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Etimologia di «fante» (soldato)

Inviato: mar, 24 mag 2011 9:09
di Ferdinand Bardamu
Tutti i dizionari a mia disposizione, in linea e cartacei, fanno derivare fante, nel significato di ‘soldato’, da (in)fante, come le antiche accezioni di bambino e servitore. Il vocabolario etimologico Pianigiani in linea dà, sub voce, una spiegazione di questo passaggio semantico:

[…] [S]iccome nel Medio Evo i nobili militavano a cavallo seguiti dai loro servi, che formavano la milizia a piedi, cosí la voce passò a significare Soldato a piedi[.]

Nel dizionario Zingarelli in linea, però, l’etimo di questa parola è del tutto differente (sottolineato mio):

fànte (2)
[dal gotico fanthja ‘soldato a piedi’; nel sign. 2, dal ‘soldato di fanteria’ che vi è raffigurato ☼ 1312]


Non sono al corrente degli ultimi sviluppi dell’etimologia a questo proposito, ma mi sembra inutile dare una nuova derivazione quando la precedente era piú che soddisfacente. Che ne pensate?

Inviato: mar, 24 mag 2011 15:30
di u merlu rucà
L'etimo gotico riportato dallo Zingarelli è specifico (soldato a piedi), mentre quello latino presenta un passaggio semantico. La mancanza dell'asterisco farebbe inoltre supporre che sia attestato e non ricostruito. L'indicazione 'gotico' è piuttosto generica. Se è riferita al gotico parlato in Italia dagli Ostrogoti, l'attestazione non dovrebbe essere posteriore alla seconda metà del VI sec. d.C., epoca in cui il gotico parlato in Italia si è estinto. Se non si trattasse di un'epoca così remota, verrebbe da pensare ad un prestito del latino/protoromanzo al gotico e non viceversa.

Inviato: mar, 24 mag 2011 17:00
di Ferdinand Bardamu
Lei ritiene perciò che questo etimo sia plausibile? Mi piacerebbe sapere che cosa dice il DELI a questo riguardo…

Inviato: mar, 24 mag 2011 17:06
di Carnby
Riporto le spiegazioni del Dizionario etimologico italiano di Carlo Battisti–Giovanni Alessio e dell'Avviamento all'etimologia italiana di Giacomo Devoto:
Battisti–Alessio ha scritto:fante3 m., XIV sec., -accino (XVI sec.), -erìa (XIV sec.), milit.; soldato a piedi; v. riesumata nel XX sec.; forse da 'fante'2, servo, o, secondo altra opinione, dal got. *fanthja soldato a piedi (cfr a. a. t. fendo). Dall'it. il fr. fantassin (-achin, a. 1587), infanterie (XV-XVI sec.).
Nota: 'fante'2 è dal latino īn(fāns).
Devoto ha scritto:fante, lat. (in)fans , -antis «che (ancora) non parla»; v. FACONDO e cfr. FAMA.

Inviato: mar, 24 mag 2011 19:33
di Ferdinand Bardamu
Grazie, Carnby. Il Battisti-Alessio marca l’etimo gotico come non attestato e dice che la voce è stata riesumata nel XX secolo: ciò significa che, prima del Novecento, i soldati appiedati non erano chiamati fanti? Perdonate questa mia professione d’ignoranza nelle cose guerresche.

Inviato: mar, 24 mag 2011 19:49
di Luca86
Ferdinand Bardamu ha scritto:Mi piacerebbe sapere che cosa dice il DELI a questo riguardo…
Riporto nella sua interezza la voce fante del DELI (edizione minore, 2004):

fànte, s. m. ‘bambino’ (fine sec. XII, Ritmo di S. Alessio), ‘servitore, garzone’ (1261, Lib. c. cast.;¹ s. f.: 1281-1300, Novellino), ‘giovane uomo’ (av. 1300, Rustico), ‘soldato di fanteria’ (1310-12, D. Compagni), ‘nelle carte napoletane o francesi, figura di minor pregio’ (al pl. fanti: 1475, U. Caleffini). ◾ fantaccíno, s. m. ‘infante’ (fantaccino di cera ‘figurina dipinta su un cero’: av. 1484, L. Pulci), ‘soldato semplice’ (1545, P. Aretino), fantería, s. f. ‘milizia combattente a piedi’ (av. 1363, M. Villani), fantésca, s. f. ‘domestica, donna di servizio’ (1303-06, Giordano da Pisa; anche solo fante s. f. fine sec. XIII, Donato), fantíno, s. m. ‘soldato di fanteria’ (av. 1388, A. Pucci), ‘chi monta o guida per professione i cavalli nelle corse al galoppo o al trotto’ (1618, M. Buonarroti il Giovane), fantòccio, s. m. ‘manichino fatto a imitazione della figura umana con cenci, legno o altri materiali’ (1552-53, A. F. Doni), ‘uomo senza volontà propria che si lascia agevolmente guidare dagli altri’ (av. 1584, A. F. Grazzini), governo fantoccio, ‘governo privo d'ogni effettiva autorità, usato strumentalmente da altri’ (1950, Migl. App.),² fantolíno, s. m. ‘bambino’ (av. 1321, Dante).
⚫ Lat. infănte(m) ‘infante’, con aferesi della sillaba iniziale. “Fante in senso militare era quasi uscito dall'uso comune (fuorché in sensi speciali come il fante delle carte); ma s'era mantenuto nell'uso letterario (i nostri fanti nella Canzone del Piave), e, nell'uso comune, in fanteria. Puntando su questo temine, fu facile al termine letterario rientrare nell'uso, quando al fante si diedero tutti gli onori che si merita” (Migl. L. c.);³ la figura delle carte è detta cosí dal fante che vi è rappresentato. Fantino è propr. un dim. di fante. Con la loc. governo fantoccio, calco sull'ingl. puppet governments, “vennero in partic. designati i governi creati dai comandi tedeschi in certi territori occupati, durante la seconda guerra mondiale” (Batt.:⁴ ricerche specifiche nella stampa degli anni di guerra dovrebbero permettere di accertare la data di nascita e la storia della loc.).


¹ Lib. c. cast. = A. Castellani, Frammento di un libro di conti castellano del Dugento, in SFI XXX (1972), pp. 5-58.
² Migl. App. = B. Migliorini, Appendice al “Dizionario moderno”, in A Panzini, Dizionario moderno, Milano, 1942⁸, pp.761-879 (ibid., 1950⁹, pp. 761-997; 1993¹⁰, pp.1-327).
³ Migl. L. c. = B. Migliorini, Lingua contemporanea, Firenze, 1943³.
⁴ Batt. = S. Battaglia, Grande dizionario della lingua italiana, Torino, 1961 e sgg.


P.S. Vi prego di perdonare eventuali errori di battitura.

Inviato: mar, 24 mag 2011 20:17
di Ferdinand Bardamu
Mille grazie, Luca. Ottimo lavoro. :D

Inviato: gio, 02 giu 2011 23:57
di Luca86
Riporto anche ciò che dice il DISC 2008 cartaceo (acquistato qualche giorno fa):

Fante¹ […] ETIM lat. infăntem “infante” con aferesi di ĭn-; l'accez. 1 [‘soldato di fanteria’] si sviluppa in rapporto al cavaliere cui il soldato a piedi spesso fungeva da servitore; sec. XIV.