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apposto, a posto

Inviato: mer, 15 nov 2006 10:52
di primastrega
Apposto è voce del verbo apporre; a posto (es: mettere a posto) è una polirematica del sostantivo posto, eppure mi è capitato più volte di leggere la forma univerbata anche nel secondo caso...

Inviato: mer, 15 nov 2006 14:23
di arianna
Nel Sandron ho trovato:
apposto, agg.indecl., fam. di persona che si distingue per educazione, onestà, buoni costumi: uomo, donna apposto. Dalla loc. avv. a posto.
Non so se nelle frasi a cui lei si riferisce è usato in questo senso.

Non ho trovato nessun esempio di a posto con forma univerbata, credo che si tratti di un errore.

Inviato: mer, 15 nov 2006 18:07
di Marco1971
Infatti, la norma è tuttora questa: apposto (da apporre, anche in usi aggettivali) e a posto (locuzione).

Ne approfitto per risegnalare questa scheda dell’Accademia della Crusca.

Inviato: mer, 15 nov 2006 18:55
di primastrega
Però con l'esempio riportato da Arianna, tratto dal Sandron, torna la mia perplessità: un uomo a posto è un uomo apposto?

Stesso significato?

Inviato: mer, 15 nov 2006 19:04
di Marco1971
Sí, stesso significato. Vedo nel Dàrdano, messo a lemma, anche appostissimo:
agg. inv. neol. fam. Irreprensibile, estremamente equilibrato e corretto: un giovane a.
Come aggettivo, quindi, in questo senso, si può univerbare. In usi avverbiali invece no: mettere a posto, non *mettere apposto.

Inviato: mer, 15 nov 2006 19:09
di primastrega
Ora tutto m'è chiaro! :D

Inviato: mer, 15 nov 2006 19:10
di Marco1971
Piccola integrazione: anche il Devoto-Oli 2004-2005 registra appostissimo, e anche in funzione avverbiale:
1. agg. (invar.) Ottimo, eccellente sotto ogni punto di vista: è un ragazzo a. 2. avv. Benissimo, ottimamente: mi sento a.

Inviato: mer, 15 nov 2006 19:11
di primastrega
Eh, no, accidenti... così mi riconfondo :(

... ho avuto solo due minuti di certezza...

Inviato: mer, 15 nov 2006 19:18
di Marco1971
Non cambia nulla. Quando a posto non significa ben(issimo) si scrive staccato. ;)

A ogni modo, penso sia meglio scriverlo sempre staccato, tranne nel caso del superlativo, con valore aggettivale e avverbiale.

Inviato: mer, 15 nov 2006 22:00
di Federico
Due questioni di univerbazione in un giorno!
Devo dire che in questo caso la forma univerbata non mi sembra in nessun caso la piú comune, anche se al superlativo ovviamente non si può fare altrimenti.

Inviato: mer, 15 nov 2006 22:14
di Marco1971
Si può benissimo scrivere a postissimo. ;)

Inviato: gio, 16 nov 2006 16:09
di Federico
Marco1971 ha scritto:Si può benissimo scrivere a postissimo. ;)
Dice?
Be', io pensavo che potendosi fare il superlativo solo degli aggettivi bisognasse trattarlo come tale e pertanto univerbarlo, per non accentuare la stranezza.
Però effettivamente si può fare anche cosí.

Inviato: gio, 16 nov 2006 16:44
di Marco1971
Il superlativo si può fare anche con certi sostantivi, cogli avverbi e in certi casi coi possessivi.

Inviato: gio, 16 nov 2006 17:08
di Bue
Anche coi verbi (vedi vendissimo...) :mrgreen:

Inviato: gio, 16 nov 2006 17:20
di Marco1971
Coi verbi solo in via eccezionale. ;)