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Strade con nomi assurdi

Inviato: gio, 04 lug 2013 23:20
di valerio_vanni
Raccolgo l'idea lanciata qui:
http://www.achyra.org/cruscate/viewtopi ... 2&start=15
PersOnLine ha scritto:In materia di galateo istituzionale, ci sarebbe poi da aprire un filone polemico sugli improbabili nomi dati alle vie dall'amministrazione locale: un paese a me vicino ha nominato una via nevè shalom waahat, con qualche diacritico piazzato qua e là - sfido qualsiasi abitante della via a non aver insultato il Comune dovendo comunicare l'indirizzo per telefono.
A Lido Adriano ci sono

-Viale Rijn Van Rembrandt
-Via Antoine Van Dyck
-Via Albrecht Durer
-Via Hans Holbein

Inviato: ven, 05 lug 2013 1:38
di Carnby
Grafia a parte, non capisco perché ci si lamenti di questi nomi.
Sono tutti grandi pittori (specie Rembrandt e Dürer).
Differente è il caso citato da PersOnLine (Neve Shalom – Wāħat as-Salām) un villaggio metà israeliano e metà arabo-palestinese conosciuto da pochissima gente (anche se con ogni evidenza è stato scelto come segno di pace).

Inviato: ven, 05 lug 2013 2:19
di valerio_vanni
Non ho nulla contro questi pittori, il mio discorso era solo sulla grafia poco immediata da trasmettere.

Probabilmente noi italiani siamo un po' viziati dalla buona corrispondenza tra suoni e simboli, magari da altre parti è la norma avere vie illeggibili.

Inviato: ven, 05 lug 2013 10:21
di Andrea Russo
Carnby ha scritto:Grafia a parte, non capisco perché ci si lamenti di questi nomi.
Sono tutti grandi pittori (specie Rembrandt e Dürer).
Possono essere grandi quanto vuole, ma in tanti pronunceranno male quei nomi. E anche se uno li conosce benissimo (le loro opere, intendo) non è detto che sappia come si pronuncino.
Molte persone non hanno studiato nessuna lingua straniera, e si potrebbero trovare in difficoltà. Vuole che Cervantes non sia pronunciato con l'affricata (come in ciao) invece che con l'interdentale?!
Inoltre, alcuni nomi inglesi sono ingannevoli anche per gl'inglesi stessi (per esempio Maugham): non vedo perché noi dobbiamo saperli dire correttamente.

Inviato: ven, 05 lug 2013 11:17
di Carnby
Secondo me si sta un po' esagerando.
È giusto dare la precedenza a personalità italiane, ma qui non si sta parlando di personaggi sconosciuti o controversi ma artisti di fama mondiale.
In ogni caso, problemi sulla corretta pronuncia esistono anche per alcuni italiani: per esempio se un giorno ci dovesse essere una via intitolata allo scienziato Antonio Lepschy (nato a Venezia).

Inviato: ven, 05 lug 2013 14:35
di Fabio48
Molti anni fa, ci fu un omicidio in un sobborgo di Torino e furono chiamate le forze dell'ordine. Il più alto in grado dettava, e l'altro scriveva: a un certo punto, quando ci fu da scrivere che il corpo era stato ritrovato in via Nino Bixio, l'agente che scriveva, dopo essersi fatto ripetere più volte il nome della via, chiese. - Capo, potremmo portare il corpo qui, nella parallela, che è via Giuseppe Verdi, e quella la so scrivere bene?

Buona vita a tutti.

Inviato: ven, 05 lug 2013 15:03
di Carnby
Sempre riguardo a cognomi italiani ostici, quanti pronuncerebbero correttamente una «via Antonio Maxia»? (la pronuncia migliore, essendo un cognome sardo, sarebbe /ma'ʒia/).

Re: Strade con nomi assurdi

Inviato: sab, 21 giu 2014 23:54
di Zabob
PersOnLine ha scritto:In materia di galateo istituzionale, ci sarebbe poi da aprire un filone polemico sugli improbabili nomi dati alle vie dall'amministrazione locale: un paese a me vicino ha nominato una via nevè shalom waahat, con qualche diacritico piazzato qua e là - sfido qualsiasi abitante della via a non aver insultato il Comune dovendo comunicare l'indirizzo per telefono.
Buon senso vorrebbe che, se proprio si decide d'intitolare un luogo pubblico a un sito o a una persona poco conosciuti o di difficile pronuncia, lo si faccia denominando un giardino, una rotonda, ecc. – non una via con relativi numeri civici, con la conseguenza di mettere in difficoltà chi deve comunicare la propria residenza o il parente di 80 anni che vuole spedire la cartolina da Montecatini.
A Genova è stato intitolato il piazzale dei traghetti a Iqbal Masih, ma c'è un solo numero civico corrispondente al Terminal e relativi servizi. Poi comunque troviamo (in un quartiere popolare) vie intitolate a Cechov, Wagner e Ravel (che tutti si ostinano a pronunciare Ràvel).

Si racconta che nella mia città per qualche tempo sia esistita una misteriosa "via Viet Lord", peraltro in una zona di campagna.

Re: Strade con nomi assurdi

Inviato: dom, 22 giu 2014 11:21
di Carnby
Zabob ha scritto:Buon senso vorrebbe che, se proprio si decide d'intitolare un luogo pubblico a un sito a o una persona poco conosciuti o di difficile pronuncia, lo si faccia denominando un giardino, una rotonda, ecc. – non una via con relativi numeri civici, con la conseguenza di mettere in difficoltà chi deve comunicare la propria residenza o il parente di 80 anni che vuole spedire la cartolina da Montecatini.
Su questo sono d'accordo. :)
Non voglio immaginare come sarebbe storpiato un civico tipo via Hieronymus Bosch angolo via William-Adolphe Bouguereau. :wink:

Inviato: dom, 16 nov 2014 20:48
di mariuccia
La scelta di intitolare vie a personaggi famosi significa mettere in difficoltà che non riesce a pronunciare o scrivere in modo corretto il nome. E comunque non tutti conoscono i grandi dei vari scibili umani. Nemmeno chi è molto colto.

Inviato: lun, 17 nov 2014 9:27
di domna charola
Secondo me si contiuna a considerare la cultura come "quella cosa che sta sui libri" e che quindi è appannaggio di una ristretta ed esclusiva cerchia di persone colte, instaurando un circolo vizioso da cui difficilmente si riesce poi a uscire.
Da piccola leggevo Topolino, e incontravo un sacco di parole strane, nuove, complesse, di cui apprendevo il significato, prima ancora che aprendo il vocabolario, dal contesto e dalle immagini, o direttamente dalla spiegazione che ne veniva fatta da qualche personaggio. Ricordo nitidamente il concetto di "dittico" e di "polittico", relativo a un furto in "pinacoteca" (altra parola imparata lì, attorno ai sette o otto anni), e non certo termine di uso corrente o comune.

Ora, se sbatto il naso su di una "via Checov", forse mi viene spontaneo chiedermi "e chi **** è?", però il seguito è anche guardare la riga sotto più in piccolo e apprendere "scrittore": insomma, anche una targa stradale può essere un piccolo passo per appropriarsi di quella cultura che non sempre si è potuta incontrare prima. Trincerarsi dietro "non tutti lo conoscono, quindi non si usa", è solo uno stimolo ad appiattirsi sul livello minimo, anziché crescere arricchendosi di giorno in giorno.

Piuttosto, discutiamo delle nuove tabelle stradali, quelle in metallo bianco con la cornicetta, su cui è scomparsa l'indicazione di "chi era" il personaggio menzionato.
Si intitola una via per commemorare, quindi sarebb ebuona cosa anche specificare perché si commemora, cosa ha fatto di importante.

Inviato: mar, 18 nov 2014 17:25
di Scilens
Non solo! Quei cartelli di latta sono scritti tutti in minuscolo!
Forse scrivere g.pascoli con le maiuscole avrebbe alzato il prezzo in maniera intollerabile.

Inviato: mar, 18 nov 2014 22:05
di Carnby
Scilens ha scritto:Quei cartelli di latta sono scritti tutti in minuscolo!
Forse scrivere g.pascoli con le maiuscole avrebbe alzato il prezzo in maniera intollerabile.
Andava di moda qualche tempo fa scrivere nome e cognome minuscolo come vezzo grafico.

Inviato: gio, 20 nov 2014 9:44
di mariuccia
"Andava di moda qualche tempo fa scrivere nome e cognome minuscolo come vezzo grafico"


eheheheh,io lo faccio,così,per "vezzo"

Inviato: gio, 20 nov 2014 9:57
di Scilens
Un minuscolo di modestia?