Polirematiche, espressioni fraseologiche e frasi idiomatiche

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Giorgio1988
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Polirematiche, espressioni fraseologiche e frasi idiomatiche

Intervento di Giorgio1988 »

A proposito di polirematiche, o unità lessicali superiori, Paolo D'Achille, in L'italiano contemporaneo, scrive [grassetto mio]:

«Non mancano problemi nell’individuazione di questa categoria, in rapporto da un lato alle espressioni fraseologiche e alle frasi idiomatiche, dall’altro (e soprattutto) ai composti non univerbati del tipo nome+nome, nome+aggettivo e aggettivo+nome».

Qual è secondo voi la differenza tra polirematiche, espressioni fraseologiche e frasi idiomatiche? Ho sempre creduto che polirematica fosse un iperonimo di frase idiomatica/espressione fraseologica; in altri termini, ho sempre considerato le frasi idiomatiche come particolari tipi di polirematiche. Le stesse definizioni che dà il De Mauro sembravano suffragare la mia opinione:

polirematica (s.f. TS ling.)| gruppo di parole che ha un significato unitario, non desumibile da quello delle parole che lo compongono, sia nell'uso corrente sia in linguaggi tecnico-specialistici, come in italiano vedere rosso "adirarsi" o scala mobile "crescita dei salari al crescere dell'inflazione", ecc.

frase idiomatica (loc.s.f. TS ling.)| locuzione sintatticamente e lessicalmente cristallizzata, tipica di una lingua o di un dialetto, il cui significato non è ricavabile dai significati propri dei singoli costituenti (per es.: perdere le staffe).

Semmai io avrei distinto le polirematiche (combinazioni cristallizzate di parole che si trovano necessariamente vicine sull'asse sintagmatico e sono insostituibili -> vedere rosso, *guardare rosso) dalle collocazioni (combinazioni di parole che si trovano frequentemente vicine sull'asse sintagmatico, ma che restano autonome e almeno in parte sostituibili -> avanzare un'obiezione, muovere un'obiezione).

Voi che ne pensate?
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

D’Achille è la stessa persona che legittima *buon studio e sim. e, per quanto mi riguarda, non prenderei troppo sul serio ciò che scrive. Non mi pare vi sia differenza tra frase idiomatica e espressione fraseologica: d’altra parte si può dire anche espressione idiomatica – diverso invece il caso dei verbi fraseologici, chiaramente definiti (stare + gerundio, stare per, fare per, cominciare a, ecc.).

Penso anch’io a polirematica come a un iperonimo. Ma vediamo molte oscillazioni terminologiche da un linguista all’altro.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Giorgio1988
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Intervento di Giorgio1988 »

La ringrazio molto per il suo prezioso intervento, caro Marco.
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