«Gres»

Spazio di discussione su prestiti e forestierismi

Moderatore: Cruscanti

Intervieni
Avatara utente
G. M.
Interventi: 2392
Iscritto in data: mar, 22 nov 2016 15:54

«Gres»

Intervento di G. M. »

Treccani:
grès s. m. [dal fr. grèsġrè›, propr. «arenaria», che è dal franco *greot «ghiaia»]. – Materiale ceramico a pasta dura, compatta, impermeabile, ottenuto mediante cottura (a 1200-1300 °C) fino a incipiente vetrificazione dell’impasto, e spesso ricoperto da una vetrina impermeabile: g. ordinario, ottenuto da argille plastiche refrattarie, impastate a volte con silice, con calcare (g. calcareo), feldspato, argilla cotta, ecc., usato per recipienti, tubazioni, mattonelle; g. misto, contenente sia calcare sia feldspato; g. fino, ottenuto con impasti più puri a base di caolino, feldspato, quarzo, ecc.; g. porcellanato, gres fino ricco di feldspati, di aspetto e uso simili a quelli della porcellana; g. chimico, ottenuto con particolari impasti, poco poroso e molto resistente agli agenti chimici.
Termine imparentato è greificazione, che potrebbe spingerci ad adattare in grè. Al momento la pronuncia alla francese non è contemplata né dal DOP né dal DiPI, che hanno solo /ɡrɛ̍s/.

Nelle altre lingue romanze troviamo: spagnolo gres, portoghese grés, catalano gres, rumeno gresie. Simile l'esperanto grejso.

Le lingue germaniche e il finlandese invece usano composti formati da un primo elemento che significa 'pietra' e un secondo che significa più o meno 'oggetti, materiale, articoli': inglese stoneware, tedesco Steinzeug, danese stentøj, nederlandese steengoed, finlandese kivitavara.

Nel corpo gugoliano, in testi vecchiotti trovo sia gresse sia gresso sia (forse più frequente; difficile contare) grè; anche se non intendendomi dell'argomento non so se il significato sia esattamente quello che cerchiamo (in alcuni casi mi pare di no); ma anche se non lo fosse esattamente possono comunque forse fornire un modello.

Riporto infine quello che trovo in Jacono (Dizionario di esotismi, 1939), sotto la voce biscuit:
Altro esotismo per noi è il fr. Grès (basso lat. Gressus, ted. Gries, ital. Greto), che indica una roccia formata di grani di sabbia finissima commista a calcare, sílice e altre materie; e poi indica un'argilla plàstica di cui è principale componente l'arenaria: una specie di porcellana ordinaria adoperata per tubazioni, e, se bianca, per opere di ceramica. Il termine italiano corrispondente a Grès è appunto Arenaria, chi non voglia dire Gresso (Greto è «parte del letto del fiume, che rimane scoperta dalle acque, e quasi sempre coperta di ghiaia»).
Pareri?
Ultima modifica di G. M. in data mer, 08 mag 2024 18:06, modificato 1 volta in totale.
domna charola
Interventi: 1644
Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09

Re: «Gres»

Intervento di domna charola »

A una scorsa rapida, le citazioni per grè sembrano in gran parte legate a descrizioni geologiche piuttosto datate, cioè fanno riferimento alla roccia, denominata col termine francese. Questa non è una cosa strana per la geologia, che spesso ha usato definizioni "qualitative" delle rocce, anche prendendo di peso termini stranieri in uso in aree di confine; le classifcazioni analitiche attuali hanno ridotto drasticamente questo uso, che permane in sparsi termini in cui interessa evidenziare altri aspetti rispetto alla composizione del litotipo. Ad esempio, per un'arenaria oggi distinguiamo calcareniti da litareniti in base alla composizione dei granuli, mentre una volta si distinguevano le arenarie "tipiche" di certe parti dell'arco alpino o di certe regioni; manteniamo un termine a parte invece per il flysch, che però ha abbandonato l'originario significato ristretto alla litologia, e serve per indicare al contempo una serie di caratteristiche e un preciso ambinete genetico).

Quindi, se il termine gres riferito alla roccia una volta veniva italianizzato in grè, e quello riferito alle piastrelle deriva direttamente da esso, anche la sua resa in italiano dovrebbe essre considerata "trasferibile" di peso al nuovo significato.
Avatara utente
Millermann
Interventi: 1536
Iscritto in data: ven, 26 giu 2015 19:21
Località: Riviera dei Cedri

Re: «Gres»

Intervento di Millermann »

Anche per me, apparentemente, non dovrebbe essere problematico passare da gres a grè, stante anche l'esistenza di greificazione; noto però un paio di dettagli che mi fanno pensare che potrebbe non essere conveniente.
domna charola ha scritto: mer, 08 mag 2024 13:45 A una scorsa rapida, le citazioni per grè sembrano in gran parte legate a descrizioni geologiche piuttosto datate, cioè fanno riferimento alla roccia, denominata col termine francese.
Forse è per questo che esiste una località, sulla sponda occidentale del lago d'Iseo, chiamata Gré (scritto con l'accento acuto, ma non sempre) in cui v'è un'importante cava, dalla quale  s'estrae il Ceppo di Gré, una nota pietra per rivestimento. Immagino che lei, gentile Domna Charola, la conosca bene, dato che è di quella zona. :)

Ora, pare che il termine Gré sia piuttosto noto nel settore, e usato per indicare l'aspetto caratteristico di questa pietra, imitato anche dai rivestimenti in gres porcellanato «effetto [Ceppo di] Gré». Questo mi sembra un piccolo ostacolo: sarebbe un po' grottesco parlare di «grè effetto Gré», non lo pensate anche voi? :?

Un altro aspetto di cui, secondo me, andrebbe tenuto conto è che in Italia l'uso di gres è piú limitato che all'estero. Da noi, che io sappia (se non è cosí, smentitemi) non sono affatto diffusi piatti e vasellame di gres: noi, per questi oggetti,  usiamo la porcellana e la ceramica. È anche per questo motivo che in inglese il gres si traduce stoneware; invece da noi sono fatti di gres, per lo piú, mattonelle da rivestimento e tubi.

Oltre a ciò, credo che al giorno d'oggi si parli principalmente di gres porcellanato, che per le sue caratteristiche ha quasi soppiantato gli altri tipi di materiali ceramici precedentemente usati in edilizia. Anche nella descrizione del Treccani, si nota che il termine gres è sempre seguito da qualche specificazione, anche quando non ne servirebbero («gres ordinario»); perciò il «problema» della terminazione consonantica si risolve quasi in automatico. ;)
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
domna charola
Interventi: 1644
Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09

Re: «Gres»

Intervento di domna charola »

Millermann ha scritto: mer, 08 mag 2024 16:30
Forse è per questo che esiste una località, sulla sponda occidentale del lago d'Iseo, chiamata Gré (scritto con l'accento acuto, ma non sempre) in cui v'è un'importante cava, dalla quale  s'estrae il Ceppo di Gré, una nota pietra per rivestimento. Immagino che lei, gentile Domna Charola, la conosca bene, dato che è di quella zona. :)

...ghe ghe ghe... infatti la prima cosa che ho pensato :idea: è stato: ma c'entra qualcosa con il Ceppo di Grè? :)
Però a memoria ricordo che nelle vecchie carte o anche parlando in loco, è abbreviazione per "Greno". Ora non riesco più in rete a trovare riscontri, perché il termine dialettale Grè è diventato famoso come denominazione di origine della pietra, e soppianta il termine completo. Comunque, va a escludere qualsiasi relazione col gres.

Basta, torno seria...

Secondo me, il fatto che producano una piastrella in grè color Grè non dovrebbe essere un gran problema. E' buffo, però è solo uno dei tantissimi possibili colori, e alla fine siperde nel mucchio.

Che poi il grè da noi sia meno usato che all'estero, è solo perché le stoviglie le facciamo in porcellana, ceramica e stoneware!

https://www.lusini.com/it-it/m/stoneware/

Ho sempre sentito o letto al supermercato questo termine e lo associo a teglie da forno in ceramica o anche piatti. Scopro solo adesso :idea: (quante cose su cui non ci si pensa mai e si scoprono come l'acqua calda!...) che si tratta sempre di grè.
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Bing [Bot] e 1 ospite