«Chicago»

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Lorenzo Federici
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«Chicago»

Intervento di Lorenzo Federici »

Città degli Stati Uniti, la più popolosa nello stato dell'Illinese.

Questo nome è abbastanza problematico in italiano: sicuramente tutti conoscerete la famosa battuta. Nonostante ciò, /ʧika̍go/ è la pronuncia ormai normale in italiano, mentre quella intenzionale (e più simile al nome originale) è /ʃika̍go/. Su Google Libri si trova qualche Scicago e decisamente molti più Cicago, che ha senso, vista la pronuncia del nome in italiano.
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G. M.
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Re: «Chicago»

Intervento di G. M. »

C'è anche la soluzione alla latina Sicago, ma in italiano sembra molto rara. Un esempio per il fiume omonimo.

Schweickard non registra nessun esonimo, mentre ha i derivati ibridi chicagoano e chicagoismo.

Il DOP per il nome non adattato dice di preferire la forma con /*ʃ-/, che dovrebbe anche essere conforme all'etimo indigeno.

Il doppiosenso, benché noto, non mi sembra troppo rilevante. Forse proprio il fatto che fino ad oggi si sia diffusa maggiormente la pronuncia "alla spagnola", anziché all'inglese/francese/portoghese, potrebbe essere un segno che tale elemento è tutto sommato minoritario, trascurabile: non abbastanza vistoso o importante da mettere in imbarazzo e spingere ad evitarlo.
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Carnby
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Re: «Chicago»

Intervento di Carnby »

Io però ho sempre detto Scicago.
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Ferdinand Bardamu
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Re: «Chicago»

Intervento di Ferdinand Bardamu »

G. M. ha scritto: lun, 14 ago 2023 0:22Schweickard non registra nessun esonimo, mentre ha i derivati ibridi chicagoano e chicagoismo.
D’accordo, sono demonimi attestati, ma non capisco perché mantenere la /-o/ come nell’etnico inglese chicagoan. Non sarebbe meglio, con altro suffisso, e con un adattamento grafico integrale, cicaghese e cicaghismo?
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G. M.
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Re: «Chicago»

Intervento di G. M. »

Ferdinand Bardamu ha scritto: lun, 14 ago 2023 11:16
G. M. ha scritto: lun, 14 ago 2023 0:22Schweickard non registra nessun esonimo, mentre ha i derivati ibridi chicagoano e chicagoismo.
D’accordo, sono demonimi attestati, ma non capisco perché mantenere la /-o/ come nell’etnico inglese chicagoan. Non sarebbe meglio, con altro suffisso, e con un adattamento grafico integrale, cicaghese e cicaghismo?
Direi proprio di sì; ma il Deonomasticon è un'opera puramente descrittiva, per cui registra anche gli «obbrobri». :mrgreen: Lo riportavo per completezza d'informazione, non per dare forza a forme simili.
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Millermann
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Re: «Chicago»

Intervento di Millermann »

Io devo confessare che, fino a un po' di tempo fa, ho sempre detto Cicago, e non certo per imitare un'ipotetica pronuncia "alla spagnola", ma semplicemente perché credevo che in inglese -chi- si pronunciasse sempre -ʧi- come in chicken, chip eccetera (a parte i francesismi come chic).

Devo anche dire che, la prima volta che ho ascoltato la pronuncia /ʃika̍go/, sulle prime ho pensato a un'influenza regionale romana, ché tale m'è sembrata! Poi ho fatto un po' di ricerche e ho capito che quella pronuncia era, anzi, la piú corretta; eppure, non mi viene ancora spontanea. :oops:

Per quanto riguarda l'etnonimo, se ci rifacciamo alla grafia italianizzata Cicago (che mi sembra l'unica abbastanza diffusa), coi principali suffissi si presentano i medesimi –ehm– "problemi": *cicagano? *cicaghino? E dove andrà l'accento? :lol:

Ma anche cicago-ano (:shock:) non mi sembra esente da potenziali ironie. L'unica soluzione "pulita"(*) (honni soit qui mal y pense) resta quella, già citata, di *cicaghese. ;)

(*) Almeno in italiano normale; nei dialetti dell'alto Tirreno cosentino, ad esempio, sarebbe problematica anche questa... :P
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
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Ferdinand Bardamu
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Re: «Chicago»

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Millermann ha scritto: lun, 14 ago 2023 12:22Ma anche cicago-ano (:shock:) non mi sembra esente da potenziali ironie. L'unica soluzione "pulita"(*) (honni soit qui mal y pense) resta quella, già citata, di *cicaghese. ;)
Va anche detto che, se dovessimo prendere in considerazione i possibili doppi sensi volgari, dovremmo smetter di usare anche Troia
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G. M.
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Re: «Chicago»

Intervento di G. M. »

Millermann ha scritto: lun, 14 ago 2023 12:22 Io devo confessare che, fino a un po' di tempo fa, ho sempre detto Cicago, e non certo per imitare un'ipotetica pronuncia "alla spagnola", ma semplicemente perché credevo che in inglese -chi- si pronunciasse sempre -ʧi- come in chicken, chip eccetera (a parte i francesismi come chic).
(Senza dimenticare /k/ regolare dove c'è ch dal latino [< χ greco]: chasm, cholesterol, Cheops... con eccezioni come cherub /ʧ-/). In effetti, questo è proprio un francesismo. :)
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Lorenzo Federici
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Re: «Chicago»

Intervento di Lorenzo Federici »

Ferdinand Bardamu ha scritto: lun, 14 ago 2023 11:16 D’accordo, sono demonimi attestati, ma non capisco perché mantenere la /-o/ finale come nell’etnico inglese chicagoan.
Il motivo l'ha detto Lei: sono degli inglesismi. :D
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Carnby
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Re: «Chicago»

Intervento di Carnby »

Millermann ha scritto: lun, 14 ago 2023 12:22 Devo anche dire che, la prima volta che ho ascoltato la pronuncia /ʃika̍go/, sulle prime ho pensato a un'influenza regionale romana, ché tale m'è sembrata!
Però un romano verace dopo pausa pronuncerebbe, al massimo, [ʧ-ʃiˈg̊aːɡo]; [ʃiˈkaːɡo] dopo pausa lo dicono gli aretini e Alessandro Borghese.
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