Tema e rema nelle frasi scisse

Spazio di discussione su questioni di carattere sintattico

Moderatore: Cruscanti

Intervieni
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
Interventi: 5078
Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
Località: Legnago (Verona)

Tema e rema nelle frasi scisse

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Mi sono accorto d’una (possibile) incoerenza nella Grammatica di Luca Serianni fra il paragrafo dedicato alle frasi scisse e la corrispondente voce del glossario, curato da Giuseppe Patota.

Nel primo, infatti, si attribuisce al primo elemento della frase scissa, la reggente col verbo essere, il valore di rema (definizione del Treccani in linea, sottolineatura mia: «la parte di un enunciato o di una serie di enunciati che aggiunge informazioni a ciò che è dato come già noto.»):

(XIV.81) Frase scissa (o spezzata). Risulta dalla suddivisione di una frase semplice «in due frasi, di cui la prima, col verbo essere, mette in forte rilievo il ‘nuovo’, mentre la seconda contiene il ‘noto’ (SABATINI 1985: 163): «è Mario che canta», «è per il tuo bene che ti parlo».

Nella seconda, invece, si dice che la frase reggente col verbo essere mette in rilievo l’elemento noto, cioè il tema (definizione del Treccani in linea, sottolineatura mia: «il termine indica, in contrapp. a rema … l’elemento di un enunciato o di una serie di enunciati portatore dell’informazione già nota e alla quale se ne aggiungono altre nuove.»):

[A] una reggente con il verbo essere seguito dal «tema» (l’argomento al centro della frase: nell’esempio citato, Mario) segue una frase aperta dal pronome relativo che seguito dal «rema» (ciò che si dice dell’argomento al centro della frase): «è Mario che canta».

Mi sembra che Serianni abbia meglio definito questo costrutto: la prima frase contiene l’elemento nuovo. Poniamo che «È Mario che canta» sia la risposta alla domanda «Chi canta?». L’informazione già nota è il fatto che esiste qualcuno che canta; la risposta, quindi, mette in rilievo la «novità» e dà un nome e (si presume) un volto alla persona che sta cantando.

La mia critica, però, regge soltanto se si considera buona la definizione del Treccani in linea. Le definizioni di Patota, al contrario, giustificano la sua attribuzione di tema e rema rispettivamente a «Mario» e «che canta».

Che ne pensate?
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5212
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Re: Tema e rema nelle frasi scisse

Intervento di Infarinato »

Ferdinand Bardamu ha scritto:Mi sono accorto d’una (possibile) incoerenza nella Grammatica di Luca Serianni fra il paragrafo dedicato alle frasi scisse e la corrispondente voce del glossario, curato da Giuseppe Patota.
Nessuna incoerenza, caro Ferdinand: Serianni si riferisce a tema e rema della frase scissa (è Mario che canta), «struttura superficiale» corrispondente a una «struttura profonda» (Mario canta), al cui tema e al cui rema si riferisce invece Patota: la frase scissa è, cioè, una modalità di tematizzazione o, per dirla con orrendo anglicismo, topicalizzazione :evil:, ma meglio sarebbe parlare di rematizzazione a sinistra.
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
Interventi: 5078
Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
Località: Legnago (Verona)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Grazie mille, caro Infarinato. Non c'è proprio alcuna incoerenza, ho preso un abbaglio. :oops:
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 8 ospiti