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Prefissi cogeminanti
Inviato: gio, 03 nov 2016 10:10
di Dario Brancato
Buongiorno a tutti.
Apro un filone, anche se in realtà l'argomento è stato parzialmente trattato qua e là in vari interventi.
Si è già affrontata, infatti, l'imprevedibilità dei prefissi che dovrebbero essere cogeminanti nella lingua di oggi, ma non mi pare che la questione sia stata affrontata dal punto di vista storico.
Per intenderci: alcuni prefissi che nel XIV secolo (come sopra-) non procuravano raddoppiamento in giuntura di parola diventano cogeminanti nel Quattrocento, ma si tratta di una caratteristica universale, ossia: tutti i composti di sopra- dopo il XV secolo raddoppiano? Lo stesso dubbio viene poi per altri prefissi che oggi non sono più cogeminanti, come in- e pro- (fino all'Ottocento era normale scrivere proccurare, ma nessuno oggi si sognerebbe di scrivere *probbiotico!): sappiamo se il fenomeno del raddoppiamento abbia a un certo punto riguardato tutti i prefissi o se ciascuno di essi abbia seguito un percorso indipendente?
Vi ringrazio in anticipo.
Re: Prefissi cogeminanti
Inviato: gio, 03 nov 2016 13:13
di Infarinato
Dario Brancato ha scritto:Buongiorno a tutti.
Apro un filone, anche se in realtà l'argomento è stato parzialmente trattato qua e là in vari interventi.
In realtà, c’è un
intero filone dedicato all’argomento.
Dario Brancato ha scritto:Si è già affrontata, infatti, l'imprevedibilità dei prefissi che dovrebbero essere cogeminanti nella lingua di oggi, ma non mi pare che la questione sia stata affrontata dal punto di vista storico.
Il fatto è che ogni prefisso fa storia a sé, quindi non ha molto senso cercare d’individuare dei criteri generali.
In modo molto sbrigativo, si può osservare che sono
generalmente raddoppianti tutt’i prefissi di tradizione orale ininterrotta (ininterrotta come prefissi o anche solo come preposizioni) i cui antecedenti [latini] terminassero in consonante.
A questi si aggiungano quelli che (come preposizioni) siano stati
percepiti (a dispetto del reale etimo) come composti con la preposizione [raddoppiante]
a /a*/ (< lat.
ĂD): è il caso, ad esempio, di
contra- e
sopra(
-).
Dario Brancato ha scritto:Per intenderci: alcuni prefissi che nel XIV secolo (come
sopra-) non procuravano raddoppiamento in giuntura di parola…
Codesto non è storicamente certo: si veda in proposito la postilla del Castellani citata in
questo vecchio intervento di Marco nel filone di cui sopra.
Dario Brancato ha scritto:…diventano cogeminanti nel Quattrocento, ma si tratta di una caratteristica universale, ossia: tutti i composti di
sopra- dopo il XV secolo raddoppiano?
Di norma, sí, ma si noti in proposito l’acuta osservazione del Fiorelli citata in
questo mio vecchio intervento (sempre nel filone di cui sopra).
Dario Brancato ha scritto:Lo stesso dubbio viene poi per altri prefissi che oggi non sono più cogeminanti, come
in- e
pro- (fino all'Ottocento era normale scrivere
proccurare, ma nessuno oggi si sognerebbe di scrivere
*probbiotico!)…
Per
in- occasionalmente raddoppiante la rimando al
Treccani; quanto a
pro- raddoppiante, poi, l’esemplificazione è ancora piú scarna…
Inviato: dom, 06 nov 2016 12:03
di Dario Brancato
Grazie per la risposta, caro Infarinato.
Il filone a cui giustamente lei mi ha rimandato non rispondeva del tutto al mio dubbio, che era di natura storica e generale. Se ho capito bene la sua risposta, però, non è possibile stabilire con precisione quali e quanti prefissi cogeminassero storicamente, ma soprattutto non sappiamo (per la scarsità e – immagino – contraddittorietà dei dati a disposizione) in quale arco temporale il fenomeno fosse attivo.
Inviato: sab, 28 gen 2017 18:53
di Infarinato
Torno brevemente sull’argomento per segnalare che già nel lontano 1877 Francesco D’Ovidio dedicò all’argomento un
intero articolo, dove, fra le altre cose, è forse interessante notare come il grande linguista giustifichi la doppia di
profferire a partire dall’antico
pròffero, che presenta il
consueto rafforzamento consonantico in sillaba postonica di parola sdrucciola, in
profferire vedendo poi la possibile «causa di tutti i raddoppiamenti che han luogo dopo il prefisso
pro-».