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Inciso dopo la preposizione

Inviato: gio, 08 dic 2022 10:30
di Happykarim01
Buongiorno, mi porta a chiedere la vostra opinione un dubbio circa la correttezza del seguente periodo includente una proposizione incidentale: "Partì col treno per, ammesso quello arrivasse in tempo, attaccare a lavoro alle 08:00". Sicuramente sarebbe corretto se l'incidentale s'inserisse tra treno e per, tuttavia mi chiedevo se anche questa opzione fosse lecita. Grazie in anticipo.

Re: Inciso dopo la preposizione

Inviato: gio, 08 dic 2022 11:23
di Millermann
Una proposizione incidentale, o frase parentetica, è caratterizzata dalla mobilità all'interno della frase ospite, senza che questa cambi di significato.
Ciò non significa, però, che possa essere posta ovunque. Non so se esistano criteri precisi; io direi che uno dei piú semplici modi per capire se la frase "fila" è la pronunciabilità: si riesce a leggere la frase ad alta voce, rendendo evidente l'inciso, senza inficiare la comprensibilità della frase ospite? Se sí, allora va bene. :)

Nel suo caso, ad esempio, siamo un po' "ai limiti": la posizione dell'inciso è sicuramente inconsueta, ma ciò può apparire come una scelta stilistica consapevole.
Quello che non mi convince, piuttosto, è il resto della frase: io direi «per attaccare a lavorare» oppure «il lavoro». ;)

Re: Inciso dopo la preposizione

Inviato: gio, 08 dic 2022 16:42
di Dario G
Per me siamo oltre i «limiti»: l’interposizione dell’inciso tra per e attaccare spezza la proposizione finale disarticolando l’intera frase.
Né avrebbe senso inserire la proposizione concessiva-ipotetica dopo treno; logica vuole che questa segua la finale: Partì col treno per attaccare il lavoro alle 8:00, ammesso che quello fosse puntuale.

Re: Inciso dopo la preposizione

Inviato: gio, 08 dic 2022 19:12
di Ferdinand Bardamu
Sembra il risultato di una pianificazione disordinata, un affastellamento di pensieri, quasi un flusso di coscienza. Nel parlato una tale costruzione di frase potrebbe essere tollerabile per la spontaneità che contraddistingue la situazione comunicativa; nello scritto no, perché la preposizione per forma con ciò che segue —sostantivo o infinito— un insieme solidale.