Decimo ha scritto:Nella mia ignoranza da profano...
Come volevasi dimostrare... Ho tirato troppo velocemente le conclusioni senza analizzare più casi, e di ciò sono profondamente dispiaciuto, soprattutto nei confronti di methao_donor.
Nel pomeriggio che ha seguito l'invio del mio intervento ho dovuto sfogliare qualche vecchio appunto per rassicurarmi sulla correttezza del concetto che ho espresso. Fortunatamente nulla da riscrivere, sia chiaro, semmai v'è da aggiungere.
I dubbi che hanno cominciato a tormentarmi dopo aver apposto il mio messaggio di delucidazione avevano origine nell'osservazione di
actor (da
ago, che non ha dato esito
*agitor),
factor (da facio, che non ha dato esito
*facitor) e simili.
La risposta è stata immediata: tema del supino.
Per formare sostantivi deverbali denotanti un agente la costruzione avveniva con il suffiso maschile
-tŏr,
tōris sul tema del supino:
actor da
act- +
-tor,
amāt- +
-tor, ecc.
Questo dimostrava, contrariamente a quanto avessi detto io, la corretta costruzione di
processóre, ma, come già spiegato precedentemente, il neologismo fu coniato quale sostantivo denominale da
processus, e non un sostantivo deverbale da
procēdo, is, cessi, cessum, ĕre, da cui ne ribadisco l'errata costruzione.
Ecco perché
sponsor[e] e non
*sponditor da
spondeo, es, spŏpondi, sponsum, ēre, e dunque parimenti corretto è
sensóre (anche se questo ci deriva non direttamente dal latino, ma passando prima per l'inglese) da
sentio, is, sensi, sensum, īre: tuttavia per quest'ultimo ho delle riserve, dal momento che il mio Gabrielli rimanda l'etimologia del vocabolo inglese al latino
sensus, così da rendere il discorso analogo a quello di
processóre.
Infine:
servóre continua a essere mal costruito, pur se io ne senta più vivo e più forte il potenziale di successo rispetto ai già proposti
servènte e
serviènte.
Ne approfitto così per riprendere benevolmente Infarinato e con lui l'autore della voce
scansionatore su
Wikipedia.
A
scandire è obbrobrioso abbinare
*scanditore (spero di non dover scoprire che si tratta di una voce registrata): il verbo latino da cui esso deriva è
scando, is, scandi, scansum, ĕre, cosa che comporta come costruzione corretta
scansóre, quindi l'equivalente di
scanner risulterebbe essere
scansore d'immagini.
________
P.S.: così come nell'intervento precedente, ho preferito segnalare la lunghezza della sillabe per essere il più possibile chiaro; per chi volesse saperlo, riferisco di avere precedentemente tratto e isolato su un documento di testo i caratteri
ā ă ē ĕ ī ĭ ō ŏ ū ŭ da
MicrosoftWord.