Ferdinand Bardamu ha scritto:Beh, Schadenfreude rimanda a un concetto tutto sommato universale. Che i tedeschi abbiano una parola per indicarlo non toglie che si possa rendere efficacemente anche in italiano, per esempio con una a noi congeniale callida giuntura: gioia maligna.
Sono d'accordo.
Tornando al termine dal quale è iniziata la discussione : come si potrebbe tradurre l'aggettivo schadenfroh ?
Se 'Schadenfreude' viene tradotto con 'gioia maligna' ( e va benissimo così, a mio giudizio), allo stesso modo 'schadenfroh' dovrebbe rendere quel senso di 'maligna soddisfazione' che aggettivi equivalenti in italiano non hanno.
Maligno? Malevolo? Meschino? Malsano?
Manca sempre il secondo termine.
We see things not as they are, but as we are. L. Rosten
Vediamo le cose non come sono, ma come siamo.
Ritorno brevemente sul possibile traducente di Schadenfreude per dire che consultando il vocabolario - come faccio continuamente per il mio lavoro - mi sono accorto che la parola l'abbiamo, ed è gusto (quando usata con una punta di malignità).
Vediamo l'esempio del Devoto-Oli: ho avuto un gran gusto che il suo matrimonio sia andato a monte (idiomatico, al contrario di un ipotetico artificioso ho provato una grande gioia maligna vedendo che il suo matrimonio è andato a monte)
e quello del Treccani: ci ho avuto un gusto matto che l'affare gli sia andato a monte
(molto più naturale di ho provato una grande gioia maligna sapendo che l'affare gli è andato a monte)
Gusto, a rigore, non è un «traducente» di Schadenfreude, dato che i dizionari di tedesco lo traducono con Geschmack (agg. geschmackvoll), includendo i significati figurati; può andar bene tuttavia se il contesto è chiaro.