Traduzione neologismi relativi ai giochi di ruolo in linea

Spazio di discussione su prestiti e forestierismi

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Pugnator
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Traduzione neologismi relativi ai giochi di ruolo in linea

Intervento di Pugnator »

Salve, i giochi di ruolo online di massa esistono da quasi vent'anni e con se hanno portato molti neologismi e forestierismi difficili da tradurre. Avvallandomi di supporti esterni per esplicarvi meglio il significato ecco dei termini molto interessanti da tradurre. Le parti in corsivo son aggiunte da me, spesso tra parentesi. Metto la fonte in basso. Ecco pochi termini, meglio lavorare su poco per volta. Qualcuno potrebbe suggerire eventuali traduzioni?

Aggro (Probabilmente da aggravation ) =
Nome: L'Aggro è la misura in cui i mob (personaggi controllati dall'intelligenza artificiale che spesso sono ostili o neutrali verso di te) nemici convergono su un giocatore e lo attaccano. Talvolta questo viene fatto intenzionalmente, come nel caso di un tank(Giocatore con grande difesa usato spesso per far convergere su di se il danno dei nemici e distrarli) ; altre volte è un fatto non intenzionale e indesiderato, come nel caso dell’healer (Guaritore) o del caster (giocatore che sta nelle retrovie per lanciare magie e incantesimi contro i nemici, probabilmente contrazione di spell caster ) di un gruppo..
Aggettivo:Quando un mob è aggrato, attaccherà i giocatori “non nascosti” entro un certo raggio. A seconda del MMORPG (Gioco di ruolo online multigiocatore di massa ), ci si può nascondere alla vista, all’udito, all’olfatto o a una combinazione di questi tre.
Verbo: Aggrare un mob significa attirarne l’attenzione entrando nel suo raggio di aggro o usando un'abilità che lo provoca, intenzionalmente o meno.


Buff =
nome : Un effetto atto a migliorare le caratteristiche di un personaggio, temporaneamente. Tali caratteristiche possono comprendere salute, forza, difesa, velocità e anche altro.
verbo : Buffare = Usare un buff su un personaggio.

Debuff =
nome : Un buff con effetti negativi.
verbo : Debuffare, Usare un debuff su di un personaggio.


Drop =
Nome: Riferito all'equipaggiamento stesso, lasciato da un mostro una volta ucciso. Ho ottenuto un drop molto interessante in quel dungeon.
Verbo: Per indicare un mostro che ha rilasciato dell'equipaggiamento una volta ucciso, ottenibile lootandone (Saccheggiandone) il cadavere. "L'orco ha droppato un bello scudo."


Farm =
Verbo: Raccogliere ripetitivamente delle risorse in una zona, ottenere un loot (bottino,oggetto saccheggiato da un nemico ucciso) droppato raramente, molti drop comuni, o semplicemente denaro. Chiamato in questo modo perché uccidere tutti i mob disponibili per poi attendere che respawnino (siano rigenerati nel gioco) è simile a quello che fa un contadino col proprio raccolto.

(Nerfare) (voce prodotta da me in quanto insoddisfatto da altri glossari) =
verbo: Indebolire, ridurre la forza di un oggetto. Etimologia abbastanza curiosa, infatti Nerf è una azienda di giocattoli per bambini che produce principalmente pistole/fucili giocattolo che sparano proiettili di gomma. Quando Ultima online, uno dei primi mmorpg( nato nel 97) ha indebolito le spade la gente si è lamentata dicendo che gli sembrava che si stesse combattendo con dei Nerf, e da li è nato il termine.


Fonte: http://galacticrebirth.forumfree.it/?t=59784752
Ivan92
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Re: Traduzione neologismi relativi ai giochi di ruolo in lin

Intervento di Ivan92 »

Pugnator ha scritto:Avvallandomi
Si avvalli pure, non si preoccupi. :D

Se devo esser sincero, non ho mai apprezzato codesto tipo di traduzioni. Mi riferisco a droppare e simili: mi sono indigeste, ché è troppo forte il legame coll'originale. Il fatto è che nel mio orecchio continuerebbe a risuonare l'eco dell'anglica favella. Preferisco lavorare con materiali autoctoni. A ogni modo, perdoni il mio non-intervento: di fatto, non ho proposto alcunché. I giochi di ruolo non sono il mio forte e non riuscirei a trovare delle soluzioni adeguate. Attenda il parere degli esperti. :)
domna charola
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Intervento di domna charola »

Aiuto!... avvertite almeno che il contenuto dell'intervento è sconsigliato a persone dall'orecchio sensibile e impressionabile!!! :shock: :shock: :shock:

Secndo me è un problema che va affrontato dall'interno.
A leggere il testo, così da non esperto - premesso che mi è stato difficile sopravvivere... - mi vengono in mente alcune osservazioni:

- si tratta di un vero e proprio gergo per iniziati, quindi è molto difficile che dei linguisti, solo in base alle regole della lingua possano effettivamente cogliere le sfumature di un termine rispetto a un altro; ovvero, non avendo mai giocato, secondo me si rischia di prendere cantonate. Oppure, è necessaria per ogni termine una discussione a sé stante, in cui metterne a punto il significato tramite un botta-e-risposta fatto di proposte di traducenti e di obiezioni per correggere il tiro. Lavoro interattivo, insomma...

- basilare per questo è riuscire veramente a separare i singoli termini, ovvero: nell'intervento in cui si discute di uno, penso sia necessario esprimere tutti i concetti in italiano, partendo con calma dall'inizio.
Es. (ci provo):
Aggro:
Premessa: ci sono dei giocatori corazzati che possono sfidare i personaggi avversari (generati dall'intelligenza artificiale), attraendone l'attenzione per provocarne l'attacco.
Aggro è l'attrazione che il personaggio avversario subisce da parte di un giocatore, in genere abbastanza corazzato per poterlo provocare, oppure con caratteristiche tali da essere di per sé un appetibile bersaglio (ad esempio un guaritore o un mago [n.d.r. anche se non spiego queste figure inizialmente, posso cercare di renderle con termini che fanno capire la loro valenza strategica: non sono semplici "combattenti", hanno dei poteri in più rispetto agli altri].
Aggrare è l'azione compiuta dal giocatore che, volontariamente o meno, richiama su di sé l'attenzione di un personaggio avversario che si trovi nel raggio d'azione utile per essere a sua volta attratto.

Messa giù in questi termini, la faccenda diverrebbe più chiara e abbordabile.
Faccio presente che ho provato a esprimere con parole mie quello che ho capito dal testo. La distanza effettiva fra la mia interpretazione, e la realtà del concetto da tradurre, dà la misura di quanto sia impossibile addivenire a soluzioni valide e condivise, quando non si è addentro alla materia e al gergo.
Ovvero: per ogni virgola in cui lei starà per urlare "ma non ha capito un cavolo!!!" pensi sempre: è esattamente quello che sto evidenziando. Occorre una piattaforma di comunicazione comune, altrimenti ci areniamo sulla sterile disquisizione sull'esattezza di un termine.

- a monte di tutto ciò, ho la sensazione che il cercare un linguaggio per iniziati, criptico e privo di riferimenti alla lingua reale, sia proprio ciò che la comunità dei giocatori vuole, e quindi ogni tentativo di traduzione in termini umani non avrebbe successo, in quanto "non condiviso" in partenza, per principio fondante.
A ben vedere, infatti molti dei termini potrebbero essere tranquillamente tradotti, e ci si protrebbe mettere d'accordo, convenzionalmente, per dare a ciascuna azione / oggetto un termine preciso preso dalla lingua italiana, facendogli assumere un significato "di gergo" valido solo per gli adepti, cioè all'interno della comunità.
La scelta del brutale adattamento del termine originale non credo sia dettata cioè da semplice pigrizia mentale, bensì da una precisa presa di posizione, per creare un "mondo a sé stante", accessibile solo agli iniziati.
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

domna charola ha scritto:[A] monte di tutto ciò, ho la sensazione che il cercare un linguaggio per iniziati, criptico e privo di riferimenti alla lingua reale, sia proprio ciò che la comunità dei giocatori vuole, e quindi ogni tentativo di traduzione in termini umani non avrebbe successo, in quanto "non condiviso" in partenza, per principio fondante. […] La scelta del brutale adattamento del termine originale non credo sia dettata cioè da semplice pigrizia mentale, bensì da una precisa presa di posizione, per creare un "mondo a sé stante", accessibile solo agli iniziati.
Concordo senza riserve. Ci sono casi in cui la lingua inglese, o una specie di creolo angloitaliano, è usata precisamente per segnalare la propria «iniziazione». Questo mi pare uno di quei casi.

Peraltro, è opportuno aprire un filone per ogni forestierismo di cui si vuol discutere, altrimenti si crea un garbuglio di mille temi differenti.
Pugnator
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Intervento di Pugnator »

Secondo me più di un gergo da iniziati son prestiti di necessità. Infatti ho aperto questo filone anche perché ho notato che l'inglese sta perdendo terreno in questo tipo di giochi e varianti italiane stanno giustamente rivalendosi. 5 anni fa Item spadroneggiava, ora invece si usa di più oggetto o simili. Il problema inizia in parole tipo Aggro, che tradurre solamente in Attrazione è limitativo, ecco alcuni esempi reali dell'uso
"o ancora puntare tutto sulle abilità di aggro", in questo contesto le abilità di aggro sono le varie mosse che possono provocare attrazione verso i mostri nemici, invece nell'esempio "tanto dovrei generare abbastanza aggro " è usato come una sorta di unità di misura, per dire che dovrebbe generare abbastanza attrazione sui mostri nemici. E mentre qua è facile tradurre come attrazione, in alcuni casi è più difficile tradurlo, infatti nell'esempio "Lancia e scudo, corazza pesante e skill (abilità /mosse) per gestire l’aggro," aggro non è più usato col significato di attrazione ma è usato come una sorta di unità di misura per indicare l'insieme dei nemici attratti volontariamente o involontariamente e ancora in "Questo simbolo vuol dire che l'aggro è passato ad un altro player(Giocatore)" per aggro si indica la situazione di esser inseguiti da uno o più mostri, nella fattispecie nell'esempio si indica semplicemente che il/i mostro/i sta/stanno attaccando un altro giocatore e non più te. Per quanto riguarda all'altra parola che potrebbe generare ambiguità, Tank, si indica semplicemente un giocatore con alta difesa, molto utile nel lavoro cooperativo perché può esser usato per attirare i nemici (non importa se umani o gestiti dal gioco) su di lui mentre altri membri del gruppo li attaccano.
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Animo Grato
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Intervento di Animo Grato »

Voglio provare a darLe una mano, anche se si tratta di un mondo che mi è del tutto ignoto. Mi limiterò alle sole voci in grassetto.
Aggro è l'aggressività (e, se dovessi azzardare un'ipotesi, è qui che cercherei l'etimologia del termine).
Per buff (come verbo) mi pare carino ringalluzzire*. Per debuff, fiacchezza e fiaccare.
Drop sono le spoglie (2.b).
Farm mi pare che corrisponda a approvvigionarsi.
Nerfare, se ho capito bene, è depotenziare: suona meno suggestivo, lo so, ma non si può avere tutto. :wink:

* Proprio un attimo prima di premere "invia", m'è venuto in mente che, a parziale indennizzo per il burocratico depotenziare (per nerfare), potrebbe tradurre buff con viagra (e il verbo sarebbe, ovviamente, viagrare :wink: ).
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
Pugnator
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Intervento di Pugnator »

Farm non corrisponde ad approvvigionarsi, corrisponde di più a fare ripetutamente qualche azione, specialmente l'uccisione di nemici comandati dall'intelligenza artificiale al fine di ottenere un bottino raro oppure un grande quantità di bottino o soldi. Ad esempio, ci sono dei mostri che quando sono uccisi rilasciano ossa, li uccido ripetutamente finché non ho una grande quantità di ossa oppure finché non ottengo un bottino che rilasciano raramente. Da notare che si può usare come complemento oggetto sia l'oggetto che si vuole ottenere ad esempio nel nostro esempio "Sto farmando ossa" sia il mostro che si sta uccidendo per ottenerle , ad esempio nel nostro caso se mettiamo per esempio che le ossa vengono rilasciate da degli scheletri , si potrebbe dire "Sto farmando scheletri" .
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Infarinato
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«Aggro»

Intervento di Infarinato »

Animo Grato ha scritto:Aggro è l'aggressività (e, se dovessi azzardare un'ipotesi, è qui che cercherei l'etimologia del termine).
Per completezza…
L’[i]OED [/i]Third Edition, September 2012, [i]s.v. [/i]«aggro, [i]n[/i]. and [i]adj[/i].», ha scritto:Etymology: < aggr- (in AGGRAVATION n.; compare AGGRAVATION n. 6b) + -O suffix. Probably also influenced by association with AGGRESSION n.
L’[i]OED [/i]Third Edition, September 2012, [i]s.v. [/i]«aggravation, [i]n[/i].» 6b, ha scritto:colloq. Aggressive behaviour, harassment; (also) trouble or disturbance caused by this.
domna charola
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Intervento di domna charola »

Pugnator ha scritto:Farm non corrisponde ad approvvigionarsi, corrisponde di più a fare ripetutamente qualche azione, specialmente l'uccisione di nemici comandati dall'intelligenza artificiale al fine di ottenere un bottino raro oppure un grande quantità di bottino o soldi.
Un linguaggio è sempre una convenzione condivisa dalla comunità dei parlanti.
Se decidete, e riuscite a far accettare via via a tutto il gruppo un termine in una accezione specifica, quel termine assumerà - nel vostro gergo - il preciso significato che avete deciso di dargli, indipendentemente dal generico significato in italiano.
Il problema cioè è insito - secondo me - nei meccanismi di formazione del codice di comunicazione.
Voi avete coniato "farmare" perché avevate già bell'e pronto "farm", e quindi saltate il passaggio di istituire un "dizionario tecnico giocoinglese-giocoitaliano".
Ma potevate benissimo inventarvi il termine *sarchiapare, formandolo al meglio possibile secondo le regole italiane, e decidere che aveva i significati "x e y, nelle accezioni dell'articolo 347, commi 3, 4,5 del regolamento intergalattico dei partecipanti al gioco".

Non è un caso che qualsiasi legge, decreto, circolare o comunque documento normativo ufficiale inizi con una lunga spataffiata in cui si stabilisce che:
"- per assicurato si intende chi sottoscrive il contratto assicurativo
- per contratto si intende l'accordo fra le parti etc.
- per sinistro si intende etc. etc."
tutti termini di normale uso in italiano, correttissimi in sé ma che, per la ricchezza intrinseca della lingua in tutte le sue possibili varianti, assumono significati diversi nei vari contesti.

Se decidete che l'azione di farming la chiamate ad esempio "mietere" in tutte le sue accezioni, in breve ogni partecipante al gioco si adeguerà, e nel vostro gergo assumerà quello e quel solo significato.
Pugnator ha scritto: Da notare che si può usare come complemento oggetto sia l'oggetto che si vuole ottenere ad esempio nel nostro esempio "Sto farmando ossa" sia il mostro che si sta uccidendo per ottenerle , ad esempio nel nostro caso se mettiamo per esempio che le ossa vengono rilasciate da degli scheletri , si potrebbe dire "Sto farmando scheletri" .
Qui invece emerge un problema di semplificazione e complessivo impoverimento della lingua, probabilmente dovuto a velocità di azione e necessità di sintesi.
È evidente infatti secondo me che si stanno assemblando assieme due azioni, una - la principale - quella di abbattere il fornitore, e l'altra - che diventa il fine, lo scopo dell'azione principale - di accumulare le sue spoglie.
Questa è una scelta vostra. In qualsiasi linguaggio sia detto, a me, il salto dall'una all'altra azione direttamente mi fa inorridire. Sono due cose diverse, e basta. Ovviamente però parlo dal punto di vista generale dell'uso di una lingua: più è precisa e articolata, più è ricca e consente una comunicazione efficace.

L'obiezione potrebbe essere che "è implicito che lo fate per quello scopo, perché non ce ne sono altri possibili e l'azione non è del resto casuale": in pratica, tutta una serie di sottintesi, noti e accettati dal gruppo, che permettono il salto logico, mantenendo l'efficacia comunicativa perché i pezzi mancanti sono già stati stabiliti - regolamentati - a monte.
Obiezione peraltro accettabile.
All'interno di un gruppo, si può ben convenire di adottare regole semplificate e comunicazioni scheletriche, con sottintesi e convenzioni precise. Il linguaggio, in fondo, è questo: persino i nostri antenati Neanderthal, con i loro pochi suoni, riuscivano a intendersi fra loro, a riprodursi e, in definitiva, a contribuire alla graduale evoluzione della specie umana.
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