Preposizione «a» o «in» nei complementi di luogo/tempo?

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MaxMax
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Preposizione «a» o «in» nei complementi di luogo/tempo?

Intervento di MaxMax »

Io magari dico "vado/lavoro al/ad un bar" ma posso anche usare anche dire "a che bar sei andato?/il bar a cui sono andato"?

Oppure  se dico "al/ad un mio risveglio avevo la vista offuscata", allo stesso tempo potrei dire "il risveglio a cui avevo la vista offuscata" porre la domanda "a quale risveglio avevo la vista offuscata?"?

Lo dico perché ho molti dubbi, perché dicendo "a quale spiaggia/mercato ti trovi?/sono andato alla/al/ad una/un spiaggia/mercato", però non mi suona affatto il pronome relativo la preposizione "a" o il pronome relativo "a cui" in una eventuale/qualsiasi frase relativa.
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Re: Preposizione «a» o «in» nei complementi di luogo/tempo?

Intervento di Infarinato »

MaxMax ha scritto:Io magari dico "vado/lavoro al/ad un bar" ma posso anche usare anche dire "a che bar sei andato?/il bar a cui sono andato"?
E dice male. Vado al bar (dove il sintagma cristallizzato al bar indica un luogo abituale, un’«attività» piuttosto che un luogo fisico), ma vado in un bar, e quindi: in che bar sei andato? e il bar in cui sono andato.
MaxMax ha scritto:Oppure  se dico "al/ad un mio risveglio avevo la vista offuscata", allo stesso tempo potrei dire "il risveglio a cui avevo la vista offuscata" porre la domanda "a quale risveglio avevo la vista offuscata?"?
Ovviamente no. Al mio risveglio equivale alla proposizione temporale «quando mi sveglio / svegliai / sono svegliato / sveglierò / …» e non è possibile relativizzare l’intero sintagma preposizionale. Al massimo, si può relativizzare il sostantivo risveglio (al mio risveglio, che fu assai difficoltoso) o la persona (o l’entità) che si (ri)sveglia, e.g.: «la valutazione è stata effettuata studiando almeno dieci pazienti, al cui risveglio…», «eccellenti relazioni che intercedono con la Spagna, al cui risveglio ‹economico, politico e spirituale› fece un accenno caloroso» (fonte: Google Libri —errate invece altre formulazioni quale *«sonno, al cui risveglio», che dovrebbe invece essere «sonno, al risveglio dal quale» etc.).
MaxMax ha scritto:[D]icendo "a quale spiaggia/mercato ti trovi?/sono andato alla/al/ad una/un spiaggia/mercato", però non mi suona affatto il pronome relativo la preposizione "a" o il pronome relativo "a cui" in una eventuale/qualsiasi frase relativa.
Per forza. Siamo nello stesso caso di bar: vado in (i)spiaggia, al mare, al mercato (luoghi abituali, attività), ma sono andato in una spiaggia, in un mercato (luoghi fisici), quindi in che/quale spiaggia/mercato ti trovi? etc.
MaxMax
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Re: Preposizione «a» o «in» nei complementi di luogo/tempo?

Intervento di MaxMax »

Quindi , se ho capito bene:
Vado alla spiaggia, vado in questa spiaggia, in che spiaggia sei andato? La spiaggia in cui sono andato.

Praticamente la preposizione "a" si usa solo nel caso ci sia qualcosa di abituale... e quindi tale preposizione non si può relativizzare(a cui) o inserirla in una domanda (a che bar sei andato?)... ma mi dica, la regola é sempre così?
Perchè mi pare che si usi regolarmente dire :
1)Vado/sono alla festa (luogo abituale)
2)Vado/sono ad una festa (una festa qualsiasi)
3)a che festa vai/sei?
4)festa a cui vai/sei

Nel primo caso è luogo abituale, negli altri casi "dovrebbe" essere "IN".
La preposizione andrebbe a sostituire la preposizione in, solo quando ci sarebbe un qualcosa di fisso.

Aggiungo: ci sono altre espressioni/frasi che non sono chiare.
Per esempio:
"A che piano abiti/scendi" (anzichè "in che piano abiti/scendi")
"Il piano a cui abito/scendo", "scendo/abito ad un piano qualsiasi"
"Sono/vado ad una/alla fermata"
"La fermata a cui vado/sono"

E lo stesso vale per parole come "all'ingresso/ad un ingresso/ai tavoli/alla cassa" per esempio "lavoro alla cassa" "la cassa a cui lavoro" ecc..

Mi scuso per le troppe domande... spero avrà la pazienza di rispondere.
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Re: Preposizione «a» o «in» nei complementi di luogo/tempo?

Intervento di Infarinato »

[url=viewtopic.php?p=57750#p57750]MaxMax[/url] (correzioni mie) ha scritto:Praticamente la preposizione "a" si usa solo nel caso ci sia qualcosa di abituale... e quindi tale preposizione non si può relativizzare(a cui) o inserirla in una domanda (a che bar sei andato?)... ma mi dica, la regola éè sempre così?
Perchèé
No, e non la definirei una «regola»: la preposizione a ricorre nella formazione di sintagmi cristallizzati che, anziché definire un luogo [fisico] specifico, indicano un luogo abituale, un’attività, ma non tutti i sintagmi preposizionali con valore locativo introdotti da a sono di questo tipo.

Nel caso di festa, ad esempio, la controprova è offerta dalla possibilità di usare l’articolo indeterminativo (accanto a quello determinativo), quindi: andare a una festa (luogo specifico) oltreché andare alla festa (luogo specifico noto all’interlocutore), per cui anche la festa a cui sono andato, a che festa sei andato? etc.

P.S. Per favore, curi di piú l’ortografia (Decalogo del Buon Cruscone, regola n. 9) ed eviti di riportare l’intero testo di un intervento citato, quando si tratti di quello immediatamente precedente. Grazie.
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Re: Preposizione «a» o «in» nei complementi di luogo/tempo?

Intervento di MaxMax »

Ha ragione, anzi, mi scuso per eventuali errori e la ringrazio per essersi prestato così tanto.
Avevo un altro paio di domande su cui ho dei dubbi.
Riporto quello che ho scritto dopo "Aggiungo":

Ci sono altre espressioni/frasi che non sono chiare.
Per esempio:
"A che piano abiti/scendi" (anzichè "in che piano abiti/scendi") .
"Il piano a cui abito/scendo"
"scendo/abito ad un piano qualsiasi"
"Sono/vado ad una/alla fermata"
"La fermata a cui vado/sono"

E lo stesso vale per parole come "all'ingresso/ad un ingresso/ai tavoli/alla cassa"
per esempio:
"lavoro alla/ad una cassa" .
"la cassa a cui lavoro"
"A quale cassa lavori"
"a quale tavolo devo servire/portare le bibite?"
Ecc...

Mi scuso per le troppe domande... spero avrà la pazienza di rispondere
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Re: Preposizione «a» o «in» nei complementi di luogo/tempo?

Intervento di Infarinato »

MaxMax ha scritto:Ha ragione…
Allora perché continua a riportare per intero il testo dell’intervento precedente (che mi tocca cancellare ogni volta)? :roll:

La risposta alle sue ultime domande è implicitamente contenuta nelle mie precedenti risposte, quindi non mi ripeterò.

Inoltre, cancellare il proprio intervento per riproporlo tale e quale, nella speranza che venga notato, è pratica del tutto inaccettabile (oltreché palese violazione di un’altra regola del nostro decalogo). :evil:

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