffissi -ista e -istico: l’alternanza tra le due forme, che sottende una differenza funzionale, sussiste soprattutto nel primo periodo d’introduzione delle parole cosí formate.

Nel tempo, quello che in principio era un’apposizione e poi un aggettivo d’inerenza, formato con il suffisso -ista, diviene un aggettivo di relazione, prendendo il posto dell’aggettivo «legittimo», formato con il suffisso -istico. (Riporto a memoria la spiegazione di Migliorini.)

Il mantenimento del suffisso -istico in umanistico è dovuto in larga parte al ricorrere della parola in parallelo a scientifico: cosí ragioni di «simmetria» — l’omeoteleuto in -ico — ostacolano l’espansione di -ista.

Per illuminista non c’è un simile blocco, perciò la parola può essere usata liberamente in luogo di illuministico (cfr. Treccani, «Illuminista»).
Ivan92
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Intervento di Ivan92 »

La ringrazio del contributo. :) Alla luce di quel che s'è detto, le chiedo: non crede che la sola analogia con scientifico sia troppo poco per caldeggiare il mantenimento del suffisso -istico e avversare -ista? È sufficiente che vi sia una relazione di corrispondenza tra due aggettivi per far sí che una desinenza venga preferita all'altra? A questo punto, se proprio si vuol seguire questo «principio di simmetria», è giusto che si scriva e si dica anche cultura illuministica, e che si pugni, collo stesso ardore, contro il suffisso -ista. È vero, il Treccani è del parere che illuminista possa essere usato al posto di illuministico, ma al tempo stesso crede vi sia una perfetta sinonimia tra umanista e umanistico, la qual cosa non è falsa, eppure non del tutto vera. Insomma, mi sembra che si faccia molto confusione.
Ultima modifica di Ivan92 in data sab, 13 feb 2016 17:13, modificato 1 volta in totale.
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Ivan92 ha scritto:È sufficiente che vi sia una relazione di corrispondenza tra due aggettivi per far sí che una desinenza venga preferita all'altra? A questo punto, se proprio si vuol seguire questo «principio di simmetria», è giusto che si scriva e si dica anche cultura illuministica, e che si pugni, collo stesso ardore, contro il suffisso -ista.
È solo una mia ipotesi, è vero, ma le faccio notare che umanistico e scientifico ricorrono spesso insieme, in opposizione, nella stessa frase. La stessa cosa non avviene per illuministico, che non ha dunque un altro aggettivo in -ico o -istico cui fare riscontro.
Ivan92 ha scritto:È vero, il Treccani è del parere che illuminista possa essere usato al posto di illuministico, ma al tempo stesso crede vi sia una perfetta sinonimia tra umanista e umanistico, la qual cosa non è falsa, eppure non del tutto vera. Insomma, mi sembra che si faccia molto confusione.
Vede, il fatto è questo: il suffisso -istico, normalmente, forma l’aggettivo di relazione; il suffisso -ista il nomen agentis. Come dicevo nel primo intervento, Migliorini nota che i nomi d’agente d’àmbito politico assumono nel tempo il valore di «aggettivi d’inerenza», ossia nomi adoperati come aggettivi. Da ultimo, questi aggettivi arrivano, in molti casi, ad avere un valore di relazione, quantunque si possano sovente distinguere dagli aggettivi in -istico per una sfumatura di significato.

L’allargamento del dominio del suffisso -ista sembra valere solo per l’ambito filosofico, sociologico, politico, eccetera. Si dice infatti comportamento automobilistico non *comportamento automobilista; premio giornalistico, non *premio giornalista.
Ivan92
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Intervento di Ivan92 »

Ferdinand Bardamu ha scritto:L’allargamento del dominio del suffisso -ista sembra valere solo per l’ambito filosofico, sociologico, politico, eccetera.
Dunque ciò vale anche per illuminista/illuministico, nonostante illuministico, come ha già detto lei, non abbia un altro aggettivo con il quale poter confrontarsi.
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moscerino
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Intervento di moscerino »

Migliorini mi pare molto chiaro a rigurdo. Il problema è la leggerezza e l'approssimazione, in quanto con sempre maggiore vigore si tende a confondere, rendendoli intercambiabili, sostantivo e aggettivo. Mi pare opportuno precisare che grammaticalmente umanista resta comunque il sostantivo e umanistico il suo aggettivo. Sono convinto che, senza cercare assurde giustificazioni, la persona in questione abbia fatto semplicemente un errore.
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Marco1971
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FT: AL riguardo

Intervento di Marco1971 »

moscerino ha scritto:Migliorini mi pare molto chiaro a rigurdo.
Non è a rigurdo, è al riguardo.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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