Le parole nel cuore
Moderatore: Cruscanti
Ho cominciato la lettura d’un libro di Luca Serianni, ricevuto oggi, La lingua poetica italiana (Roma, Carocci, 2009), che senz’altro raccomando agli appassionati di poesia e di storia letteraria (inutile dire dell’inappuntabile eleganza e tersità stilistica dell’autore). Leggendo, mi sono imbattuto nell’aggettivo ondicerchiato, la cui sublimità tanto m’ha colpito da non poter resistere al desiderio di condividerla con voi. Ecco la trattazione del Battaglia.
Ondicerchiato, agg. Letter. Circondato dal mare.
Anglia t’accolse, ondi-cerchiata rocca / di libertate. (Mazza)
Ha sull’arena / molte l’ondicerchiata Itaca navi / novelle e antiche. (Pindemonte)
La tenebra / de gl’incerti suoi stagni l’oceano / schiude: e con l’alma Venere prorompe / la genitrice Terra ondicerchiata.(Carducci)
Ondicerchiato, agg. Letter. Circondato dal mare.
Anglia t’accolse, ondi-cerchiata rocca / di libertate. (Mazza)
Ha sull’arena / molte l’ondicerchiata Itaca navi / novelle e antiche. (Pindemonte)
La tenebra / de gl’incerti suoi stagni l’oceano / schiude: e con l’alma Venere prorompe / la genitrice Terra ondicerchiata.(Carducci)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Proseguo nel condividere con chi ama la bellezza della nostra lingua parole (secondo me) di profonda forza evocativa. Oggi è la volta di sprillente:
Sprillènte¹, agg. Tosc. Brillante per intensa luminosità.
L’impronta del galantuomo la mostrava sulla fronte! Un par d’occhi sprillenti avea, che gli sbarrava in faccia a tutti con sicurezza del fatto suo! (Giuliani)
Fisso in me gli occhi sprillenti, / in bocca tu mi ponevi. (Cesareo)
– Ardente, vivace (la brace).
Il marito per ravvivarlo [il fuoco] prese le molle: lo sbraciò, e venne una bella bracina sprillente che faceva allegria solamente a guardarla. (Nieri)
2. Terso, trasparente (l’aria).
‘Sprillente’: limpido, purissimo, chiarissimo con un che di brillante. Dicesi della voce e dell’aria cioè della luce... ‘Che cielino sprillente! Si conterebbero le stelle’. (Nieri) (Battaglia)
L’augurio, a tutti voi che leggete, d’alti e infiniti cieli sprillenti!
Sprillènte¹, agg. Tosc. Brillante per intensa luminosità.
L’impronta del galantuomo la mostrava sulla fronte! Un par d’occhi sprillenti avea, che gli sbarrava in faccia a tutti con sicurezza del fatto suo! (Giuliani)
Fisso in me gli occhi sprillenti, / in bocca tu mi ponevi. (Cesareo)
– Ardente, vivace (la brace).
Il marito per ravvivarlo [il fuoco] prese le molle: lo sbraciò, e venne una bella bracina sprillente che faceva allegria solamente a guardarla. (Nieri)
2. Terso, trasparente (l’aria).
‘Sprillente’: limpido, purissimo, chiarissimo con un che di brillante. Dicesi della voce e dell’aria cioè della luce... ‘Che cielino sprillente! Si conterebbero le stelle’. (Nieri) (Battaglia)
L’augurio, a tutti voi che leggete, d’alti e infiniti cieli sprillenti!
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- Ferdinand Bardamu
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- Località: Legnago (Verona)
Sprillente mi garba dimolto.
Aggiungo una parola in cui mi sono imbattuto leggendo Poliziano: svernare, nell'accezione di «cantare a primavera», riferito agli uccelli.
Quanto è più dolce, quanto è più securo
seguir le fere fugitive in caccia
fra boschi antichi fuor di fossa o muro
e spiar lor covil per lunga traccia!
Veder la valle e 'l colle e l'aer più puro
e l'erbe e' fior, l'acqua viva chiara e ghiaccia!
Udir li augei svernar, rimbobar l'onde,
e dolce al vento mormorar le fronde!
[Angelo Poliziano, Stanze de messer Angelo Politiano cominciate per la giostra del magnifico Giuliano di Piero de Medici]
Aggiungo una parola in cui mi sono imbattuto leggendo Poliziano: svernare, nell'accezione di «cantare a primavera», riferito agli uccelli.
Quanto è più dolce, quanto è più securo
seguir le fere fugitive in caccia
fra boschi antichi fuor di fossa o muro
e spiar lor covil per lunga traccia!
Veder la valle e 'l colle e l'aer più puro
e l'erbe e' fior, l'acqua viva chiara e ghiaccia!
Udir li augei svernar, rimbobar l'onde,
e dolce al vento mormorar le fronde!
[Angelo Poliziano, Stanze de messer Angelo Politiano cominciate per la giostra del magnifico Giuliano di Piero de Medici]
- LinguisticaMente
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Itaca
Qui si legge Itàca? E in "baciò la sua petrosa Itaca Ulisse"? Non riesco a trovare riferimenti, ma mi pare di ricordare che si debba leggere così (il che farebbe tornare meglio la prosodia)Marco1971 ha scritto: Ha sull’arena / molte l’ondicerchiata Itaca navi / novelle e antiche. (Pindemonte)
Di solito, se l’accento è diverso da quello normale (Ítaca), viene segnato. Personalmente, non vedrei difficoltà ritmiche che richiederebbero la pronuncia Itàca.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- SinoItaliano
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- Località: Pechino
«Speme», «desío», «còr», «leggiadro».
Parole di per sé con significato positivo, che nella loro forma letteraria o poetica sono ancora piú belle, anzi ancora piú «leggiadre» appunto .
Chissà come mai «speme» e «desío» sono state sostituite da «speranza» e «desiderio»... erano parole piú brevi!
E «leggiadro»: con quale aggettivo di uso comune nella lingua contemporanea lo tradurreste?
Parole di per sé con significato positivo, che nella loro forma letteraria o poetica sono ancora piú belle, anzi ancora piú «leggiadre» appunto .
Chissà come mai «speme» e «desío» sono state sostituite da «speranza» e «desiderio»... erano parole piú brevi!
E «leggiadro»: con quale aggettivo di uso comune nella lingua contemporanea lo tradurreste?
Ultima modifica di SinoItaliano in data mar, 20 mar 2012 9:57, modificato 1 volta in totale.
Questo di sette è il piú gradito giorno, pien di speme e di gioia: diman tristezza e noia recheran l'ore, ed al travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.
- SinoItaliano
- Interventi: 384
- Iscritto in data: mer, 04 gen 2012 8:27
- Località: Pechino
Non sapevo che esistesse in italiano! Tuttavia sapevo già che esistesse in inglese.arianna ha scritto:E infine un'aggettivo che non conoscevo punto (:oops:) cerùleo: di colore azzurro chiaro.
Ora racconto un aneddoto poco letterario, ma molto infantile.
Chi è giovane come me ha sicuramente passato la sua infanzia guardando il cartone animato Pokémon, e giocando allo stesso gioco sul ghembòi .
Bene, nel cartone animato hanno lasciato i nomi di tutte le città in inglese, tra cui figurava un Cerulean City.
Invece nel gioco, in cui traducevano i nomi di tutte le città, l'hanno tradotto con un «parla come magni» Celestopoli.
Quindi neanche i traduttori conoscevano tale termine letterario: avrebbero potuto benissimo tradurlo con Città Cerúlea, o Ceruleopoli, che oltre ad una maggiore aderenza all'originale inglese, sarebbero stati piú poetici.
Inoltre, soltanto in Italia hanno lasciato tutti i nomi degli animaletti Pokémon in inglese, sia nel cartone che nel gioco. In francese e in tedesco li hanno tradotti/adattati con nomi piú consoni alle loro lingue. E cosí in cinese, lingua tradizionalmente tendente alla traduzione.
Per noi, da bambini, era una cosa senza senso vedere scritto "Pidgey" e imparare dal cartone animato che si dice "Píggi".
Oppure vedere scritto "Squirtle" (nome di un Pokémon, non il significato sessuale che ha assunto oggi in inglese ) e sentire la pronuncia americana "Squèrou".
Aggiungo che se l'italiano fosse lingua ufficiale a Pechino, e abbandonassimo il significato tradizionale a scapito della realtà, probabilmente «celeste» e «cerúleo» significherebbero «grigio» e non «azzurro».
Grigio è il colore normale del cielo qui
Ultima modifica di SinoItaliano in data mar, 20 mar 2012 10:04, modificato 3 volte in totale.
Questo di sette è il piú gradito giorno, pien di speme e di gioia: diman tristezza e noia recheran l'ore, ed al travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
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- Località: Legnago (Verona)
Non sarei cosí sicuro. Secondo me, i traduttori hanno valutato anche Ceruleopoli, arrivando probabilmente alla conclusione che Celestopoli è piú facile da pronunciare e «piú spontaneo».SinoItaliano ha scritto:Bene, nel cartone animato hanno lasciato i nomi di tutte le città in inglese, tra cui figurava un Cerulean City.
Invece nel gioco, in cui traducevano i nomi di tutte le città, l'hanno tradotto con un «parla come magni» Celestopoli.
Quindi neanche i traduttori conoscevano tale termine letterario: avrebbero potuto benissimo tradurlo con Città Cerúlea, o Ceruleopoli, che oltre ad una maggiore aderenza all'originale inglese, sarebbero stati piú poetici.
Il Treccani in linea, infatti, marca ceruleo come letterario. D'altra parte, sia ceruleo sia celeste significano (anche) «del colore del cielo sereno».
Fubbia o brutto tempo?SinoItaliano ha scritto:Aggiungo che se l'italiano fosse lingua ufficiale a Pechino, e abbandonassimo il significato tradizionale a scapito della realtà, probabilmente «celeste» e «cerúleo» significherebbero «grigio» e non «azzurro».
Grigio è il colore normale del cielo qui
- SinoItaliano
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- Località: Pechino
Fubbia, molta fubbia!
Infatti anche quando è sereno, il sole non si vede perché è coperto dalla cappa di fubbia, e l'aria è irrespirabile.
Qui il cielo non è ceruleo, ma piuttosto plumbeo...
Ma i cinesi, che sono poetici come gli italiani, lo sono anche in questo caso e lo chiamano 灰蒙蒙, cioè «grigio nebulosetto».
Invece quando a primavera ci arrivano le tempeste di sabbia dal deserto dei Gobi, il cielo diventa giallognolo opaco.
Per chi si lamenta dell'inquinamento di Roma o Milano, si consolerà che qui stiamo peggio.
Qui l'indice pm2.5 ha toccato il picco di 522 μm/m3. A livello internazionale siamo passati da una situazione Crazy Bad (pazzamente cattiva) a una situazione Beyond Index (fuori indice massimo) .
Infatti era previsto l'indice massimo di 500, nessuno si sarebbe aspettato che qualche città al mondo avrebbe potuto superarlo.
Come titolo di paragone, a Sydney quando l'indice supera gli 80, è dichiarato lo stato di emergenza, ed è vietato uscire di casa.
Gustatevi le prime 4 foto: Fubbia Pechinese.
Infatti anche quando è sereno, il sole non si vede perché è coperto dalla cappa di fubbia, e l'aria è irrespirabile.
Qui il cielo non è ceruleo, ma piuttosto plumbeo...
Ma i cinesi, che sono poetici come gli italiani, lo sono anche in questo caso e lo chiamano 灰蒙蒙, cioè «grigio nebulosetto».
Invece quando a primavera ci arrivano le tempeste di sabbia dal deserto dei Gobi, il cielo diventa giallognolo opaco.
Per chi si lamenta dell'inquinamento di Roma o Milano, si consolerà che qui stiamo peggio.
Qui l'indice pm2.5 ha toccato il picco di 522 μm/m3. A livello internazionale siamo passati da una situazione Crazy Bad (pazzamente cattiva) a una situazione Beyond Index (fuori indice massimo) .
Infatti era previsto l'indice massimo di 500, nessuno si sarebbe aspettato che qualche città al mondo avrebbe potuto superarlo.
Come titolo di paragone, a Sydney quando l'indice supera gli 80, è dichiarato lo stato di emergenza, ed è vietato uscire di casa.
Gustatevi le prime 4 foto: Fubbia Pechinese.
Questo di sette è il piú gradito giorno, pien di speme e di gioia: diman tristezza e noia recheran l'ore, ed al travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.
- GianDeiBrughi
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- Iscritto in data: mar, 07 feb 2012 21:28
- Località: Mantova
Secondo me al contrario furono dei gran sfaticati i traduttori del cartone animato dei Pokémon.
Infatti mentre i primi traduttori, che tradussero i cartoni animati, avevano evidentemente una fantasia pari alle zero assoluto, almeno quelli del videogioco si degnarono di tradurre i nomi delle città e qualche altra cosetta.
Fra l'altro qui dice che cerulean in inglese indica un colore blu o azzurro scuro. Però qui pare che in giapponese la cittadina della medaglia a forma di goccia si chiamasse ハナダシティ Hanada City, da hana 縹 (che dovrebbe corrispondere al carattere cinese semplificato 缥) che mi sembra di capire indichi un colore più chiaro che scuro. [Va detto tuttavia che hanadairo 縹色 invece pare voglia dire indaco, quindi un colore scuro]
Ovviamente la mia conoscenza delle lingue orientali è molto marginale però non mi sento di condannare chi tradusse Celestopoli. Semmai sarebbe da condannare chi scopiazzò Cerulean City.
Vorrei anche farle notare che i traduttori cinesi spesso si sono limitati a traslitterare interamente o parzialmente i nomi di diversi mostriciattoli.
È sicuramente il caso dei due da lei citati Pidgey e Squirtle. Per altri invece, come Bulbasaur, sono evidentemente stati più creativi dei traduttori nostrani. Non che ci volesse poi molto del resto. -_-'
Infatti mentre i primi traduttori, che tradussero i cartoni animati, avevano evidentemente una fantasia pari alle zero assoluto, almeno quelli del videogioco si degnarono di tradurre i nomi delle città e qualche altra cosetta.
Fra l'altro qui dice che cerulean in inglese indica un colore blu o azzurro scuro. Però qui pare che in giapponese la cittadina della medaglia a forma di goccia si chiamasse ハナダシティ Hanada City, da hana 縹 (che dovrebbe corrispondere al carattere cinese semplificato 缥) che mi sembra di capire indichi un colore più chiaro che scuro. [Va detto tuttavia che hanadairo 縹色 invece pare voglia dire indaco, quindi un colore scuro]
Ovviamente la mia conoscenza delle lingue orientali è molto marginale però non mi sento di condannare chi tradusse Celestopoli. Semmai sarebbe da condannare chi scopiazzò Cerulean City.
Vorrei anche farle notare che i traduttori cinesi spesso si sono limitati a traslitterare interamente o parzialmente i nomi di diversi mostriciattoli.
È sicuramente il caso dei due da lei citati Pidgey e Squirtle. Per altri invece, come Bulbasaur, sono evidentemente stati più creativi dei traduttori nostrani. Non che ci volesse poi molto del resto. -_-'
- SinoItaliano
- Interventi: 384
- Iscritto in data: mer, 04 gen 2012 8:27
- Località: Pechino
Abbiamo altri fanatici dei Pokémon!
La mia leggera critica verso i traduttori del gioco non contrasta l'apprezzamento verso di loro per aver tradotto le città, invece di lasciarle in inglese.
La critica verso i traduttori del cartone era sottintesa.
縹/缥 è una delle tante parole del cinese antico conservatesi in giapponese, ma cadute in disuso nel cinese moderno.
Il mio dizionario cartaceo non raccoglie il significato originario antico, lo cita solo come parte di un'espressione cristalizzata giunta nel cinese moderno.
Cercando in rete, lo traduce come 青白色, 淡青.
Il primo termine significa "ciano bianco", quindi una gradazione intermedia tra il ciano e il bianco, cioè un celeste chiarissimo.
In HTML 青白 è usato per il colore #F0FFFF (RGB: 240, 255, 255), chiamato in inglese azure. Questa la gradazione.
Invece il secondo significa ciano chiaro.
Praticamente, il termine in cinese antico significa celeste, ceruleo.
In giapponese non le so dire. Molti termini passati nel giapponese hanno cambiato di significato, soprattutto i colori.
Invece a un'altra città hanno un dato un nome dal sapore piú letterario: Plumbeopoli invece del semplice grigio.
Oppure Smeraldopoli invece del semplice verde.
Per coincidenza, sono tutte parole che ho usato recentemente in un altro filone, in cui qualcuno mi suggerisce che sia meglio Smeraldino.
Mentre per i neologismi di oggetti reali è molto piú frequente la traduzione che non l'adattamento fonetico.
Però visto che c'era Plumbeopoli...
Concordo!GianDeiBrughi ha scritto:Secondo me al contrario furono dei gran sfaticati i traduttori del cartone animato dei Pokémon.
La mia leggera critica verso i traduttori del gioco non contrasta l'apprezzamento verso di loro per aver tradotto le città, invece di lasciarle in inglese.
La critica verso i traduttori del cartone era sottintesa.
Ho cercato nel dizionario inglese Wordreference che dovrebbe essere affidabile essendo basato sul Concise Oxford English Dictionary:GianDeiBrughi ha scritto:Fra l'altro qui dice che cerulean in inglese indica un colore blu o azzurro scuro.
Nello stesso sito il dizionario inglese-italiano dà: blu ceruleo, ceruleo, celeste.Concise Oxford English Dictionary ha scritto:of a deep blue colour, like a clear sky.
Esiste una Wikipedia dei Pokemon?GianDeiBrughi ha scritto:[...] 縹 (che dovrebbe corrispondere al carattere cinese semplificato 缥) che mi sembra di capire indichi un colore più chiaro che scuro. [Va detto tuttavia che hanadairo 縹色 invece pare voglia dire indaco, quindi un colore scuro]
縹/缥 è una delle tante parole del cinese antico conservatesi in giapponese, ma cadute in disuso nel cinese moderno.
Il mio dizionario cartaceo non raccoglie il significato originario antico, lo cita solo come parte di un'espressione cristalizzata giunta nel cinese moderno.
Cercando in rete, lo traduce come 青白色, 淡青.
Il primo termine significa "ciano bianco", quindi una gradazione intermedia tra il ciano e il bianco, cioè un celeste chiarissimo.
In HTML 青白 è usato per il colore #F0FFFF (RGB: 240, 255, 255), chiamato in inglese azure. Questa la gradazione.
Invece il secondo significa ciano chiaro.
Praticamente, il termine in cinese antico significa celeste, ceruleo.
In giapponese non le so dire. Molti termini passati nel giapponese hanno cambiato di significato, soprattutto i colori.
Concordo!GianDeiBrughi ha scritto:non mi sento di condannare chi tradusse Celestopoli. Semmai sarebbe da condannare chi scopiazzò Cerulean City.
Invece a un'altra città hanno un dato un nome dal sapore piú letterario: Plumbeopoli invece del semplice grigio.
Oppure Smeraldopoli invece del semplice verde.
Per coincidenza, sono tutte parole che ho usato recentemente in un altro filone, in cui qualcuno mi suggerisce che sia meglio Smeraldino.
È vero! Spesso nei cartoni si adatta la fonetica giapponese, visto che spesso sono nomi carini e simpatici da sentire per i bambini.GianDeiBrughi ha scritto:Vorrei anche farle notare che i traduttori cinesi spesso si sono limitati a traslitterare interamente o parzialmente i nomi di diversi mostriciattoli.
Mentre per i neologismi di oggetti reali è molto piú frequente la traduzione che non l'adattamento fonetico.
Cerulopoli?Ferdinand Bardamu ha scritto:Secondo me, i traduttori hanno valutato anche Ceruleopoli, arrivando probabilmente alla conclusione che Celestopoli è piú facile da pronunciare e «piú spontaneo».
Però visto che c'era Plumbeopoli...
Questo di sette è il piú gradito giorno, pien di speme e di gioia: diman tristezza e noia recheran l'ore, ed al travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.
-
- Moderatore «Dialetti»
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- Iscritto in data: sab, 14 mag 2005 23:03
Questo dizionario giapponese definisce 縹 come indaco pallido, chiaro.
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
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- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
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