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[FT] Radd. cons. sillaba postonica parola sdrucciola
Inviato: gio, 07 mar 2013 19:25
di Infarinato
Direi invece che si tratta piú banalmente di adeguamento alla normale fonotassi dell’italiano, e in particolare del consueto rafforzamento consonantico in sillaba postonica di parola sdrucciola, come in
scèllero,
éllera,
Àffrica,
àttimo,
fémmina,
còllera,
legíttimo,
pàrroco etc., e quindi anche *
accèllero.
…Tutte cose che voi «nordici», ahimè, e’ ’un sentite!
Re: [FT] Radd. cons. sillaba postonica parola sdrucciola
Inviato: gio, 07 mar 2013 20:18
di u merlu rucà
Ora non le sentiamo, ma in passato forse, dato che il ligure lelura potrebbe derivare da *l'ellura, in quanto -l- < -LL- (potrebbe anche, ad onor del vero, essere una dissimilazione per evitare la doppia -r- palatale).
Re: [FT] Radd. cons. sillaba postonica parola sdrucciola
Inviato: dom, 10 mar 2013 19:46
di Imbuter2000
Tre parole per chi sostiene che si dovrebbe dire "salùbre" invece di "sàlubre".
- màcabro, dal francese macabre (che si pronuncia "macàbr")
- rècluta, dallo spagnolo recluta (con l'accento sulla u), che lo prese dal francese recrue
- càlibro, dal francese calibre, che è dall'arabo kalib
Tutte queste parole hanno nel tempo ritratto l'accento alla prima sillaba dalle loro origini sulla seconda sillaba.
A voi chiedo, per queste parole: aderite oggi alla ritrazione dell'accento? se sì, perché?
Inviato: dom, 10 mar 2013 19:59
di Souchou-sama
Veramente sarebbe
rècluta /ˈr
ɛkluta/.
Comunque il
DiPI contempla anche le pronunce
macàbro,
reclúta,
calíbro (come
pronunce àuliche,
per scopi particolari).
Inviato: dom, 10 mar 2013 21:54
di Luca86
Il DOP marca tutte e tre le pronunce come antiq.
Inviato: dom, 10 mar 2013 22:53
di Carnby
Imbuter2000 ha scritto:A voi chiedo, per queste parole: aderite oggi alla ritrazione dell'accento?
Mi pare che la tendenza alla ritrazione dell'accento sia una cosa tipica dell'italiano, mentre lo spagnolo, che ha una struttura fonologica simile, presenta la tendenza opposta.
Inviato: dom, 10 mar 2013 23:31
di Imbuter2000
Souchou-sama ha scritto:Veramente sarebbe
rècluta /ˈr
ɛkluta/.
Comunque il
DiPI contempla anche le pronunce
macàbro,
reclúta,
calíbro (come
pronunce àuliche,
per scopi particolari).
Ooops, ho corretto
Re: [FT] Radd. cons. sillaba postonica parola sdrucciola
Inviato: sab, 16 mar 2013 12:32
di Zabob
Imbuter2000 ha scritto:Tre parole per chi sostiene che si dovrebbe dire "salùbre" invece di "sàlubre".
- màcabro, dal francese macabre (che si pronuncia "macàbr")
- rècluta, dallo spagnolo recluta (con l'accento sulla u), che lo prese dal francese recrue
- càlibro, dal francese calibre, che è dall'arabo kalib
Tutte queste parole hanno nel tempo ritratto l'accento alla prima sillaba dalle loro origini sulla seconda sillaba.
A voi chiedo, per queste parole: aderite oggi alla ritrazione dell'accento? se sì, perché?
Forse perché ci sentiamo più "liberi" verso questi prestiti (nessuna delle tre parole da lei citate viene dal latino); "salùbre" è invece dal lat.
salūber e non si vede perché debba essere pronunciato diversamente da "salùte".
Inviato: dom, 26 ott 2014 14:35
di randagiamente
Beh, a questo proposito mi viene in mente una parola che NESSUNO accenta nel modo corretto: Ossimòro!
Inviato: dom, 26 ott 2014 20:52
di Carnby
randagiamente ha scritto:Beh, a questo proposito mi viene in mente una parola che NESSUNO accenta nel modo corretto: Ossimòro!
È la stessa faccenda di
Pèrseo e
Èdipo: per qualche ragione la pronuncia normativa, alla latina, è stata soppiantata nell'uso da quella alla greca.
Inviato: lun, 27 ott 2014 0:38
di Fausto Raso
Carnby ha scritto:randagiamente ha scritto:Beh, a questo proposito mi viene in mente una parola che NESSUNO accenta nel modo corretto: Ossimòro!
È la stessa faccenda di
Pèrseo e
Èdipo: per qualche ragione la pronuncia normativa, alla latina, è stata soppiantata nell'uso da quella alla greca.
Continuando di questo passo potremmo aggiungere altri vocaboli dalla doppia pronuncia come, per esempio,
gratúito e
gratuíto; diàtriba e
diatríba.
Inviato: lun, 27 ott 2014 14:56
di Zabob
Sàlubre, sentito nell'ultimo film di Martone. Lasciamo stare lo zio con la sonora o con la sorda a capriccio e altre "finezze", ma, almeno in un film su Leopardi ambientato nell'800, avrei gradito un salùbre con l'accento piano.
Inviato: lun, 27 ott 2014 15:36
di Animo Grato
Inviato: lun, 27 ott 2014 23:52
di Carnby
Questa c'entra poco, perché la pronuncia «alla greca» sarebbe addirittura *
diatribà o *
diatribè (da διατριβή).
Inviato: mer, 29 ott 2014 14:03
di Zabob
La questione "ossimòro/ossìmoro" mi ha fatto pensare a certi termini medici, che taluni pronunciano "alla latina" (cioè con l'accento piano), altri "alla greca" (ossia con l'accento sdrucciolo).
È il caso di edema, esantema e di molti vocaboli terminanti in -osi (cianosi, flogosi, necrosi, nefrosi, sclerosi, stenosi, anastomosi, fimosi e altri): credo che, mentre nel Nord Italia vengono pronunciati sdruccioli, al Sud invece prevalgano le pronunce piane (ma ne chiederei conferma).
Io ho deciso di pronunciarli piani:
1) edèma e esantèma: come teorèma, diadèma, problèma, enfisèma, empièma (che nessuno ho mai sentito pronunciare sdruccioli);
2) cianòsi, stenòsi ecc.: poiché anche in questo caso nessuno dice àrtrosi, cìrrosi, endomètriosi, ìpnosi, psìcosi, nèvrosi ecc. – per non parlare di tubercolosi, diverticolosi, tossicosi (a Genova poi il suffisso -osi viene pronunciato con la 'o' chiusa, ma questo è un altro discorso): perché fare eccezioni di cui peraltro non si coglie il criterio?