«Detection», «rilevazione», «detezione»

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Moderatore: Cruscanti

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bubu7
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Intervento di bubu7 »

Per la ricerca in rete mi fido di te, caro Roberto, come mi fido della tua esperienza sul campo.
Avevo notato le date dei dizionari (le ho riportate apposta!) ed è per questo che non mi sono sbilanciato in un giudizio.

Mi (ti) chiedevo solo se per caso avevi dizionari tecnici Inglese-Italiano più recenti di cui eventualmente riportare la testimonianza.
:)
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
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Intervento di Freelancer »

bubu7 ha scritto:Per la ricerca in rete mi fido di te, caro Roberto, come mi fido della tua esperienza sul campo.
Avevo notato le date dei dizionari (le ho riportate apposta!) ed è per questo che non mi sono sbilanciato in un giudizio.
Mi (ti) chiedevo solo se per caso avevi dizionari tecnici Inglese-Italiano più recenti di cui eventualmente riportare la testimonianza.
:)
I dizionari tecnici che ho io - ne ho tanti ma i più noti sono il Marolli e il McGraw-Hill - sono un po' più recenti ma ormai da alcuni anni non acquisto le nuove edizioni (che comunque eventualmente aggiungono entrate ma non modificano quelle preesistenti) perché ormai chi vuole fare traduzioni accurate non consulta i dizionari (se non eventualmente come punto di partenza per le ricerche in rete) ma individua caso per caso il traducente appropriato determinando prima l'esatta accezione del termine originale e quindi il traducente adattto consultando documenti scritti in italiano nel settore di pertinenza.

Per chi non traduce professionalmente sarebbe un compito immane, per chi ha esperienza e competenze nei settori di cui si tratta, la ricerca si conclude il più delle volte velocemente.

Per il traduttore i criteri principe sono il registro, il contesto e l'uso attuale. Non è una scelta, è una necessità. Altri, che non hanno questa necessità, sono liberi di seguire altri criteri (la tradizione letteraria, la consultazione di vecchi dizionari che a volte contengono errori ma bisogna essere esperti nel campo per individuarli, la fedeltà al sistema fonomorfologico italiano ecc.).
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Freelancer ha scritto:Per il traduttore i criteri principe sono il registro, il contesto e l'uso attuale. Non è una scelta, è una necessità. Altri, che non hanno questa necessità, sono liberi di seguire altri criteri (la tradizione letteraria, la consultazione di vecchi dizionari che a volte contengono errori ma bisogna essere esperti nel campo per individuarli, la fedeltà al sistema fonomorfologico italiano ecc.).
Ecco perché talvolta alcune sue obiezioni non avrebbero ragion d’essere in quanto non legate al divenire della lingua ma, appunto, alla traduzione in quello che è la lingua vigente. Io ritengo però che anche il traduttore potrebbe intervenire, con piccoli inappariscenti ritocchi, là dove l’uso mette il piede in fallo.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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bubu7
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Intervento di bubu7 »

Capisco e condivido la tua impostazione, caro Roberto.
Per una buona traduzione, anche in campo letterario, i dizionari non possono che essere un semplice punto di partenza. :)
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
McLod
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Detettivo

Intervento di McLod »

Grazie, siete splendidi! Ho trovato "detettivo" in una traduzione dal tedesco di Ernst Bloch, ho cercato semplicemente su google per capire meglio e mi si è aperto il fantastico mondo delle cruscate. Leggendo il vostro scambio, vi segnalo che rivelazione ha un'importanza capitale nella terminologia filosofica e, soprattutto, teologica.
Comunque il significato di detettivo in Bloch va nella direzione di smascheramento critico: rilevazione e poi rivelazione di una maschera ideologica volta a coprire interessi materiali.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Benvenuto fra noi, McLod! :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
vorce
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Sistemi antincendio

Intervento di vorce »

Mi permetto di riaprire un filone passato per spezzare una lancia a favore di "rivelazione" come traducente di "detection" EN o "detección" ES. Le varie norme in materia di sistemi antincendio, così come altri testi tecnici, citano quasi esclusivamente "rivelazione di incendi". Si badi: non sempre l'italiano di questi testi è da prendere come riferimento, ma gli esperti dei vari settori si attengono abitualmente alla terminologia ivi contenuta.

Saluti
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chiara
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Re: Sistemi antincendio

Intervento di chiara »

Se io leggessi rivelazione come traduzione di detection penserei ad un errore di stampa e automaticamente penserei rilevazione :?
Bue
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Re: Sistemi antincendio

Intervento di Bue »

chiara ha scritto:Se io leggessi rivelazione come traduzione di detection penserei ad un errore di stampa e automaticamente penserei rilevazione :?
Il Treccani in linea sembrerebbe preferire rilevamento a rilevazione, come sostantivo del verbo rilevare nell'accezione intesa qui.
Quanto all'uso tecnico, sembra più propenso a favorire rivelatore rispetto a rilevatore.
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Infarinato
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Intervento di Infarinato »

Marco1971 ha scritto:Personalmente ho sempre deplorato la mancanza, in italiano, del verbo detettare (coi derivati detezione e detettore)…
Riesumo brevemente questo vecchio filone per ricordare di sfuggita che, fermo restando che, per metal detector, cercametalli appare decisamente come la soluzione migliore, detettore [di metalli] in realtà esiste in italiano (…mi ci sono [r]imbattuto per caso rileggendo [la traduzione di] Cent’anni di solitudine). :)
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Freelancer
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Intervento di Freelancer »

Però il Treccani dice anche "poco usato", che in fin dei conti non è poi tanto vero perché a una prima occhiata in rete sembrerebbe abbastanza usato. Osservo anche che vengono usati sia rilevatore sia rivelatore [di metalli] e mi auguro che, insieme a cercametalli, frenino la diffusione di questo adattamento che a mio parere non avrebbe motivo di esistere. Ma si sa, la potenza del calco anche quando abbiamo già i nostri termini...
Antujo
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Intervento di Antujo »

Buongiorno a tutti, sono un neoiscritto. Esordisco in questo foro con un breve appunto riguardo alla derivazione di to detect che, come è già stato fatto notare, deriva dal participio passato del verbo latino dētĕgo, il cui paradigma completo è: dētĕgo, is, detexi, detectum, detegĕre. In italiano, perciò, l'infinito presente dovrebbe essere deteggere (non detettare), e il participio passato detetto (non detettato).
D'altra parte, sempre in italiano, esistono le forme confliggere/conflitto, reggere/retto, friggere/fritto, distruggere/distrutto, e via dicendo.
Avatara utente
Infarinato
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Intervento di Infarinato »

Antujo ha scritto:[D]etect […], come è già stato fatto notare, deriva dal participio passato del verbo latino dētĕgo, il cui paradigma completo è: dētĕgo, is, detexi, detectum, detegĕre. In italiano, perciò, l'infinito presente dovrebbe essere deteggere (non detettare), e il participio passato detetto (non detettato).
D'altra parte, sempre in italiano, esistono le forme confliggere/conflitto, reggere/retto, friggere/fritto, distruggere/distrutto, e via dicendo.
Certo, e infatti sopra si parlava appunto di detettore… Con *deteggere si entra però nel campo della «linguistica controfattuale», ché DETEGĔRE non si è continuato in italiano. Accontentiamoci quindi del calco detettore dell’inglese detector.

P.S. Benvenuto! :D
Antujo
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Intervento di Antujo »

Grazie dell’accoglienza. Rileggendo il mio precedente intervento, mi accorgo che è abbastanza oscuro non avendo citato ciò a cui mi riferivo; provo dunque a precisare brevemente il mio pensiero. Alludevo in particolare a questo passaggio:
Marco1971 ha scritto:... detettare (coi derivati detezione e detettore)...
che a me è sembrato poco lineare poiché, per come in italiano si formano i sostantivi in -ore e in -zione, detettore e detezione (già in uso, a quanto pare) non possono considerarsi derivati di un ipotetico detettare, ma piuttosto di un altrettanto ipotetico deteggere.
Spero di essere stato piú chiaro. Ancora grazie.
Utente cancellato 676

Re:

Intervento di Utente cancellato 676 »

Freelancer ha scritto: mer, 19 set 2007 22:18
Marco1971 ha scritto:In fin dei conti, lei non ha motivo di saltarmi addosso. ;) E non ho detto che rilevazione sia inadeguato (anche se non capisco cosa c’entri con detection, che lo Hazon in linea traduce con rivelazione).
Quante volte le ho detto che i dizionari bisogna prenderli cum grano salis e badare di più all'uso effettivo che le persone fanno delle parole?
In senso tecnico rilevazione viene adoperato non solo con lo stesso significato di rilevamento, ma anche nel significato strettamente tecnico di rivelazione, anzi, prepondera l'uso di rilevazione anziché di rivelazione, come potrà rendersi conto facendo qualche ricerca incrociata in vari ambiti tecnici con i tre termini detezione, rilevazione, rivelazione.
(Mi chiedo se sia perché si sente troppo il significato principale di rivelazione come "manifestazione di fatti o notizie".)
In quali ambiti tecnici “rivelazione” viene usata diffusamente come sinonimo di individuazione? In quello elettronico, a cui sono avvezzo, a me pare banalmente un caso di malapropismo per rilevazione (spesso i piú non si accorgono neppure di usare lʼuno per lʼaltro), ma non ho idea se si possa dire altrettanto per lʼambito biologico-medico:

«Rivelazione, identificazione e tipizzazione di virus influenza mediante reazione polimerasica a catena previa retrotrascrizione (RT-PCR)»
https://air.unipr.it/handle/11381/2297833
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