«Evapóro» e «valúto»
Moderatore: Cruscanti
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«Evapóro» e «valúto»
Spero che qualche "cruscante" sia d'accordo con me. I verbi "evaporare" e "valutare" nel corso della coniugazione - in alcuni casi - debbono avere l'accentazione piana, non sdrucciola: evapòro e valúto.
Provenendo, rispettivamente, da "vapóre" e da "valúta devono conservare, ove possibile, l'accento che ha la "parola-madre".
Provenendo, rispettivamente, da "vapóre" e da "valúta devono conservare, ove possibile, l'accento che ha la "parola-madre".
Dovrebbero pronunciarsi valúto e evapóro (con ‘o’ chiusa), ma anche qui, ahimè, siamo di fronte a un’evoluzione difficilmente «raddrizzabile» (a meno che si riportino in auge attraverso un uso massiccio in televisione). Seguendo il latino, dovremmo dire anche sèparo, ecc.; ma credo che anche lei dica sepàro, o sbaglio?
Qualora non l’avesse visto, c’è tutto un filone dedicato agli «accenti sbagliati».
Qualora non l’avesse visto, c’è tutto un filone dedicato agli «accenti sbagliati».
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A proposito d’accenti gravi e acuti, le segnalo quest’ottimo articolo d’Infarinato.
Che dovrebbe essere segnalato pure nel sito, anche se – dopo che sono stati messi dei collegamenti in alcuni punti strategici – cercando «accento acuto i u» figura come primo risultato dato da Google.Marco1971 ha scritto:A proposito d’accenti gravi e acuti, le segnalo quest’ottimo articolo d’Infarinato.
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