Il nome di questa terribile droga si vede scritto in tanti modi diversi: hashish, hascich, hascisc', ascisc'.
Se la italianizzassimo in ascisce?
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi) «Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
È un peccato che il DOP registri soltanto i due adattamenti parziali hascisc’ e ascisc’.
È forse il caso di precisare che la pronuncia di ascisce, cosí com’è indicato nel Battaglia, è piana: ascísce. Lo dico perché è invalsa ormai la pronuncia /ˈaʃʃiʃ/ per il forestierismo non adattato.
Curioso voglia dire semplicemente erba in arabo, perché dalle nostre parti in gergo erba è proprio la marijuana, mentre il lavorato delle secrezioni delle sue infiorescenze, cioè l'hashish, è il fumo.