Salve, vorrei porre un quesito che, forse, per alcuni potrebbe risultare insipido (se così, mi scuso in anticipo): protasi al congiuntivo e apodosi all'indicativo, in un periodo ipotetico.
Esempi:
Se venisse Paola, me ne sto/starò a casa;
qualora piovesse, non parto/partirò.
Mi domando se tali costrutti rispetti ai canonici
Se venisse Paola, me ne starei a casa;
qualora piovesse, non partirei
siano ugualmente corretti tanto nel parlato quanto nello scritto sorvegliato.
Il fatto che siano diffusi non presuppone la loro adesione alle regole sintattiche. Da qui, il dubbio...
Attendo le vostre opinioni.
Saluti!
Modo indicativo nell'apodosi
Moderatore: Cruscanti
- Animo Grato
- Interventi: 1384
- Iscritto in data: ven, 01 feb 2013 15:11
Mi sembrano esempi (non particolarmente felici, se posso azzardare una critica ) di periodo ipotetico misto.
Le anticipo la conclusione: «Si tratta di uso comune nel parlato, ma da evitare nell’uso scritto».
Le anticipo la conclusione: «Si tratta di uso comune nel parlato, ma da evitare nell’uso scritto».
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
Ringrazio Animo Grato per l'intervento. Sono d'accordo nell' includere il primo esempio nei cosiddetti periodi ipotetici misti; il secondo, introdotto da qualora (congiunzione che impone il congiuntivo), merita un discorso a parte: nelle proposizioni reggenti cui si affianca puo', a mio modesto parere, favorire anche l'impiego dell'indicativo.
In sintesi: "Qualora piovesse, non parto\partirò" (e sim.) è per me accettabile non solo nel parlato.
Saluti.
In sintesi: "Qualora piovesse, non parto\partirò" (e sim.) è per me accettabile non solo nel parlato.
Saluti.
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