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L'occlusiva retroflessa sonora in vari dialetti

Inviato: dom, 25 gen 2009 19:57
di Carnby
La presenza di una consonante occlusiva retroflessa sonora (o, meglio di un contoide occlusivo postalveolare sonoro) in molti dialetti pone il problema se sia effettivamente esistito un sostrato sul quale gli stessi dialetti romanzi si siano formati. La consonante in questione, [d.], è attestata in carrarese, in vari dialetti del Sud (dove in alcuni casi è passato a [d]) e nel sardo tradizionale, mentre in quello più moderno si ha perlopiù [d].

Inviato: lun, 26 gen 2009 11:22
di Fabio48
Come mi sarebbe piaciuto capirci qualcosa...

Re: L'occlusiva retroflessa sonora in vari dialetti

Inviato: lun, 26 gen 2009 17:24
di u merlu rucà
Carnby ha scritto:La presenza di una consonante occlusiva retroflessa sonora (o, meglio di un contoide occlusivo postalveolare sonoro) in molti dialetti pone il problema se sia effettivamente esistito un sostrato sul quale gli stessi dialetti romanzi si siano formati. La consonante in questione, [d.], è attestata in carrarese, in vari dialetti del Sud (dove in alcuni casi è passato a [d]) e nel sardo tradizionale, mentre in quello più moderno si ha perlopiù [d].
E' attestata anche al di fuori dell'area italiana. Nelle Asturie per esempio.

Re: L'occlusiva retroflessa sonora in vari dialetti

Inviato: dom, 02 gen 2011 17:37
di Maxos
Carnby ha scritto:La presenza di una consonante occlusiva retroflessa sonora (o, meglio di un contoide occlusivo postalveolare sonoro) in molti dialetti pone il problema se sia effettivamente esistito un sostrato sul quale gli stessi dialetti romanzi si siano formati. La consonante in questione, [d.], è attestata in carrarese, in vari dialetti del Sud (dove in alcuni casi è passato a [d]) e nel sardo tradizionale, mentre in quello più moderno si ha perlopiù [d].
Chiedo scusa per la pigrizia di non andare a ricercare il significato della sua terminologia ma intende quelle che nelle grammatiche sanscrite tradizionali si chiamano "consonanti cerebrali"?