«Siamo ormai nel 2016»

Spazio di discussione su questioni che non rientrano nelle altre categorie, o che ne coinvolgono piú d’una

Moderatore: Cruscanti

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Ortelius
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«Siamo ormai nel 2016»

Intervento di Ortelius »

Sono un po' perplesso sulla sezione nella quale porre il mio quesito, dunque scrivo nella Generale.

Càpita spesso di sentire, nel parlare quotidiano e nelle roventi discussioni sulle piattaforme sociali, espressioni come «Siamo nel 2016, è assurdo che accadano ancora certe cose/ che succeda ancora X/ che certi Y non si siano evoluti», frase che l'anno passato era «Siamo nel 2015, è assurdo che...», e quindi «È il 2014, non è possibile che...» progressivamente retrodatando.

Chiedo agli utenti piú anziani (di me) se negli anni '90, o ancor prima, ad espressioni del genere si applicasse un tempo futuro, nella prospettiva del 2000; quindi una persona che commentasse l'imminente referendum sul divorzio nel 1974 se ne sarebbe uscita con «Siamo ormai nel 2000, è giusto che...». E ancora: quanto può esser durato lo strascico dell'avveniristico terzo millennio in queste locuzioni? Nel 2001 o nel 2002 si diceva ancora «Siamo nel 2000»? Oppure si era già arrivati alla "datazione sincronica"? I miei ricordi troppo giovani m'impediscono di rispondermi.
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Animo Grato
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Intervento di Animo Grato »

Prima del Duemila si diceva alle soglie del Duemila (o del terzo millennio, con un ozioso strascico polemico su quale fosse effettivamente il primo anno del millennio), o altre espressioni simili. Il fascino della cifra tonda era evocato, nella prospettiva di chissà quale fantascientifica renovatio rerum, anche in titoli che la lambivano da un lato e dall'altro (Spazio 1999 e 2001: Odissea nello spazio).
Ricordo anche la pubblicità di un televisore il cui "strillo" era: il futuro, sedici anni prima (dal che può facilmente calcolare in quale anno fosse trasmessa questa pubblicità).
Inutile dire che questo tipo di premesse (Siamo nell'anno x, quindi...) serve solo a riempire la bocca, in mancanza di argomenti validi.
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Animo Grato ha scritto:Prima del Duemila si diceva alle soglie del Duemila (o del terzo millennio, con un ozioso strascico polemico su quale fosse effettivamente il primo anno del millennio [...]
Io non ho mai capito quale fosse la ragione di questo strascico polemico: il secondo millennio e il XX secolo terminavano il 31 dicembre del 2000, il Novecento (per come lo intendiamo noi in Italia, dato che in altri Paesi non so se esista una nozione simile) terminava il 31 dicembre del 1999. Se poi c'è qualcuno che, errando linguisticamente e storicamente, continua a sostenere altre posizioni, cavoli suoi.
Animo Grato ha scritto:Inutile dire che questo tipo di premesse (Siamo nell'anno x, quindi...) serve solo a riempire la bocca, in mancanza di argomenti validi.
Linguisticamente, io non ci trovo nulla di strano. Ma questo è un fòro linguistico, non sociologico o politico.
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Millermann
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Intervento di Millermann »

Eccomi qua! :lol: Io, mi sa, riesco a ricordare abbastanza bene perfino il 1974 :oops: (anzi, il '74, come si diceva allora).
Che dire? Anche allora si sentiva dire «Siamo nel '74, o nell'82, e quindi...», e la sensazione di "modernità" associata a una frase del genere era la stessa di oggi. 8)
A fine o inizio di decennio, molti dicevano «Siamo ormai negli anni '80, o negli anni '90, e quindi...» e c'era anche chi, già allora, esagerava con un «Siamo [alle soglie/quasi/ormai] nel 2000, e quindi...»! :D

Il 2000 veniva nominato come un traguardo vicino e nello stesso tempo "mitico", come se non dovesse mai arrivare davvero. Parlare di "cosa faremo nel 2000" era quasi come parlare di "cosa faremo quando arriveranno gli alieni": una cosa piú fantastica che reale.
Per quanto riguarda lo "strascico", come dice lei, direi che è stato in linea coi decenni precedenti: cosí come si diceva «Siamo negli anni '90» fino al '93-'94, fino a prima del 2005 s'è sentito ancora dire «Siamo nel 2000», sia pure sempre piú raramente.
Semmai, quel che mi chiedo io è se, e quando, si inizierà a citare solo le ultime due cifre degli anni, come si faceva prima del 2000: «siamo nel '16», «l'ho comprato nel '15», «mi sono diplomato nel '12», e via dicendo. :?
Almeno voi "giovanissimi" ;) lo fate, qualche volta?
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
PersOnLine
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Iscritto in data: sab, 06 set 2008 15:30

Intervento di PersOnLine »

Anche a me incuriosisce il fatto che mentre prima si diceva normalmente siamo negli anni '90 o nel '94, oggi non si dice più nel '16 e nemmeno negli anni '10, anzi chi lo dice sembra evocare una specie di anacronismo.
Forse dipende dal fatto che duemila... è molto più breve a agevole da dire che non millenovecento...
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Carnby
Interventi: 5246
Iscritto in data: ven, 25 nov 2005 18:53
Località: Empolese-Valdelsa

Intervento di Carnby »

La cosa, seppur in termini differenti esiste anche in inglese: da nineteen-ninety nine siamo passati a... two thousand and one. Ora mi dicono che qualcuno usa twenty-sixteen, cosa praticamente impossibile quando eravamo negli anni «zero» data l'ambiguità di un twenty-eight (il 28 d.C. o il 2008?).
Avatara utente
Ortelius
Interventi: 51
Iscritto in data: gio, 19 nov 2015 11:25
Località: Anghiari

Intervento di Ortelius »

Nemmeno tra noi ggiovani è diffuso; anzi, non l'ho mai sentito e lo percepirei strano in qualche modo, forse perché sono nato nei '90 e dunque, in qualche modo, legato alla "vecchia datazione" (?). Insomma, se dico che ho comprato un cellulare nel''11 mi viene in mente la guerra in Libia. La ringrazio per il "giovanissimi" nel quale mi ha incluso, caro Millermann, ma ho superato la teenage da quasi tre anni e accanto ad un liceale mi sento una pergamena (per non dire un papiro). :lol:
domna charola
Interventi: 1624
Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09

Intervento di domna charola »

In effetti negli scritti ufficiali mi tocca specificare "negli anni '60 del secolo scorso", perché evidentemente i revisori danno per scontato che i nostri "anni '60" non ci sono ancora stati.
Mi ha sempre fatto un po' impressione dover usare "nel secolo scorso", però solo ora mi soffermo a riflettere che tale specificazione sarebbe valida al massimo citando autori sino alla Grande Guerra, mentre dicendo "negli anni '50" dovrebbe essere implicito che non possono essere quelli del secolo corrente.
A meno che, da un punto di vista storico, il secolo chiuso si assimila a tutti gli altri secoli passati, e quindi va specificato che si tratta dell'ultimo, in alternativa alla specifica "del Novecento", contrapposto a Ottocento, Settecento, etc.
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GFR
Interventi: 310
Iscritto in data: ven, 10 ott 2014 21:39

Intervento di GFR »

Forse dipende dal fatto che siamo a cavallo di due secoli. Chi arriverà al (duemila) ’84 ricorderà con nostalgia il (duemila) ’16.
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Ferdinand Bardamu
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Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
Località: Legnago (Verona)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

L’uso di ridurre le cifre indicanti l’anno al solo decennio si trova già nel Machiavelli:
  • Noi abbiamo in Italia, in exemplis, el duca di Ferrara, il quale non ha retto alli assalti de’ Viniziani nello 84, né a quello di papa Julio nel 10, per altre cagioni che per essere antiquato in quello dominio. (Il Principe, cap. II)
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