«Ammettere» regge l’indicativo… sempre?

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lorenzos
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«Ammettere» regge l’indicativo… sempre?

Intervento di lorenzos »

Infarinato ha scritto:[A]mmettere […] —nel senso di «riconoscere»— regge l’indicativo…
Sempre?
Nulla quæstio su:
- Ammetto che ho sbagliato.
- Ammetto che l'Inter è più forte (quindi non sembra corretto dire che l'Inter sia più forte)
Ma:
- Ammetto che avrei potuto farlo meglio.
- Ammetto che mi piaceresti di più coi capelli corti.
Forse però dovremmo leggere:
- Ammetto che avrei potuto farlo meglio se mi fossi impegnato di più.
- Ammetto che mi piaceresti di più se avessi i capelli corti.
Mah...
Gentile Infarinato potrebbe, con calma, esplicitare meglio il suo pensiero? Anche perché, tra i capannelli di questa piazza ho potuto sentire:
- Ammetto, caro Andrea, che l'elegante antonomasia classicista (niobe) non mi dispiacerebbe
- Nella mia pronuncia toscana ammetto che non sia molto «neutra» la realizzazione di /ʧ, ʤ/ come /ʃ, ʒ/
- Ammetto che sia stata una traduzione un po' pedissequa
- ammetto che non lo scriverei mai in un contesto "ufficiale"

Grazie.
Gli Usa importano merci ed esportano parole e dollàri.
Fausto Raso
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Intervento di Fausto Raso »

Ammettere regge l'indicativo - come ha scritto Infarinato - quando vale "riconoscere"; regge il congiuntivo, invece, quando sta per "ipotizzare", "supporre" e simili.
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«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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Re: «Ammettere» regge l’indicativo… sempre?

Intervento di Infarinato »

lorenzos ha scritto:
Infarinato ha scritto:[A]mmettere […] —nel senso di «riconoscere»— regge l’indicativo…
Sempre?
Sempre, no; di regola, sí.

Trova tutte le risposte nella Grammatica italiana del Serianni.
Serianni (1989), pp. 556–8, ha scritto:51. Altri verbi presentano vuoi l’indicativo vuoi il congiuntivo, con specializzazione di significato. […]
  • ammettere (+ indic. ‘riconoscere’; + congiunt. ‘supporre’, ‘permettere’)
[…]

52. Un verbo che usualmente regga l’indicativo può tuttavia richiedere il congiuntivo qualora:
a) Assuma senso volitivo…
b) Assuma senso eventuale, specie in riferimento a un soggetto indeterminato…
c) Si trovi in una frase negativa…
d) Si trovi in una frase interrogativa retorica…
e) L’oggettiva sia anteposta alla reggente…

53. Viceversa, qualunque verbo o qualunque costrutto che richieda il congiuntivo può costruirsi con l’indicativo futuro (o, se è passato, col condizionale composto) quando l’oggettiva indica azione posteriore alla reggente…

L’indicativo (imperfetto) può trovarsi anche in completive di secondo grado dipendenti da un verbo all’imperfetto congiuntivo…

54. Oltre che col congiuntivo e con l’indicativo un’oggettiva in rapporto di contemporaneità o di anteriorità con la reggente può costruirsi col condizionale quando coincida con l’apodosi di un periodo ipotetico […]; oppure, in genere, là dove si userebbe il condizionale in una frase enunciativa: «penso che faresti bene a parlargli».
Gli esempi da Lei riportati, tranne quello (invero abbastanza marginale) col congiuntivo passato, rientrano tutti in quest’ultimo caso.

Ma la invito a riconsiderare l’esempio [dell’altro filone] da cui siamo partiti: in quel caso avevamo ammettere coniugato al congiuntivo imperfetto nella protasi di un periodo ipotetico: un altro condizionale [semplice] nell’oggettiva (oltre a quello dell’apodosi del periodo ipotetico) risulta di assai difficile decifrazione sia sul piano semantico sia su quello meramente sintattico, soprattutto in mancanza di una condizionale esplicita che ne chiarisca la funzione.

Non tutto ciò che è teoricamente possible da un punto di vista squisitamente grammaticale è effettivamente realizzato/realizzabile in un atto comunicativo reale.
Avatara utente
lorenzos
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Intervento di lorenzos »

Di già!?
Molte grazie.
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