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Vago
Inviato: sab, 27 mag 2006 13:20
di Federico
Petrarca ha scritto:Da' be' rami scendea
dolce ne la memoria
una pioggia di fior sovra 'l suo grembo
ed ella si sedea
umile in tanta gloria
coverta già de l'amoroso nembo;
qual fior cadea sul lembo
qual su le trecce bionde,
ch'oro forbito e perle
erano quel dì a vederle;
qual si posava in terra e qual su l'onde,
qual con un vago errore
girando parea dir: "Qui regna Amore".
Mi chiedo come si sia potuto tradurre quel bellissimo
vago errore...
Calvino in una sua riflessione (
Lezioni americane) dice che non gli risulta esista in altre lingue una parola che come
vago riunisca in sé le idee di bello e di incerto, errabondo...
Trovo la questione molto interessante: sapete se effettivamente non esista qualcosa del genere in altre lingue?
Inviato: mer, 23 nov 2011 0:56
di Ferdinand Bardamu
Non sono in grado di rispondere alla domanda di Federico; tuttavia, posso riportare le parole del Tommaseo, che, nel suo dizionario dei sinonimi, ricostruisce l'origine dello spostamento semantico da vago, «vagante», a «desideroso» e, quindi, a «bello».
— Dal vagare che fa il desiderio intorno alla cosa voluta, vago venne a significare desideroso; e dall'essere gli oggetti leggermente e leggiadramente moventisi, tali da arrecare desiderio e diletto, vago venne a significare desiderabile e bello.
Vaghezza, dunque, è bellezza attrattiva, inducente desiderio di sè. Può esserci vaghezza, senza tutte le condizioni della bellezza; perchè il moto leggiadro e il desiderio di chi guarda bastano a rendere l'oggetto vago.
La bellezza è intrinseca alla cosa, la vaghezza riguarda il desiderio destato.
Inviato: mer, 23 nov 2011 9:48
di Brazilian dude
Calvino in una sua riflessione (Lezioni americane) dice che non gli risulta esista in altre lingue una parola che come vago riunisca in sé le idee di bello e di incerto, errabondo...
La stessa parola sotto la stessa veste esiste anche in portoghese e in spagnolo con il medesimo significato.
Inviato: mer, 23 nov 2011 10:36
di Carnby
Brazilian dude ha scritto:La stessa parola sotto la stessa veste esiste anche in portoghese e in spagnolo con il medesimo significato.
Almeno nello spagnolo corrente, mi pare che
vago abbia un significato leggermente negativo: «vagante» ma anche «impreciso», «indefinito», non «affascinante» o «bello».
Inviato: mer, 23 nov 2011 14:27
di Brazilian dude
È vero, ma non solo.
Inviato: mar, 29 nov 2011 11:58
di Ferdinand Bardamu
Il Firenzuola, nei Discorsi delle bellezze delle donne ricostruisce l'origine dello slittamento semantico di vago.
A volervi dimostrare che cosa sia Vaghezza, bisogna che voi presupponiate quello che è nel vero, che questo nome ovvero voce, vago, significa tre cose: la prima, movimento di luogo a luogo: come ben mostra il Petrarca:
Riduci i pensier vaghi a miglior loco.
La seconda, desiderio; come è appresso il medesimo:
Io son sì vago di mirar costei.
Il Boccaccio nella Fiammetta: di quello che essi erano vaghi divenuti.
La terza, bello. Il Petrarca pure:
Gli atti vaghi e gli angelici costumi.
E 'l Boccaccio nel medesimo luogo: una turba di vaghe giovani. Dal primo significato, cioè movimento, ne è tratto vagabondo; e da vagabondo, che è quel medesimo che vago, ne è tratto il secondo, cioè desideroso: perciocchè una cosa che è in moto, e va vagando or quinci or quindi; par che accenda di se maggior desiderio in altrui, che una che stia ferma, e la quale noi possiam vedere a posta nostra. E con ciò sia che paja necessario, che tutte quelle cose che noi desideriamo, che noi le amiamo; e non si potendo, secondochè si è conchiuso di sopra, amar cosa che non sia o non ci paja bella; però ha ottenuto l'uso del comun parlare, che vago significhi bello, e vaghezza bellezza; ma in questo modo particolare nondimeno, che vaghezza significhi bellezza, che ha in se tutte quelle parti, per le quali chiunque la mira, forza gli è che ne divenga vago, cioè desideroso; e divenutone desideroso, per cercarla e per fruirla, stia sempre in moto col cuore, in viaggio co' pensieri, e colla mente divien vagabondo.