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«Scheumorfismo»

Inviato: gio, 16 feb 2023 18:24
di Lorenzo Federici
https://it.wikipedia.org/wiki/Scheumorfismo ha scritto:Uno scheumorfismo (o skeuomorfismo) è un ornamento fisico o grafico apposto su un oggetto allo scopo di richiamare le caratteristiche estetiche di un altro, come ad esempio una ceramica ornata con dei rivetti per far in modo che ricordi una pentola di metallo o un software di visualizzazione che mostra i dati suddivisi in pagine animate che riproducono le caratteristiche fisiche della carta.
Il termine viene dall'inglese skeuomorph, dal greco σκεῦος (skeûos) e μορφή (morphḗ). Mi sembra che anche qui ci sia lo stesso problema di turofilo, bruxismo, gluco-, kaleidoscopio e simili e mi chiedevo quale fosse il modo migliore di formare questa parola.

Innanzitutto, sk- diventerebbe sc- in latino e dunque in italiano. Un paio di esempi: scena < scaena, scēna < σκηνή (skēnḗ); scettro < scēptrum < σκῆπτρον (skêptron).

Poi, bisogna mantenere il dittongo -eu- ma anche la -o- prima di -morfo. Così, avremmo -euo-, come in σκευογραφία (skeuographía) o σκευοθήκη (skeuothḗkē), entrambi segnalati qui.

L'unica parola simile che ho trovato è euonymus, nome di una pianta che in italiano è evonimo.

Inoltre, di scevografia e Scevoteca (nome proprio, in latino e dunque in inglese soltanto Sceuotheca) si trova qualche attestazione. Mi verrebbe da concludere che la forma migliore sia, quindi, scevomorfismo — seppur non sia mai stata usata. La sequenza -evo-, tra l'altro, è coerente col russo скевоморфизм (skevomorfizm). Ci sono altre parole con -evo- da -euo- greco (o grecolatino)?

Re: «Scheumorfismo»

Inviato: gio, 16 feb 2023 18:39
di G. M.
Non so giudicare minimamente sulla correttezza del procedimento, ma ho una risposta all'ultima domanda: evoè. :)

Re: «Scheumorfismo»

Inviato: ven, 17 feb 2023 21:10
di Infarinato
Sí, scevomorfismo sarebbe la forma corretta, ma il russo non c’entra nulla. È che in quella posizione (e con quell’etimo) la u latina rappresenta di norma una /w/, non una /u/ (in poesia, però, fa un po’ quel che le pare in base al metro), e quindi nel passaggio dal latino all’italiano —quando non cade intervocalicamente— diventa una v nelle voci di tradizione ininterrotta, e generalmente anche in quelle dotte (ma non sempre: cfr., e.g., Svetonio Suetonio)…

Re: «Scheumorfismo»

Inviato: ven, 17 feb 2023 22:21
di Lorenzo Federici
Ora ho un'altra domanda, spero che non sia fuori tema. Suetonio in italiano si può leggere soltanto /suetɔnjo/. In quante altre parole la sequenza latina /CwV/ diventa /CVV/? Mi vengono in mente soave da suāvem e persuadere che però è un cultismo. Ce ne sono altre?

Re: «Scheumorfismo»

Inviato: dom, 19 feb 2023 19:11
di Carnby
Lorenzo Federici ha scritto: ven, 17 feb 2023 22:21 Suetonio in italiano si può leggere soltanto /suetɔnjo/.
Direi di no: il DiPI trascrive come pronuncia aulica /sweˈtɔnjo/.

Re: «Scheumorfismo»

Inviato: dom, 19 feb 2023 22:19
di Lorenzo Federici
Il DiPi trascrive anche /*ˈʃɛkspir/, /ˈbɛdem ˈbrɛkfast/, /sˈpɔrt/ e tanti altri. Il DiPI registra come un fiorentino colto pronuncia determinate parole, quindi con le vocali fiorentine e con i nessi consonantici detti nel modo più pulito possibile (non /-kkespire/, /-kkefaste/, /-rte/), ma colla pronuncia tradizionale le uscite in consonante non ci sono (tranne /r/, /l/, /m/ e /n/ in poesia, «Urla e biancheggia il mar») e /w/ può esistere soltanto dopo /k/, /g/ o prima di una /ɔ/ (e /o/ non accentata).

Re: «Scheumorfismo»

Inviato: dom, 19 feb 2023 23:26
di Infarinato
 ! Messaggio da: Infarinato
Per favore, cerchiamo di rimanere in tema. Se il nuovo argomento non è anche fuori fòro, si può sempre aprire un nuovo filone nella sezione piú opportuna. Grazie. :)