Una «provocazione linguistica»
Inviato: ven, 15 ott 2021 0:39
Due cittadine italiane hanno il medesimo nome: Gallicano. Una si trova in provincia di Lucca e una in provincia di Roma, quest'ultima con l'aggiunta "nel Lazio". L'abitante di ambe (sic!) le località si chiama "gallicanese". Come si fa, per tanto, senza un contesto, a sapere di quale gallicanese si parla? La nostra "provocazione", indirizzata agli 'addetti alla coniazione dei demotici', è di lasciare "gallicanese" per l'abitante della cittadina della Garfagnana e di (ri)denominare "pedense" quello della cittadina laziale. Perché "pedense"? Perché anticamente la località in oggetto si chiamava con il nome latino di Pedum (Pedo) in quanto la sua conformazione assomiglia alla pianta del piede. Perché Pedum è stato cambiato in Gallicano? Ce lo svela Wikipedia:
Secondo una leggenda di origine popolare storicamente infondata (il toponimo è citato già nell'alto medioevo, quando la famiglia Rospigliosi non esisteva ancora), il nome del comune (Gallicano) deriverebbe dal fatto che una notte, coperti dal silenzio e dall'oscurità, un gruppo di soldati, al servizio della famiglia Rospigliosi, tentò di attaccare la piccola cittadina, che in quel momento era assorta in un profondo sonno, ma fu a quel punto che un cane iniziò ad abbaiare contro gli invasori e ad esso fece eco un gallo che con il suo acuto canto risvegliò dal sonno la popolazione che dopo alcuni momenti di smarrimento prese in mano lance e spade respingendo l'invasore nemico. Da allora la cittadina, per rendere omaggio a coloro che avevano, senza volerlo, salvato la cittadina dall'occupazione, prese il nome, con cui la si conosce ancora oggi, di Gallicano (gallo e cane, ndr).
Secondo una leggenda di origine popolare storicamente infondata (il toponimo è citato già nell'alto medioevo, quando la famiglia Rospigliosi non esisteva ancora), il nome del comune (Gallicano) deriverebbe dal fatto che una notte, coperti dal silenzio e dall'oscurità, un gruppo di soldati, al servizio della famiglia Rospigliosi, tentò di attaccare la piccola cittadina, che in quel momento era assorta in un profondo sonno, ma fu a quel punto che un cane iniziò ad abbaiare contro gli invasori e ad esso fece eco un gallo che con il suo acuto canto risvegliò dal sonno la popolazione che dopo alcuni momenti di smarrimento prese in mano lance e spade respingendo l'invasore nemico. Da allora la cittadina, per rendere omaggio a coloro che avevano, senza volerlo, salvato la cittadina dall'occupazione, prese il nome, con cui la si conosce ancora oggi, di Gallicano (gallo e cane, ndr).