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[NAP] "Troppo" senza dittongamento metafonetico

Inviato: gio, 02 giu 2011 17:13
di LinguisticaMente
Perché nel napoletano la 'o' dell'aggettivo ed avverbio "troppo" non dittonga in 'uo', secondo le regole del dittongamento metafonetico?

Inviato: gio, 02 giu 2011 20:07
di u merlu rucà
Perché troppo non è una forma autoctona, ma un prestito dalla lingua letteraria: La metafonia napoletana: evoluzione e funzionamento sincronico, Michela Russo, 2007, pag.67.

Inviato: gio, 02 giu 2011 20:39
di Ferdinand Bardamu
Sono curioso: quale sarebbe la forma autoctona di questo avverbio nel dialetto napoletano?

Inviato: gio, 02 giu 2011 21:02
di LinguisticaMente
Ringrazio u merlu rucà per la spiegazione e per il prezioso riferimento bibliografico.
Cerco anche di soddisfare la curiosità di Ferdinand Bardamu: almeno nel mio dialetto (dell'alto casertano), "assai" è utilizzato come sinonimo di "troppo", anche se non proprio in maniera corretta.
Cercando in rete l'etimologia di "troppo", ho scoperto che tale parola è di origine germanica ed indica "moltitudine". Ciò mi ha fatto pensare ad un termine del mio dialetto e cioè "troppa" usato come sostantivo e facente riferimento, appunto, ad un insieme: per esempio "una 'troppa' di funghi". Mi chiedevo se ci fossero attestazioni di quest'uso particolare e se esso sia circoscrivibile al solo dialetto altocasertano.

Inviato: ven, 03 giu 2011 11:30
di u merlu rucà
Anche nel mio dialetto ligure esiste stropa nel significato di 'moltitudine, gran quantità': ina stropa de garsune (un mucchio di ragazze).

Inviato: lun, 06 giu 2011 23:52
di zeneize
Confermo quanto ha detto il mio conterraneo di Ponente. Anche in genovese si dice streuppa /'strøpa/ ma anche streppa /'strepa/, mentre per "troppo" si usa tranquillamente troppo /'trOpu/
:wink:

Inviato: mar, 07 giu 2011 10:57
di u merlu rucà
Benvegnûo zeneize e comme ghe dixan a Zena:
Son zeneize, rizo ræo, strenzo i denti e parlo ciæo.

Benvenuto zeneize e come dicono a Genova:
Son genovese, riso raro, stringo i denti e parlo chiaro. (La frase in genovese viene pronunciata tenendo i denti chiusi)

Inviato: mar, 07 giu 2011 14:13
di zeneize
Graçie! Posso domandâte donde ti ne vëgni de preciso? :)

Grazie! Posso chiederti da dove vieni di preciso?

Inviato: ven, 02 dic 2011 18:13
di Sandro1991
Leggendo La scienza nuova di G. Vico, filosofo partenopeo, mi sono imbattuto in termini come truova, oppenioni (opinioni), scuoprono e nuova (mi sarei aspettato nova, alla latina).
Sono meridionalismi o termini d'uso corrente nell'italiano del tempo (1744)?

La parola agli esperti. :)

Inviato: ven, 02 dic 2011 18:27
di Marco1971
Cercando truova nella BIZ[a], si vede che è forma attestata in letteratura proprio fino a Vico (Princípi di scienza nuova, 1744). Oppenione è documentato ancora piú tardi, fino alla rivista Il Caffè (1766). Scuoprono resiste addirittura fino a Verga, nei Carbonari della montagna (1862). Sono dunque forme in uso a quei tempi.

Inviato: ven, 02 dic 2011 18:42
di Sandro1991
Che sorpresa! non me l'aspettavo.

La ringrazio, Marco1971. :)

stropa

Inviato: mar, 06 dic 2011 11:00
di Bue
u merlu rucà ha scritto:Anche nel mio dialetto ligure esiste stropa nel significato di 'moltitudine, gran quantità'…
In mantovano la stropa è un ramo secco, uno stecco, una verga.