«Fantasma» (psicologia)

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Carnby
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«Fantasma» (psicologia)

Intervento di Carnby »

Sul Dizionario di psicologia e psichiatria di Michel Godfryd (edizione italiana del Vocabulaire psychologique et psychiatrique) si legge una strana distinzione tra «fantasma» (produzione immaginaria conscia) e «phantasma» (produzione immaginaria inconscia). Credevo si trattasse di una traduzione balzana dal francese e che i termini originali fossero fantôme e phantasme, invece, gugolando, ho trovato che i termini originali sono i seguenti:
Michel Godfryd ha scritto:Fantasme (s. m.) (gr. phantasma, fantôme, vision). Production de l'imagination par laquelle le *moi cherche à échapper à l'emprise de la réalité.

Phantasme (s. m.) (gr. phantasma, vision) [ang. phantasm]. Terme utilisé pour désigner le fantasme inconscient, le distinguant du *fantasme conscient.
Avrei pensato di tradurre il secondo con pantasima, termine arcaico e dialettale ma che in qualche modo «recupera» italianamente il ph- originale. Che ne pensate?
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andrea scoppa
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Re: «Fantasma» (psicologia)

Intervento di andrea scoppa »

Mi rammenta la pantàfeca, un demone incubo della superstizione marchigiana. In ogni caso, per mantenere maschile il genere, in -asma la terminazione e per salire di registro, impiegherei *pantasma.
È cosí piana e naturale e lontana da ogni ombra di affettazione, che i Toscani mi pare, pel pochissimo che ho potuto osservare parlando con alcuni, che favellino molto piú affettato, e i Romani senza paragone.
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G. M.
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Re: «Fantasma» (psicologia)

Intervento di G. M. »

Carnby ha scritto: mer, 24 ago 2022 21:45 Avrei pensato di tradurre il secondo con pantasima, termine arcaico e dialettale ma che in qualche modo «recupera» italianamente il ph- originale. Che ne pensate?
Molto bello. Conoscevo fantasima ma non questa variante con p-. Che dire... da ignorante dell'argomento, se c'è la possibilità di una scelta creativa, mi sembra appropriato e originale. Preferirei questo al neologico pantasma proposto da Andrea Scoppa. Non saprei ben dire perché. Forse perché qui ha qualcosa di linguisticamente gustoso il fatto che l'"errore" di un ph che diventa p e non f sia poi, secoli dopo, proprio il motivo per cui un termine popolare risorge a nuova vita (parlando di fantasmi... :mrgreen:).
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andrea scoppa
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Re: «Fantasma» (psicologia)

Intervento di andrea scoppa »

Mi garba anche la voce dialettale; volevo solo rannobilirla, nettarla un pocolino: assottigliare, insomma, la differenza con «fantasma» e il corrispettivo francese.
È cosí piana e naturale e lontana da ogni ombra di affettazione, che i Toscani mi pare, pel pochissimo che ho potuto osservare parlando con alcuni, che favellino molto piú affettato, e i Romani senza paragone.
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