Ancora sull’esse tra vocali

Spazio di discussione su questioni di fonetica, fonologia e ortoepia

Moderatore: Cruscanti

maddi
Interventi: 7
Iscritto in data: mar, 06 gen 2009 16:05

Intervento di maddi »

E' stato proprio Piero Angela che ha diffuso questo "cacofonico" modo di pronunciare la parola dinozauro e non sa quanto ha contagiato le nuove generazioni. Non ci sarà più niente da fare, peccato!
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Non solo Piero Angela, penso che sia un fenomeno piú ampio, dovuto a molti conduttori televisivi e radiofonici settentrionali. E ormai, in effetti, non c’è piú nulla da fare... Queste sonorizzazioni sono addirittura considerate «canoniche» da Luciano Canepàri e da altri... :(
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5256
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Intervento di Infarinato »

Marco1971 ha scritto:Non solo Piero Angela, penso che sia un fenomeno piú ampio, dovuto a molti conduttori televisivi e radiofonici settentrionali.
…Anche (se non di piú) a «ipercorreggentisi» centromeridionali. :cry:
Marco1971 ha scritto:Queste sonorizzazioni sono addirittura considerate «canoniche» da Luciano Canepàri e da altri... :(
Non ancora, almeno non per dinosauro (/dino'zauro/ è appena «tollerata») né, e.g., per coseno (/ko'zeno/ è solo «accettabile»). :D

Ricordo che né la «tollerata» né l’«accettabile» sono considerate dal Canepàri pronunce «neutre» (che sono solo quella «moderna» e quella «tradizionale» [fior./tosc. = DOP]).
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Infarinato ha scritto:Ricordo che né la «tollerata» né l’«accettabile» sono considerate dal Canepàri pronunce «neutre» (che sono solo quella «moderna» e quella «tradizionale» [fior./tosc. = DOP]).
Però la tradizionale è, nelle parole dello stesso Canepàri, démodé (un forestierismo-eufemismo per non dire fuori moda? :D)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
fiorentino90
Interventi: 263
Iscritto in data: lun, 09 apr 2012 1:22

Re: Ancora sull’esse tra vocali

Intervento di fiorentino90 »

Marco1971 ha scritto:Fuso /'fuzo/, participio passato di fondere.
Fuso /'fuso/, sostantivo ‘arnese per filare’, ‘fuso orario’, ecc.

Chiese /'kjEze/, plurale di chiesa.
Chiese /'kjEse/, passato remoto di chiedere.

Presento /pre'zEnto/, da presentare.
Presento /pre'sEnto/, da presentire
Alcuni (http://forum.accademiadellacrusca.it/ph ... 1763#11763; http://it.answers.yahoo.com/question/in ... 627AADEQm5) distinguono anche tra "Brindisi" (città) con la s sorda e "brindisi" (nome comune) con la s sonora, ma la versione multimediale del DOP non riporta questa differenza di pronuncia. Per il DIPI:

ˈbrindizi
◆ (si brindi!) ˈbrindisi; ↓-zi
B. ˈbrindizi
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5256
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Re: Ancora sull’esse tra vocali

Intervento di Infarinato »

No, hanno ragione DOP e DiPI: brindisi con /-s-/ è possibile solo nel senso di si brindi, con assai inusuale [per non dire impossibile] enclisi [per l’italiano moderno]. Il brindisi (sost.) e Brindisi (città) hanno entrambi /-z-/.
fiorentino90
Interventi: 263
Iscritto in data: lun, 09 apr 2012 1:22

Ancora sull'esse tra vocali

Intervento di fiorentino90 »

In altra sede s'è fatto riferimento al famoso Manuale di dizione, voce e respirazione di Corrado Veneziano:
Questa è sorda, per esempio, in vocaboli come asino, casa, mese, cosa, peso, naso ; è sempre aspra nel suffisso oso (smanioso, scontroso), è sempre aspra nel suffisso ese (Genovese, ateniese); fanno eccezione le parole franceSe e marcheSe, borgheSe, corteSe, paeSe, derivanti, rispettivamente da "abitante delle marche" (cioè delle zone di confine di un territorio), abitanti del borgo, della corte, del villaggio (dal latino pago-pagensis). È inoltre aspra nelle desinenze dei predicati verbali terminanti in es (chiesi), is (risi), os ( osi), us (chiusi).
Nel celebre manuale c'è purtroppo un errore: borghese ha la esse sorda e non la sonora :!: Borghese e malese sono prounciati con la s aspra, mentre i derivati borghesia e Malesia richiedono la s dolce. Inoltre, bisognava aggiungere all'elenco palese e pavese, che può essere pronunciato sia con la esse sorda che con la esse sonora. Infine, è sbagliato dire che la esse è
aspra nelle desinenze dei predicati verbali terminanti in [... ] us (chiusi)
perché chiuso e i suoi derivati e composti costituiscono l'unica eccezione alla regola. Infatti, fuso, confuso e gli altri richiedono la s dolce...

Ne avevo già discusso privatamente con qualche utente, ma m'è sembrato opportuno pubblicare quest'intervento.
Avatara utente
Fabio48
Interventi: 199
Iscritto in data: mer, 30 nov 2005 8:38
Località: Lucca

Intervento di Fabio48 »

Ma veramente, le "s" di fuso e di confuso si pronunciano nello stesso modo?

Cordiali saluti.
...un pellegrino dagli occhi grifagni
il qual sorride a non so che Gentucca.
Avatara utente
Carnby
Interventi: 5289
Iscritto in data: ven, 25 nov 2005 18:53
Località: Empolese-Valdelsa

Intervento di Carnby »

Fabio48 ha scritto:Ma veramente, le "s" di fuso e di confuso si pronunciano nello stesso modo?
Se intende il participio passato di fondere, sì.
Avatara utente
Fabio48
Interventi: 199
Iscritto in data: mer, 30 nov 2005 8:38
Località: Lucca

Intervento di Fabio48 »

Mi riferivo alla frase di fiorentino90 qui sotto riportata:

...perché chiuso e i suoi derivati e composti costituiscono l'unica eccezione alla regola. Infatti, fuso, confuso e gli altri richiedono la s dolce...

Molto probabilmente faccio confusione con le varie denominazioni delle "s", ma io pronuncio confuso e fuso (da fondere) con la "s" sorda e fuso dell'arcolaio con la s sonora.

Non so bene quale sia la "s" dolce...

Cordialità.
...un pellegrino dagli occhi grifagni
il qual sorride a non so che Gentucca.
Avatara utente
Animo Grato
Interventi: 1384
Iscritto in data: ven, 01 feb 2013 15:11

Intervento di Animo Grato »

Buon giorno!
Per quanto riguarda la s, "aspra" = "sorda" e "dolce" = "sonora".
Fabio48 ha scritto:io pronuncio confuso e fuso (da fondere) con la "s" sorda e fuso dell'arcolaio con la s sonora.
È esattamente il contrario di quanto prescrive la norma. :wink:
Avatara utente
Fabio48
Interventi: 199
Iscritto in data: mer, 30 nov 2005 8:38
Località: Lucca

Intervento di Fabio48 »

Infatti, come dicevo, ho fatto confusione...
Pronuncio confuso e fuso come pronuncio "rosa", e il fuso dell'arcolaio come pronuncio "casa".

Non mi ricordo mai i nomi, ma quando leggo una parola tipo "sussurro", mi viene naturale pensare che la "s" sia dolce e non aspra come in "presenza".

Devo ricordarmi che la "s" sorda, è proprio quella delle parole "sorda" e "aspra"; caspita! sono ridotto a fare i compitini come i bimbi :cry:

Io, le sono estremamente Grato

Buona serata.
...un pellegrino dagli occhi grifagni
il qual sorride a non so che Gentucca.
Avatara utente
Manutio
Interventi: 113
Iscritto in data: mar, 12 mar 2013 9:48

Ancora sulla s tra vocali

Intervento di Manutio »

A proposito di sonorizzazione dilagante (ormai fanno capolino forme come 'ventizei'): Siccome la pronuncia sonora è quella ‘di prestigio’, si ritiene opportuno applicarla ai nomi e alle parole straniere, che sono qualcosa di più chic dell’italiano, no? Di conseguenza, 'Edizon', 'Madizon' e 'Tyzon' sono ormai inestirpabili. Ma il record è 'Buenozaires', che trionfa in bocca agli annunciatori di radio e TV. In questo caso l’errore è doppio: lo spagnolo non conosce la s sonora intervocalica, e la sonorizzazione fittizia viene estesa addirittura in sandhi, fra due parole successive, come in 'mizembra' e simili eleganze, non ancora prevalenti ma nemmeno rare. Neanche la scrittura in due parole ci salva.
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
Interventi: 5085
Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
Località: Legnago (Verona)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Benvenuto! :) Concordo con quanto ha scritto, e aggiungo le fastidiose pronunce – per me, almeno – ri/z/orsa e ri/z/olvere, che però il DiPI ammette. Le trovo un po’ affettate.
fiorentino90
Interventi: 263
Iscritto in data: lun, 09 apr 2012 1:22

Re: Ancora sulla s tra vocali

Intervento di fiorentino90 »

Manutio ha scritto:A proposito di sonorizzazione dilagante (ormai fanno capolino forme come 'ventizei'): Siccome la pronuncia sonora è quella ‘di prestigio
Perché allora non pronunciare stazione e Lamezia con la zeta sonora, come fanno tra l'altro a Cosenza e a Lamezia? L'italiano ci guadagnerebbe in musicalità :lol: È vera la storia del prestigio, ma solo in parte. Diciamo che spesso ri/s/ulta piú semplice - per una serie di motivi - al «professionista» della voce pronunciare ri/z/ulta! Che la pigrizia linguistica non venga nascosta dietro motivi piú nobili come quello del prestigio. Tra l'altro, la pronuncia di venti/z/ei con la esse sonora la trovo ridicola e non ha nulla di prestigioso!
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 32 ospiti