«White flight»

Spazio di discussione su prestiti e forestierismi

Moderatore: Cruscanti

Chiuso
Avatara utente
G. M.
Interventi: 2310
Iscritto in data: mar, 22 nov 2016 15:54

«White flight»

Intervento di G. M. »

Sul Corriere della Sera recentemente:
[...]

Fenomeno «white flight»

Capita semmai il contrario, come denunciato qualche tempo fa dal Politecnico di Milano in una ricerca intitolata significativamente «White flight, la segregazione sociale ed etnica nelle scuole». Lo studio metteva in evidenza il fenomeno della «fuga degli italiani» che, abitando in periferia o comunque in contesti a più alta densità di alunni senza la cittadinanza italiana, preferiscono iscrivere i propri figli in scuole magari più lontane da casa ma frequentate in maggioranza da connazionali, nel timore che troppi stranieri rallentino l’apprendimento di tutta la classe. [...]
Se ne può leggere in quest'articolo del Foglio di qualche anno fa.

Fuga dei bianchi è un calco letterale; se non si vuole mettere l'accento sulla bianchezza ma sul fatto di essere gli abitanti storici del luogo, si può parlare di fuga degli autoctoni, fuga dei nativi, fuga dei locali.
Avatara utente
Lorenzo Federici
Interventi: 811
Iscritto in data: sab, 27 ago 2022 16:50
Località: Frosinone

Re: «White flight»

Intervento di Lorenzo Federici »

White flight, come tanti altri termini, porta con sé la rima. Volendo proporre qualcosa di simile, si potrebbe pensare a bianchi stanchi: «Il fenomeno dei bianchi stanchi, quegli italiani che sono stufi di vedere il proprio figlio crescere tra gli stranieri.» :mrgreen:

Più che altro, mi preoccupa che un fenomeno del genere esista e che abbia anche un nome.
Avatara utente
G. M.
Interventi: 2310
Iscritto in data: mar, 22 nov 2016 15:54

Re: «White flight»

Intervento di G. M. »

O i bianchi scappanti, limitandosi a un'assonanza... :)

Ma in realtà mi pare preferibile una locuzione piana e trasparente. Non m'ero neanche accorto della rima... non sono sicuro che sia un gioco di parole intenzionale: mi sembra solo il modo normale con cui un anglofono designerebbe il fenomeno.
Avatara utente
Lorenzo Federici
Interventi: 811
Iscritto in data: sab, 27 ago 2022 16:50
Località: Frosinone

Re: «White flight»

Intervento di Lorenzo Federici »

Nativi fuggitivi. :D
Difesa Italiano
Interventi: 395
Iscritto in data: gio, 03 nov 2022 13:28

Re: «White flight»

Intervento di Difesa Italiano »

Lorenzo Federici ha scritto: lun, 01 apr 2024 20:02 White flight, come tanti altri termini, porta con sé la rima. Volendo proporre qualcosa di simile, si potrebbe pensare a bianchi stanchi: «Il fenomeno dei bianchi stanchi, quegli italiani che sono stufi di vedere il proprio figlio crescere tra gli stranieri.» :mrgreen:
La soluzione che propone è sterilizzante. Il calco fuga dei bianchi è ottimale in quanto pone l'accento sul fatto che, nella loro terra, i bianchi sono costretti a cercare nuovi posti per evitare di fare crescere i figli in un contesto culturale e sociale estraneo al loro (oltreché spesso più insicuro).
Fuori tema
Più che altro, mi preoccupa che un fenomeno del genere esista e che abbia anche un nome.
Aimé sono sempre di più le zone ove i foresti costituiscono maggioranza... Un traducente come "fuga dei bianchi" potrebbe forse portare ad un risveglio collettivo!
Avatara utente
Lorenzo Federici
Interventi: 811
Iscritto in data: sab, 27 ago 2022 16:50
Località: Frosinone

Re: «White flight»

Intervento di Lorenzo Federici »

Eviterei comunque di usare bianchi in un contesto italiano o europeo. La distinzione tra bianchi e neri è qualcosa di specifico degli Stati Uniti d'America. La maggior parte degli stranieri in Italia sono rumeni, albanesi, cinesi, marocchini... tutte etnie che, chi più chi meno, hanno la pelle chiara. Un banale fuga degli italiani o fuga d'italiani potrebbe funzionare meglio, a mio avviso.
Avatara utente
G. M.
Interventi: 2310
Iscritto in data: mar, 22 nov 2016 15:54

Re: «White flight»

Intervento di G. M. »

Secondo me italiani, in una locuzione del genere, è problematico, perché è un termine ambiguo, che si usa sia per la nazionalità sia per la cittadinanza. Molti di quest'immigrati, o figli d'immigrati, potrebbero avere —già oggi, o comunque presto— la cittadinanza italiana: usare italiani in senso ristretto per gli altri che fuggono può apparire divisivo e fonte di polemiche: ne abbiamo viste di recente, e temo che ne vedremo sempre di più col passare degli anni, se le tendenze restano quelle degli ultimi decenni. Termini come autoctoni, nativi e locali mi paiono meno ambigui, meno carichi di significati, e quindi meno rischiosi nel campo politico. Ci sarebbe anche indigeni, ma pochi lo capirebbero nel significato proprio (o almeno è così nella mia esperienza personale :))...
Difesa Italiano
Interventi: 395
Iscritto in data: gio, 03 nov 2022 13:28

Re: «White flight»

Intervento di Difesa Italiano »

G. M. ha scritto: mar, 02 apr 2024 16:28 Secondo me italiani, in una locuzione del genere, è problematico, perché è un termine ambiguo, che si usa sia per la nazionalità sia per la cittadinanza. Molti di quest'immigrati, o figli d'immigrati, potrebbero avere —già oggi, o comunque presto— la cittadinanza italiana [...]
Non penso sia così ambiguo. Quando si parla di italiani si pensa a chi italiano lo è per lignaggio: grazie a Dio, nell'immaginario collettivo la parola italiano rimanda ancora a chi è italiano di nascita e non di cittadinanza acquisita. Il fenomeno della "fuga degli italiani" è quindi evidente che si riferisca agli italiani in senso proprio e non a Maometto sbarcato ieri a Lampedusa o a Vladimiro giunto dai Balcani!

D'altronde, nello stesso articolo da lei riportato ad inizio filone si parla di «fuga degli italiani» proprio per rendere chiara la natura del fenomeno.
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5245
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Re: [FF] Italianità

Intervento di Infarinato »

Fuori tema
Difesa Italiano ha scritto: mer, 03 apr 2024 10:43 Non penso sia così ambiguo. Quando si parla di italiani si pensa a chi italiano lo è per lignaggio: grazie a Dio, nell'immaginario collettivo la parola italiano rimanda ancora a chi è italiano di nascita e non di cittadinanza acquisita.
Cosa diacine vorrebbe mai dire «italiano per lignaggio»? Come si determina? A quante generazioni corrisponderebbe? Sono italiano io, che posso far risalire entrambi i rami della mia famiglia alla Toscana medievale, o basta essere arrivati qui nell’Ottocento, magari in una parte d’Italia che non era nemmeno italofona (strettamente italofona essendo solo [parte del]la Toscana)? Codesti sono discorsi che ricordano molto le tesi bizzarre e anticostituzionali (eufemismi!) di un certo generale, cui non farò pubblicità nominandolo.

Chiudo il filone.
Chiuso

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 16 ospiti