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«Lunauta»

Inviato: lun, 05 nov 2018 9:51
di Maestro Italiano
Giorni fa, durante una conversazione ho sentito la parola lunauta. Fin qui tutto bene! Astro, astronauta; inter(net); internauta; cosmo, cosmonauta... Dov'è il problema? A parer mio non c'è.

Così, per verificare ho fatto anche un breve controllo sul mio Nuovissimo Vocabolario Devoto-Oli costatando l'effettiva presenta del vocabolo.

Manca invece in qualche prestigioso dizionario in linea tra cui il Treccani.
Checché se ne dica, io intanto l'accolgo nel mio idioletto.

Ora, qualcuno se ne verrà fuori dicendo che se accettiamo lunauta poi dovremo accettare un martauta, e poi un giovauta, ... Embè?

Per mettere a lemma qualcosa del genere aspettiamo un "moon-naut" per caso?

Inviato: lun, 05 nov 2018 10:20
di Carnby
Il problema è semmai il fatto che il termine è luna e il prefissoide è -nauta. Una formazione più corretta sarebbe *luninauta o *selenonauta.

Re: «Lunauta»

Inviato: lun, 05 nov 2018 10:32
di Infarinato
Maestro Italiano ha scritto:Giorni fa, durante una conversazione ho sentito la parola lunauta. Fin qui tutto bene! Astro, astronauta; inter(net); internauta; cosmo, cosmonauta... Dov'è il problema? A parer mio non c'è.
E invece c’è: in greco luna si dice σελήνη, non luna, ergo se proprio si deveselenonauta (con omicron vocale compositiva canonica, corrispondente al latino i).

E poi che vorrebbe mai dire? Letteralmente, indicherebbe uno che viaggi (lett. «navighi») sulla Luna, ma temo che quel che s’intende realmente con questo neologismo è un individuo che viaggi dalla Terra alla Luna, cioè un tipo particolare di cosmonauta/astronauta…:roll:

Re: «Lunauta»

Inviato: lun, 05 nov 2018 10:47
di Maestro Italiano
Riporto quello che trovo alla voce lunauta sul Devoto e Oli.

lunauta (lu-nàu-ta) s.m e f. (pl.m. -i) Astronauta che è sceso sulla Luna. (Incr. di Luna e (astro)nauta).

Come mi devo regolare? Allora un problema c'è.

Re: «Lunauta»

Inviato: lun, 05 nov 2018 10:57
di Infarinato
Maestro Italiano ha scritto:Come mi devo regolare? Allora un problema c'è.
Sí, che i dizionari di oggi si compiacciono di registrare tutt’i forestierismi crudi possibili e immaginabili e anche i neologismi piú bislacchi (e malformati) senza piú incoraggiare il «buon uso»… :cry:

Sia detto per inciso, il «Devoto-Oli» odierno non ha piú nulla [a] che fare né con Giacomo Devoto né con Gian Carlo Oli.

Re: «Lunauta»

Inviato: lun, 05 nov 2018 11:12
di Maestro Italiano
Avevo intuito qualcosa del genere. Ma, Infarinato, in una lingua come quella italiana, non agglutinante, diciamo flessiva, nella quale la formazione delle parole segue sia un verso sia un altro, non certo come le perline infilate in una collana, non può trovare posto anche quest'altra? L'ha già trovato nei recenti dizionari, non più fatti come quelli di una volta, ed in altri ancora in rete. Io sono disponibile ad accettare questa parola prima che ne appaia un'altra in vesti forestiere. Sbaglio a pensarla così?

Inviato: lun, 05 nov 2018 11:23
di Infarinato
Che le devo dire? Il lemma è registrato ed è sempre meglio degl’inglesi (e comunque rari) lunarnaut, lunanaut e moonnaut:roll:

Inviato: lun, 05 nov 2018 11:34
di Maestro Italiano
Infarinato ha scritto:Che le devo dire? Il lemma è registrato ed è sempre meglio degl’inglesi (e comunque rari) lunarnaut, lunanaut e moonnaut… :roll:
Sono contento di vederglielo scrivere. Non le importerà, o forse sì, ma leggendo la sua risposta ho provato ancor più simpatia e solidarietà per questo sito, sito che vedo affievolirsi nel numero dei partecipanti ma non nella qualità.

Caso mai la questione non fosse finita, ben vengano altri chiarimenti!

Inviato: lun, 05 nov 2018 11:53
di Millermann
Diciamo che lunauta, giacché è attestato, si potrebbe accettare come esempio (scadente) di composto aplologico greco-latino; quel che non si può accettare, invece, sono (o sarebbero) formazioni come *martauta o *giovauta! :shock:
In quei casi si dovrebbe necessariamente impiegare il suffissoide per intero, quindi «martinauta», «giovinauta» ecc.
Il "problema", se cosí vogliamo chiamarlo, risiede nel fatto che sembra si stia, invece, andando verso un calco dell'inglese marsonaut, coniando un improbabile marsonauta (termine già presente, ad esempio, qui).
Per lo spagnolo si sta già correndo ai ripari... e per l'italiano? :)

Inviato: lun, 05 nov 2018 12:26
di Carnby
Io proporrei selenonauta (Luna), areonauta (Marte), zenonauta (Giove) ecc.

Inviato: lun, 05 nov 2018 12:48
di Infarinato
Carnby ha scritto:zenonauta (Giove)…
Dïonauta. :P

Inviato: lun, 05 nov 2018 13:23
di Animo Grato
Carnby ha scritto:zenonauta (Giove) ecc.
Zenonauta è il navigatore genovese... Cristoforo Colombo, insomma! :wink:
Infarinato ha scritto:Dïonauta. :P
Dai e dai, alla fine esce fuori il toscano cresciuto sulle pagine del Vernacoliere... :lol:

Inviato: lun, 05 nov 2018 13:28
di Maestro Italiano
Millermann ha scritto:Diciamo che lunauta, giacché è attestato, si potrebbe accettare come esempio (scadente) di composto aplologico greco-latino; quel che non si può accettare, invece, sono (o sarebbero) formazioni come *martauta o *giovauta! :shock:
In quei casi si dovrebbe necessariamente impiegare il suffissoide per intero, quindi «martinauta», «giovinauta» ecc.
Il "problema", se cosí vogliamo chiamarlo, risiede nel fatto che sembra si stia, invece, andando verso un calco dell'inglese marsonaut, coniando un improbabile marsonauta (termine già presente, ad esempio, qui).
Per lo spagnolo si sta già correndo ai ripari... e per l'italiano? :)
Come non darle ragione, Millerman? Il mio nome è maestro Italiano, perché facevo il maestro, di disegno.
Paragono, magari sbagliando, una parola, perlomeno la parte grafica, ad un disegno. Per quanto ne giudichi la forma esso rimane quello che è, e le impressioni che suscita variano da persona a persona. C'è chi dice che è bello, c'è chi dice che è brutto, e c'è chi invece non ha niente da dire e se ne sta zitto. Poi c'è chi non ha niente da dire ma parla per muovere l'aria attorno. E va bene così. Vivi e lascia vivere, è il mio motto.
Il suo esempio di marsnauta mi ricorda di quando venni a sapere per la prima volta l'etimologia del nome Nutella. Ci rimasi male ma continuai a mangiarne a sazietà. Per la cronaca, smisi di mangiarla non a causa di problemi linguistici bensì di emorroidi.
Abbiamo in alcuni dizionari italiani lunauta. Non è fatta con tutti i crismi. Ho capito il motivo perché mi è stato spiegato. Che disdetta!

La frittata, cioè la parola ormai è fatta e quindi la usi pure chi vuole, compreso me stesso.

Soltanto sulle ultime due righe sopra gradirei un suo parere. Ci tengo molto.

Inviato: lun, 05 nov 2018 14:09
di Carnby
Animo Grato ha scritto:Zenonauta è il navigatore genovese... Cristoforo Colombo, insomma!
Comunque c’erano anche i fratelli Zeno, navigatori pure loro, però di Venezia.
Scherzi a parte, avevo creato il neologismo dalla forma alternativa dell'accusativo, ovvero Ζῆνα, per evitare i fraintendimenti con la forma «regolare» (si fa per dire...) Δία, ma Infarinato mi ha preceduto.
Animo Grato ha scritto:Dai e dai, alla fine esce fuori il toscano cresciuto sulle pagine del Vernacoliere...
Mai dire a un pisano che legge «il Vernacoliere» (anche se poi lo leggono pure i pisani, nonostante tutti gli insulti)!
Maestro Italiano ha scritto:[...] mi ricorda di quando venni a sapere per la prima volta l'etimologia del nome Nutella. Ci rimasi male ma continuai a mangiarne a sazietà.
Ma Nutella è come bistecca, poco importa se deriva dall'inglese (hazel)nut, è una parola fonotatticamente, graficamente e anche foneticamente italiana; solo un purista estremo (di quelli che proscrivevano chiosco) potrebbe offendersi.
Più che altro la Nutella è una truffa dato che è al 90% zucchero e olio di palma mentre di nocciole o nuts poco o nulla, ma questo non ha a che fare con la linguistica.

Inviato: lun, 05 nov 2018 14:54
di Infarinato
Carnby ha scritto:Scherzi a parte, avevo creato il neologismo dalla forma alternativa dell'accusativo, ovvero Ζῆνα, per evitare i fraintendimenti con la forma «regolare» (si fa per dire...) Δία, ma Infarinato mi ha preceduto.
Ma in un composto greco (e latino) il tema dello specificatore è quello del genitivo, non dell’accusativo: si pensi a dermatologia (da δέρμα, gen. δέρματος, acc. δέρμα). ;)
Carnby ha scritto:Mai dire a un pisano che legge «il Vernacoliere» (anche se poi lo leggono pure i pisani, nonostante tutti gli insulti)!
Solo i pisani bischeri non leggono il Vernacoliere. :D
Carnby ha scritto:Più che altro la Nutella […], ma questo non ha a che fare con la linguistica
Ecco, appunto, asteniamoci tutti… :)