Etimologia di «guaina»

Spazio di discussione dedicato alla storia della lingua italiana, alla sua evoluzione e a questioni etimologiche

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bubu7
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Etimologia di «guaina»

Intervento di bubu7 »

[Continua da qui]
Ferdinand Bardamu ha scritto: Infatti guaína ci proviene mediatamente dal latino VAGĪNA(M) e, come ho detto, è parte del novero di parole latine di tradizione ininterrotta.
Caro Ferdinand, guaina, essendo un prestito proveniente dall'antico francese (circa 1300, GRADIT), per definizione non può considerarsi parola latina di tradizione ininterrotta.
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

bubu7 ha scritto:
Ferdinand Bardamu ha scritto: Infatti guaína ci proviene mediatamente dal latino VAGĪNA(M) e, come ho detto, è parte del novero di parole latine di tradizione ininterrotta.
Caro Ferdinand, guaina, essendo un prestito proveniente dall'antico francese (circa 1300, GRADIT), per definizione non può considerarsi parola latina di tradizione ininterrotta.
Non lo sapevo. Grazie dell’informazione e del continuo, serrato contraddittorio. ;)
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bubu7
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Intervento di bubu7 »

Grazie a lei, caro Ferdinand, per i suoi sempre stimolanti interventi. :)
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
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Carnby
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Intervento di Carnby »

bubu7 ha scritto:Caro Ferdinand, guaina, essendo un prestito proveniente dall'antico francese (circa 1300, GRADIT), per definizione non può considerarsi parola latina di tradizione ininterrotta.
Devoto la considera parola di tradizione ininterrotta, Battisti e Alessio propendono per il passaggio dall'antico francese.
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Il Rohlfs, riguardo a guaina, dice (Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti, Torino, Einaudi, 1969, § 167):

In qualche parola v è stata trattata come w germanica, a volte sotto l’influsso di una parola germanica di simile conformità, a volte invece perché dai Romani fu ripresa quella stessa pronuncia che i Germani usavano per le parole romane. Per la lingua letteraria appartengono a questo tipo guastare (v a s t a r e : germ. w ō s t j a n), guado (v a d u m : germ. w a d), guaína (v a g i n a) […].

Riguardo al dileguo di -g- intervocalica (§ 218):

Se a g seguivano le vocali accentate e oppure i, poteva verificarsi la caduta della consonante, pervenuta al grado della fricativa j: cfr. nella lingua comune saetta, niello, paese, maestro, venti, saïme, faïna, guaïna, niente, Faeta (F a g e t a), ant. it. reïna.

Quest’ultimo fenomeno esiste parallelamente anche in francese, come dice il Rohlfs in nota:

Il medesimo fenomeno lo abbiamo nel francese: cfr. p a g e s e › païs, f u g i r e › fuïr, r e g i n a › reïne, s i g i l l u › seel di contro a s a g i t t a › saiette, f l a g e l l u › flaiel.
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u merlu rucà
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Intervento di u merlu rucà »

Nel mio dialetto si dice guìna, con esito particolare, perché normalmente da un gruppo iniziale gua- > ga- (quindi, in teoria, *gaìna).
Largu de farina e strentu de brenu.
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bubu7
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Etimologia di «guaina»

Intervento di bubu7 »

Purtroppo non sempre si possono avere a disposizione tutti gli strumenti per dare una risposta soddisfacente alle questioni.

Ringrazio quindi Carnby e Ferdinand per aver perseverato nelle ricerche e aver messo in dubbio quanto da me affermato sulla base di quanto riportato nella sezione etimologica della voce guaina del GRADIT (vatti a fidare! :? ). Ho evidenziato in grassetto la parte che indica trattarsi di un prestito e non di una parola ereditata dal latino per tradizione ininterrotta.
[ca. 1300; dal fr. ant. guaine, in. XIII sec., dal lat wagīna, con w- per v- per influsso franc.]
Le indicazioni di Carnby e le citazioni di Ferdinand suggeriscono una storia della parola più complessa e in parte diversa da quella indicata dal GRADIT. Le mie successive verifiche confermano queste indicazioni.

La parola latina era vagina ed era diffusa su tutto il territorio dell'impero Romano. Probabilmente in area francone, come dice il DEI, vi è stato l'adattamento ricordato nella citazione del Rohlfs riportata da Ferdinand (vol. I, § 167). Questa forma adattata si è diffusa poi in tutta la Romània, esclusa la Romanìa. L'italiano ha ereditato dal latino la forma guaina invece di una forma derivata direttamente da vagina (con tutte le trasformazioni del caso) come invece si presume sia avvenuto per alcuni dialetti italiani.

Alla luce di questa scarna esposizione possiamo considerare guaina un prestito dell'antico francese?

Bisognerebbe sapere quando il termine è arrivato in Italia grazie alla sua espansione dai territori d'origine e quale fosse in quel momento il grado di differenziazione dei diversi dialetti latini dai quali si sono originate le lingue romanze.

Non ho elementi per rispondere a questa questione ma, sulla base di quanto riportato dai vocabolari e dalle grammatiche storiche, non sembrerebbe trattarsi di un prestito anche se la parola non può considerarsi genuinamente latina per via dell'influsso germanico che ne ha modificato l'evoluzione naturale.

In conclusione le indicazioni del GRADIT non sembrerebbero corrette o, almeno, risultano poco giustificate alla luce di quanto riportato da altri vocabolari e dalle grammatiche storiche.
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Grazie, bubu7. Riporto la nota etimologica della voce «Gaine» del portale del Centre National de Ressources Textuelles et Lexicales:

Du lat. class. vagina « gaine, fourreau (de l’épée); gaine, étui (en gén.) » devenu *wagina d’apr. la prononc. du w germ.; cette modification est expliquée de manière plus spécifique par J. Brüch ds Z. rom. Philol. t. 51, pp. 471-73 par l’infl. du germ. *wagi « vase, écuelle » […]. [Dal lat. class. vagina «guaina, fodero (della spada); guaina, custodia (in generale)» diventato *wagina secondo la pronuncia della w germanica; questa modificazione è spiegata in particolare da Josef Brüch in Zeitschrift für romanische Philologie, vol. 51, pp. 471-73 con l’influenza del germanico *wagi, «vaso, ciotola».]

Sembrerebbe, dunque, che la stessa influenza di superstrato si sia esercitata anche nelle Gallie, indipendentemente dalla medesima influenza che la lingua degli invasori germanici esercitava in Italia. Possiamo ancora considerarla una parola latina? Se si eccettua questa modificazione fonetica allotria, guaina sembra proprio il latino classico vagina.
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Intervento di bubu7 »

Ferdinand Bardamu ha scritto: Possiamo ancora considerarla una parola latina?
Io direi di sì, perché la modifica è avvenuta ancora nel latino e perché si tratterebbe di una parola popolare quasi universalmente diffusa in Romània (si veda il Romanisches Etymologisches Wörterbuch, 9122 vagīna).
Questo indipendentemente dalle prime attestazioni il letteratura e dal fatto che i letterati possano averla mutuata nell'uso da altre lingue come il provenzale...
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