Cruscate

Fino a qualche anno fa, mi sembrava saltuario (se non quasi raro) l'uso del prefisso stra- per esprimere un superlativo, mentre ora ho l'impressione di sentirlo premesso davanti ai più svariati vocaboli:

il piatto era strabuono
ti dico che è stravero
davvero forte, è strabravo
buio? era strabuio!

Mi ero convinto che il tutto fosse relegato a un mondo quasi esclusivamente giovanile, ma mi capita sempre più spesso di sentirlo o leggerlo da più fonti.
Personalmente non mi piace per nulla, trovo l'eccessivo uso una sgraziata stortura, ma gradirei un parere in proposito.
Normale evoluzione linguistica, moda del momento?

Il prefisso stra- ha avuto un periodo d'oro a cavallo tra il XIX e XX secolo, ma dev'esser sempre esistito, come testimoniano termini come stracaldo, strabello (e strabellissimo), stradolce ecc., documentati nel medioevo.

Mi sento più vicino al sentire di Lizard. Straordinario mi va benissimo.
Strabello mi sembra un gergo giovanile o peggio, giovanilistico.
Che poi una pirlata(pop. milan.) risalga al Medioevo, secondo me non si trasforma in una bellezza ottocento anni dopo .

GFR ha scritto: Che poi una pirlata(pop. milan.) risalga al Medioevo, secondo me non si trasforma in una bellezza ottocento anni dopo .

Questo forse dipende dal fatto che stra- non fa parte del vostro dialetto, perché per me non ha nulla di strano, si usa comunemente.

Io l'ho sentito pronunciare, con inusitata frequenza, a bocche lombarde. Non tanto nella città di Milano, quanto in provincia, sul versante bergamasco.

Scilens ha scritto:Il prefisso stra- ha avuto un periodo d'oro a cavallo tra il XIX e XX secolo…

Giusto per completezza, e pure per curiosità mia, potrebbe rivelarci dove ha trovato quest’informazione?

Animo Grato ha scritto:Io l'ho sentito pronunciare, con inusitata frequenza, a bocche lombarde. Non tanto nella città di Milano, quanto in provincia, sul versante bergamasco.

Infatti.
Lavoro in Bergamo con colleghi provenienti dalla zona sud-ovest confinante (in parte) con il milanese, e lo stra- è diventato purtroppo un intercalare continuo, tanto da soppiantare nella quasi totalità qualsiasi altro superlativo.
Il tutto in italiano, mai in dialetto.

Il prefisso stra- è uno degli elementi che cambiano il grado degli aggettivi in superlativo. Non saprei dirle se si sta assistendo a un abuso di aggettivi cosí formati; certo è che nel parlato, in ispecie nel linguaggio giovanile, si fa un larghissimo uso di espressioni iperboliche. Non mi preoccuperei piú tanto, sinceramente.

Neanche io mi preoccuperei piú di tanto. È pur vero però che i giovani ne fanno abbondante uso. Anche tra i goliardici universitari sembra che si conosca soltanto codesto prefisso. Insomma, si usi stra purché ci si ricordi delle altre possibilità che la lingua offre per formare il superlativo degli aggettivi!

Me lo auguro.
Certo che, quando mi sento dire che la pratica è straaposto per significare che è conclusa...

Non so perché ma mentre Strabello e strabuono mi paiono normali, stravero, strabravo e strabuio mi paiono assurdi.

Le assicuro che sono la normalità.
Aggiungo una perla della scorsa settimana:
Il toner della fotocopiatrice esaurito era strafinito.


P.s.: Scrivo dal cellulare e non riesco a citare e a modificare i caratteri

Ferdinand Bardamu ha scritto:potrebbe rivelarci dove ha trovato quest’informazione?

Anni fa mi colpì il largo uso di questo prefisso negli scritti di quest'epoca e cominciai a farci caso. Me lo ricordo per questo.
Inoltre i movimenti Strapaesani e Stracittadini sono di 100 anni fa, più o meno.

PersOnLine ha scritto:Non so perché ma mentre Strabello e strabuono mi paiono normali, stravero, strabravo e strabuio mi paiono assurdi.

Anche a me. Stracuocere, stramangiare, strafare e altri sono piuttosto comuni. Si può esagerare nell'uso di ogni espressione.

Non solo paiono normali, sono corretti. Dalla Treccani alla voce accrescitivo:
... Infine, molto produttivi con aggettivi sono i prefissi ultra- e extra-: ultramoderno, ultrarapido, extrasottile, extravergine, ecc., mentre stra-, oltre ad aggettivi (strabello, strapieno), si combina anche con verbi (stragodere, stravincere) e in qualche raro caso con nomi (stracittà, strapaese) o avverbi (strabene). Diffuso, ma meno produttivo, è invece il prefisso arci-: arciconvinto, arcinoto, arcistufo, che in qualche caso sfocia nel valore peggiorativo (arcicattolico, arciprudente).

Ovvio che non cambio opinione sull'orrore che mi fanno certe accoppiate. Ma sono un libertario: a chi piace lo stra- ne goda .