«Driver»

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Decimo
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«Driver»

Intervento di Decimo »

Si è soliti in questo forum, in assenza di buoni equivalenti italiani, far ricorso a calchi o ad adattamenti dagli altri sistemi linguistici maggiori (soprattutto francese e spagnolo) che hanno saputo reagire all'intrusione dell'anglicismo crudo.

Dopo aver ripreso il filone sulla proposta di rete come prefissoide, introducendo il suggerimento del professor Mayes di ricavare il prefisso direttamente da una radice greca, ho deciso di gettare uno sguardo su Wikipedia a osservare come i greci abbiano risposto all'invasione di forestierismi nell'area informatica.
La prima parola ricercata è stata website, in greco ιστότοπος. Ammetto di avere avuto per un istante la risibile idea di affiancare istòtopo a sito: questa ridicolaggine si è risolta in un sorriso.

Non ho trovato però il termine più difficilmente traducibile in italiano: parlo di driver, per il quale è stato proposto sul modello del francese un non universalmente accettato pilòta.
Purtroppo la memoria non mi ha aiutato, dal momento che in greco antico il pilota è il kyber, vocabolo dalla già viva fortuna, cui dobbiamo il prefisso ciber- e quindi il mostruoso cyber-.
Ho subito scartato la curiosità di ripiegare sul latino, dacché il verbo guberno (pilotare, reggere il timone) è proprio dal greco kybernô, e il relativo gubernator è, ahimè, destinato al logoramento dell'uso volgare.
Sinonimo di gubernator è rector, ma i rettóri mi è parso alquanto inadatto per tradurre i driver.
Con molte riserve avanzo direttóri, il cui unico peccato, a mio parere, è la troppo stretta analogia con il direttore come essere umano.
Ho gettato qualche improbabile alternativa: adrettóri od obrettóri, più aborti che neologismi.

Sicuramente, ad ottimizzarne il successo nel vocabolario tecnico, direttóri andrebbe integrato con una speficazione che lo preceda (come per numeri direttori, che individuano l'orientamento di una retta) o che lo segua: specificazione che in questo breve pomeriggio non ho saputo localizzare, probabilmente per ignoranza informatica.


P.S.: in greco software si dice λογισμικό (loghismikó).
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Federico
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Intervento di Federico »

Capisco che lei vuole rivalutare altre vie di formazione di neologismo (non comunque trascurate, mi sembra), tuttavia davvero non capisco perché mai direttore dovrebbe avere qualche vantaggio su pilota, considerando che è almeno altrettanto generico.
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Decimo
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Intervento di Decimo »

Federico ha scritto:Capisco che lei vuole rivalutare altre vie di formazione di neologismo (non comunque trascurate, mi sembra)
Non mi faccio promotore di alcuna innovazione per formare il neologismo, ho cercato semplicemente una via alternativa: innegabile è che andiamo più spesso a curiosare, per ovvi motivi, fra i traducenti adoperati dagli altri sistemi linguistici neolatini piuttosto che dal greco o dal tedesco.
Federico ha scritto:non capisco perché mai direttore dovrebbe avere qualche vantaggio su pilota, considerando che è almeno altrettanto generico.
Federico, nell'intervento con cui apro questo filone non ho mai detto che direttóre ha qualche vantaggio su pilòta. Quando fu proposto, sul modello francese, non lo avversai, lo ricordo bene: ma non accettavo che non fosse invariabile per i seguenti motivi.
Non trovavo personalmente accettabile installare i piloti, ma gradii parecchio chi propose un'integrazione: io direi moduli pilota o archivi pilota a seconda della tipologia dei driver. Nel consueto processo di semplificazione, si auspicava in quegli interventi la caduta della specificazione, in modo da ridurre al solo pilota il traducente, ma nessuno sostenne la sua natura invariabile di sostantivo aggettivato.

Perciò, notando la grande fortuna degli adattamenti dall'inglese in campo informatico di vocaboli terminanti in -(t)óre - ad esempio processore, cursore, puntatore, sensore, ecc. - ho ritenuto idoneo affiancare alla proposta pilota un vocabolo simile ai precedenti, cioè direttore, dal quale si avrebbero in estensione moduli direttori o archivi direttori, che, privati dell'integrazione, genererebbero un variabile direttori.

Tuttavia, dal momento che ritengo improduttivo e inutile l'orgoglio della creazione, dopo un'attenta rilettura del mio testo trovo che pilòta, integrato però dalla specificazione, possa rivelarsi ben più adatto di direttori a tradurre la realtà informatica dei driver.
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Federico
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Intervento di Federico »

Decimo ha scritto:Non trovavo personalmente accettabile installare i piloti, ma gradii parecchio chi propose un'integrazione: [...]
Se non sbaglio, la nostra lista propone [stadio] pilota.
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Ferdinand Bardamu
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Re: «Driver»

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Decimo ha scritto:Purtroppo la memoria non mi ha aiutato, dal momento che in greco antico il pilota è il kyber
In realtà in greco antico pilota è κυβερνήτης (kybernḗtēs). Il prefisso ciber-, adattamento fonetico e grafico dell’inglese cyber-, è in realtà solo un pezzo della parola cybernetics, tratto arbitrariamente dagl’inglesi con la consueta disinvoltura e assenza di scrupoli morfologici.

Nella banca dati IATE vedo due traducenti per driver, nel significato di ‹programma di controllo e gestione delle periferiche di un calcolatore›: programma di gestione e componente pilota. Non so quale dei due termini sia da preferire, sinceramente.
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Carnby
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Intervento di Carnby »

I francesi usano pilote, possiamo usare pilota anche noi.
Del resto nelle vecchie caldaie c'era la fiamma pilota, no?
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Sí. Ho proprio sott’occhio una confezione di altoparlanti per calcolatore, prodotti da una nota azienda multinazionale. Nell’elenco delle caratteristiche, leggo:
  • Non richiede alcuna installazione o driver
  • Aucune installation et aucun pilote requis
  • No requiere instalación ni controladores
Nessun traccia dell’anglicismo neanche in tedesco e olandese!
Ultima modifica di Ferdinand Bardamu in data mer, 19 ago 2015 19:35, modificato 1 volta in totale.
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Millermann
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Intervento di Millermann »

Nel nostro elenco dei forestierismi, alla voce «driver» si parla di:
«gestore [di dispositivo/periferica]»,
«[componente/stadio] pilota»;

Personalmente, per una serie di considerazioni, preferisco decisamente il primo traducente:
1) «Pilota» appare, fin troppo chiaramente, un calco del termine francese, che è, per intero, «pilote informatique»: anche noi dovremmo perciò parlare di «pilota informatico», o almeno «pilota di periferiche».
2) In particolare, «stadio pilota» è già un termine tecnico, dal significato completamente diverso, quindi, secondo me, improponibile:
Treccani, s.v. pilota_(Dizionario-delle-Scienze-Fisiche) ha scritto:Stadio p., o semplic. p.: la parte di un dispositivo elettronico cui viene applicato o in cui viene generato il segnale p. (lo stadio d'ingresso di un amplificatore, l'oscillatore di base per un radiotrasmettitore, ecc.) e che quindi governa il dispositivo medesimo.
3) Di occorrenze di «pilota» con quest'accezione, in italiano, non v'è quasi traccia: sono riuscito a scovare, come unico esempio, alcuni manuali, piuttosto datati, di particolari stampanti prodotte dalla Zebra Technologies, come questo.

Al contrario, «gestore [di dispositivo/periferica]» è traducente ben affermato dell'inglese driver, ancorché usato quasi solo in contesti didattici o descrittivi. Il fatto è che i gestori di periferiche stanno sempre più diventando oggetti da "addetti ai lavori", quasi invisibili agli utenti finali. E, quindi, è più difficile che possa attecchire il termine italiano.
Ultima modifica di Millermann in data mer, 19 ago 2015 11:35, modificato 1 volta in totale.
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
PersOnLine
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Intervento di PersOnLine »

Non si potrebbero semplicemente chiamare programma pilota o programma guida?
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Millermann ha scritto:1) «Pilota» appare, fin troppo chiaramente, un calco del termine francese, che è, per intero, «pilote informatique»: anche noi dovremmo perciò parlare di «pilota informatico», o almeno «pilota di periferiche».
Beh, il fatto che sia un calco, piú o meno evidente, dal francese non rende il traducente meno valido. L’importante è che non confligga con parole italiane già esistenti e usate in quest’accezione e con la nostra fonotassi.
Millermann ha scritto:2) In particolare, «stadio pilota» è già un termine tecnico, dal significato completamente diverso, quindi, secondo me, improponibile:
Treccani, s.v. pilota_(Dizionario-delle-Scienze-Fisiche) ha scritto:Stadio p., o semplic. p.: la parte di un dispositivo elettronico cui viene applicato o in cui viene generato il segnale p. (lo stadio d'ingresso di un amplificatore, l'oscillatore di base per un radiotrasmettitore, ecc.) e che quindi governa il dispositivo medesimo.
Non credo ci sia la possibilità di confondere le due parole, occorrendo in contesti completamente diversi. Tra l’altro, il traducente proposto dalla IATE è componente pilota, e nella nostra lista le parole tra parentesi quadre non sono necessarie (veda le «Istruzioni sull’uso della lista di forestierismi»). ;)
Millermann ha scritto:3) Di occorrenze di «pilota» con quest'accezione, in italiano, non v'è quasi traccia: sono riuscito a scovare, come unico esempio, alcuni manuali, piuttosto datati, di particolari stampanti prodotte dalla Zebra Technologies, come questo.
Il fatto che sia datato e raro non è una conseguenza della qualità del forestierismo ma, purtroppo, dell’esterofilia degl’italiani, soprattutto in àmbito informatico.
Millermann ha scritto:Al contrario, «gestore [di dispositivo/periferica]» è traducente ben affermato dell'inglese driver, ancorché usato quasi solo in contesti didattici o descrittivi. Il fatto è che i gestori di periferiche stanno sempre più diventando oggetti da "addetti ai lavori", quasi invisibili agli utenti finali. E, quindi, è più difficile che possa attecchire il termine italiano.
Gestore di periferiche va benissimo, infatti. La banca dati IATE riporta però anche componente pilota e definisce questo traducente «affidabile». Questo o quello per me pari sono. :)
Avatara utente
Millermann
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Intervento di Millermann »

Mi scusi, caro Ferdinand, ma non vorrei che lei mi fraintendesse: per me vanno più che bene tutte le traduzioni finora proposte, comprese, naturalmente, quelle con il termine «pilota», che, anzi, mi piace per la sua semplicità e immediatezza (a dispetto del fatto che l'abbiano adottato per primi i francesi :wink:).

Le mie perplessità erano dettate dal fatto che volevo cercare di capire quale traducente avesse le maggiori probabilità d'attecchire.
Ferdinand Bardamu ha scritto:Gestore di periferiche va benissimo, infatti. La banca dati IATE riporta però anche componente pilota e definisce questo traducente «affidabile». Questo o quello per me pari sono.
Sicuramente «componente pilota» sarà un traducente affidabile, ma mi sarebbe piaciuto vederne almeno un esempio, in rete! Invece, i risultati restituiti dalla ricerca vanno in tutte le direzioni, tranne che in quella desiderata.
E lo stesso vale anche per «stadio pilota» o «programma pilota»: semplicemente (e incomprensibilmente), non richiamano l'idea di un programma (informatico) che piloti una periferica! :roll:

Apparentemente (ma potrei sbagliarmi) l'unico traducente accettato sembra essere «gestore di periferica», come si può vedere qui e qui, forse anche a causa del fatto che, in informatica, esistono già tanti altri gestori (di memoria, archivi, dischi, ecc.). Ovvio che (tranne in qualche caso) la sola parola gestore non basta, come del resto anche pilota o, in inglese, driver. :)
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Millermann ha scritto:Ovvio che (tranne in qualche caso) la sola parola gestore non basta, come del resto anche pilota o, in inglese, driver.
Su gestore, parola assai generica, non ho nessun dubbio; qualche dubbio però mi viene per pilota: se la confezione degli altoparlanti di cui parlavo sopra può essere un buon esempio d’uso, pilote in francese non ha davvero bisogno d’ulteriori specificazioni. Mi pare una metafora talmente peculiare da non richiedere alcun altro aggiunto.

Sarebbe proprio questa la sua forza, appetto a un traducente come gestore di periferica, piú prolisso. Sarebbe, appunto: dalle sue ricerche, pare che [componente] pilota non sia particolarmente usato. (Fermo restando che, purtroppo, non è usato quanto vorremmo neanche gestore di periferica.)
Avatara utente
Animo Grato
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Intervento di Animo Grato »

Non voglio certo svellere le proposte già fatte, che già hanno il loro bel daffare a mettere radici; pilota, però, mi ha suggerito un'altra parola, che potrebbe essere un'efficace metafora per driver, e già esiste nel dizionario (ma con un significato più specifico e lontano dal campo informatico - il che ridurrebbe al minimo il rischio di fraintendimenti). Si tratta di pilotina, grossomodo un sinonimo del rimorchiatore che traina le navi dentro e fuori dal porto.
«Per installare la stampante basta collegarsi alla rete, e il calcolatore scaricherà automaticamente la pilotina adatta»: a me suona bene! :wink:
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Millermann ha scritto: 1) «Pilota» appare, fin troppo chiaramente, un calco del termine francese
Sì, ma, come ho detto prima, è già attestato con un significato simile nel linguaggio settoriale tecnico italiano in espressioni come fiamma pilota (per brevità detto anche il pilota).
DMW
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Intervento di DMW »

E se usassimo il participio presente?
Non richiede alcuna installazione o pilotanti/gestenti
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