«Arcade»
Moderatore: Cruscanti
«Arcade»
Ricordo di aver sentito diverse volte utilizzare il termine "arcade" come sinonimo di "misterioso" . Tuttavia nei dizionari "arcade" è riportato - fra le altre cose - come sinonimo di "lezioso".
Chi mi illumina?
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"Lezioso" fa riferimento all'Arcadia, una specie di Accademia di poeti e letterati rinascimentali, che si dilettavano di preziosi giochi di parole e termini raffinati, descrivendo contesti idillici e strettamente legati al mondo mitologico (vado a reminiscenze scolastiche). A parte qualche spunto felice, la cosa spesso degenerava nella forma letteraria fine a sé stessa, con il compiacimento di essere aulici ed eleganti, a discapito del contenuto poetico effettivo. Da qui l'estensione del termine a tutti quei presunti letterati o poeti che girano intorno a un argomento ricamando metriche pregiate, ma di scarso spessore poetico, in una parola, "leziosi".
Da non confondere con "arcade" in inglese, che si collega alle arcate architettoniche e quindi a strutture porticate, coperte, oppure alle sale giochi, lì credo che il riferimento sia al gioco in sé, come momento di spensieratezza svincolata da un concreto impegno o scopo preciso, materiale.
...e, mi sorge il dubbio, da non confondere con "arcano" che vuol dire misterioso... ma questa è solo una mia illazione, anche un po' cattivella...
Da non confondere con "arcade" in inglese, che si collega alle arcate architettoniche e quindi a strutture porticate, coperte, oppure alle sale giochi, lì credo che il riferimento sia al gioco in sé, come momento di spensieratezza svincolata da un concreto impegno o scopo preciso, materiale.
...e, mi sorge il dubbio, da non confondere con "arcano" che vuol dire misterioso... ma questa è solo una mia illazione, anche un po' cattivella...
- Animo Grato
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Forse il passaggio è stato arcade --> lezioso e ricercato --> eccessivamente ricercato --> incomprensibile, criptico --> misterioso.archetipo ha scritto:Ricordo la locuzione "linguaggio arcade" chiaramente riferita all'uso di un linguaggio misterioso.
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
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- Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09
Chiedo scusa. Non intendevo insinuare che lei si confonde, non l'ho proprio pensato.archetipo ha scritto:Grazie per la risposta.
Non mi confondo (riesco addirittura a discernere "arcano" da "arcade"
Ricordo la locuzione "linguaggio arcade" chiaramente riferita all'uso di un linguaggio misterioso. Magari lo si diceva in senso ironico
Però mi sono venuti in mente tanti strafalcioni del genere sentiti in giro (ad esempio, una maestra che in una chiesa romanica spiegava agli alunni gli "affreschi dell'aspide"...), e quindi ho pensato che magari il termine era stato proferito/scritto da qualcuno di quel tipo, incurante dei dubbi che poteva far sorgere negli ascoltatori/lettori.
"Da non confondere con " era cioè riferito a questo tipo di persone, nelle quali capita di imbattersi più spesso del previsto...
In alternativa, concordo anch'io con l'ipotesi fatta sopra, cioè una derivazione, molto molto indiretta da arcade riferito all'Arcadia.
Resta comunque secondo me un uso un po' tirato per i capelli, anche se plausibile.
Istintivamente, senza approfondire credevo che arcade facesse riferimento al contenitore del videogioco. Secondo la guichipedia inglese, invece, fa riferimento al nome inglese (americano?) della sala giochi, ovvero amusement arcade. Non è chiaro da dove sia nato il termine, ma mi pare d’intendere che sia dovuto al fatto che i primi giochi meccanici fossero ospitati in delle strutture mobili da fiera, simili appunto a delle arcate.domna charola ha scritto: oppure alle sale giochi, lì credo che il riferimento sia al gioco in sé, come momento di spensieratezza svincolata da un concreto impegno o scopo preciso, materiale.
Penso che il termine arcade come misterioso sia riferito all' interpretazione dell'iscrizione Et in Arcadia ego che compare nei dipinti pastorali di Nicolas Poussin.
We see things not as they are, but as we are. L. Rosten
Vediamo le cose non come sono, ma come siamo.
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- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
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Potrebbe essere, gentile Sixie, cosí come potrebbe valere l’interpretazione di Animo Grato. Tuttavia, chiederei ad Archetipo di fornirci qualche esempio dell’aggettivo usato nell’accezione peculiare di cui stiamo parlando.
Cercando linguaggio arcade, ho trovato soltanto due risultati congruenti. C’è innanzitutto un brano tratto da un intervento su Facebook:
E poi c’è un altro scritto, guarda caso sempre dello stesso autore dell’intervento riportato sopra (eccolo):
Cercando linguaggio arcade, ho trovato soltanto due risultati congruenti. C’è innanzitutto un brano tratto da un intervento su Facebook:
- I suoi sillogismi erano ingorgati d’un linguaggio arcade, un idioma che sembrava uscito da un grimorio d’incantesimi. Una notte mi disse: “Ma lo sa che io potrei recitarle la Divina Commedia all’incontrario?” Io risposi con il viso raggrinzito in un sorriso: “Una capacità luciferina” lei mi fissò serissima, la sua voce sprofondò in un tono grave come un accordo d’organo: “Sì, luciferina. Ha detto bene…”
E poi c’è un altro scritto, guarda caso sempre dello stesso autore dell’intervento riportato sopra (eccolo):
- Nemmen un angel più v’era rimasto…ed i beati e i santi eran dispersi…
Traditi infine da un linguaggio arcade… nel mare dell’umana indifferenza…
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