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«Hamburger»
Inviato: mer, 19 ott 2016 19:17
di Carnby
Segnalo, oltre a svizzera, anche il bell'adattamento toscano bùrghero (presente in alcuni locali dove dicono di vendere carne macinata a «chilometri zero»).
Inviato: dom, 23 ott 2016 15:37
di Antujo
Non sarebbe, allora, da escludere neanche amburgo, come adattamento.
Inviato: dom, 23 ott 2016 15:50
di Carnby
Antujo ha scritto:Non sarebbe, allora, da escludere neanche amburgo, come adattamento.
È meno immediato, semmai
amburghese. Ma abbiamo di già
svizzera e
burghero.
Inviato: dom, 23 ott 2016 18:21
di Antujo
Per quanto mi riguarda, poiché la conosco con questo nome fin da quando ero bambino, mi basta anche solo svizzera.
Inviato: lun, 24 ott 2016 11:27
di domna charola
Mia nonna di Venezia, che era negata con le parole straniere, nel senso che le adattava sempre alla sua maniera ma non riusciva proprio a dirle giuste, ha sempre detto amburga, al femminile, e abbreviando, penso perché nel parlato -er finale non si sentiva quasi, quindi per lei non c'era e basta.
In effetti, è anche più breve.
Inviato: sab, 29 ott 2016 16:25
di Antujo
Piú che la brevità, secondo me, ciò che può convincere di amburgo è il suo inserimento in quel gruppo di parole che indicano prodotti, alimentari e no, che traggono il loro nome dalla città o dall'area geografica dalla quale provengono.
Inviato: dom, 10 dic 2017 12:53
di Ferdinand Bardamu
Segnalo qui
l’intervento di Gabriele Valle nella sua pagina
Facebook: una nota azienda alimentare ha scelto di chiamare uno dei suoi prodotti
amburghese, ed è proprio la famosa polpetta di carne macinata.
Inviato: sab, 16 dic 2017 15:37
di Millermann
Vorrei aggiungere che esiste anche (ed è, probabilmente, l'adattamento italiano spontaneo piú diffuso) la semplice grafia
amburgher, che ha già dato luogo a
amburgheria.
Questo adattamento si può considerare [quasi] "italiano", sebbene non termini per vocale, secondo voi? (Si sa che la
r in fine di parola è piú accettabile di altre consonanti).