Pagina 1 di 1

"Fine" si accorda o no?

Inviato: lun, 12 feb 2007 1:08
di Fausto Raso
Secondo un linguista di un giornale il linea l'espressione "fine a sé stesso" si può considerare una sola parola; "fine", quindi, resta invariato. È corretto dunque, secondo voi, dire o scrivere "sono discorsi fine a sé stessi"?
Io credo sia "piú corretto" accordare fine con il sostantivo cui si riferisce: "sono discorsi fini a sé stessi".

Inviato: lun, 12 feb 2007 1:25
di Marco1971
Secondo me è invariabile. Si sottintende un: sono discorsi [che sono un] fine a sé stessi. Impressione, la mia, epidermica, ma vedrò di controllare sui sacri testi appena possibile.

Inviato: lun, 12 feb 2007 10:48
di bubu7
La sua epidermide non sbagliava.
Il GRADIT riporta:
~ fine a se stesso loc.agg.inv. CO [1870–72] non subordinato ad altri scopi: tentativo f. a se stesso, la virtù è f. a se stessa.

Inviato: lun, 12 feb 2007 18:29
di Marco1971
Il veggo. :D Non è tuttavia completamente invariabile, visto che stesso muta desinenza.

Inviato: lun, 12 feb 2007 20:11
di Fausto Raso
Marco1971 ha scritto:Non è tuttavia completamente invariabile, visto che stesso muta desinenza.
Si può sostenere, quindi, che "sono discorsi fini a sé stessi" è "molto piú corretto" di "discorsi fine a sé stessi".

Inviato: lun, 12 feb 2007 21:02
di Marco1971
Le confesso che al mio orecchio pur non digiuno di lettere questo plurale stride piú della vampa zingaresca. ;)

Inviato: gio, 15 feb 2007 21:21
di Federico
Vedo che la questione era già stata proposta.

Sarebbe interessante capire quale sia la tendenza attuale: sembrerebbe che sia diffuso l'uso plurale di fine (fini) in concordanza col sostantivo, mentre la concordanza completa (del genere fina a sé stessa) resta fortunatamente limitata alla satira di Guzzanti ecc. :)

Inviato: ven, 16 feb 2007 18:45
di Fausto Raso
Federico ha scritto:Vedo che la questione era già stata proposta.
Se ho visto bene non ha avuto una risposta. O sbaglio?

Inviato: sab, 17 feb 2007 23:24
di Federico
Fausto Raso ha scritto:
Federico ha scritto:Vedo che la questione era già stata proposta.
Se ho visto bene non ha avuto una risposta. O sbaglio?
No, non sbaglia.

Inviato: sab, 17 feb 2007 23:25
di Marco1971
Ma abbiamo risposto qui, mi pare. :)

Inviato: ven, 04 mag 2007 22:48
di Federico
Ritorno un momento sulla questione: perché, dopotutto, non dovrebbe essere accettabile «sono discorsi [che sono dei] fini a sé stessi»? Non è detto che il fine sia unico, specialmente se è identificato con i discorsi stessi presi singolarmente.

Inviato: ven, 04 mag 2007 23:01
di Marco1971
Perché fine a sé stesso vuol dire «non subordinato ad altri scopi», e quindi che ne ha uno solo. Se poi la locuzione è registrata come invariabile nel GRADIT, non vedo perché cominciare a arzigogolare: si potrebbe fare lo stesso discorso per altre locuzioni invariabili, ma l’uso ha stabilito (e in questo caso approvo) che è, appunto, invariabile.

Inviato: sab, 05 mag 2007 0:36
di Federico
Ha ragione: mi sono lasciato ingannare dall'ellissi ipotizzata. Come è vero che è rischioso andare a cercare le parole sottintese! :roll: