Sonorità di «s» nei composti in Toscana
Inviato: ven, 28 nov 2014 13:16
Apro un nuovo filone, prendendo spunto da questo:
Ma è, appunto, una zona al confine tra il Centro e il Nord linguistici.
Meraviglia un po' anche me il fatto che nella Toscana interna ci siano dei composti con la sonora.
Nel mio paese, che è sul confine, le vere esse intervocaliche (casa, cosa, così, etc) sono sonore. Ma quelle dei composti sono sorde: riserva, risolto, asettico, bisettrice, etc. Ci possono essere oscillazioni a seconda di come, individualmente, viene sentita la parola. Io, per esempio, dico /di'zeɲɲo/; mio babbo, /diseɲɲo/. Da bambino dicevo /dino'zauro/, crescendo ho capito che dentro c'era un "sauro" con una sua dignità di parola sensata e oggi mi viene da dire /dino'sauro/.
Ma è, appunto, una zona al confine tra il Centro e il Nord linguistici.
Meraviglia un po' anche me il fatto che nella Toscana interna ci siano dei composti con la sonora.