Il soldato acculturato
Moderatore: Cruscanti
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- Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25
Il soldato acculturato
Un bell'articolo di Luca Serianni.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Mi sembra che l’omissione dell’articolo davanti al possessivo fosse tuttora comune nell’Ottocento, almeno in poesia e nella prosa piú sostenuta. Sbaglio?Luca Serianni ha scritto:...«se ho detto mia maniera di pensare» (1847, a Francesco V; senza l’articolo davanti al possessivo)...
Comunque non credo che sia un francesismo, è dell’italiano antico.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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