«Caracas»

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G. M.
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«Caracas»

Intervento di G. M. »

Treccani:
Città capitale del Venezuela (2.934.560 ab. nel 2017); maggiore centro economico, politico e culturale del paese. È situata a quasi 1000 m s.l.m., in una valle a pochi km dal mare. La dominano montagne alte più di 2500 m e ha un clima più mite di quel che comporterebbe la sua latitudine (circa 10° N) [...]

Fu fondata dallo spagnolo Diego de Losada nel 1567 con il nome di Santiago de León de Caracas, sul luogo occupato da un villaggio d’indiani Caracas, tribù probabilmente caribica. Venne attaccata nel 1595 dal corsaro inglese F. Drake; nel 1731 fu eretta a capitale dell’omonima capitania generale. Prima città a insorgere contro la madrepatria nel 1810, fu occupata definitivamente da S. Bolívar nel giugno 1821 e divenne capitale del Venezuela indipendente.

La città si è estesa prevalentemente in senso O-E, seguendo l’andamento della valle, con nuovi quartieri residenziali e vaste baraccopoli (ranchos) sviluppati anche sui rilievi circostanti. I maggiori ampliamenti topografici si sono verificati in direzione orientale (quartieri di Los Chorros, Los Caminos) saldandosi al nucleo centrale. La città, che dal 1929 ha legato il suo nome all’attività di significativi esponenti dell’architettura funzionalista, in primo luogo C. R. Villanueva, ha aspetto decisamente moderno, grazie a grandi complessi come il Centro Bolívar, la Città universitaria, i grattacieli del Centro Polar, il Teatro del Este, i musei (notevole quello di arte contemporanea, 1974, con la nuova ala del 1982) e i quartieri residenziali come El Silencio, 23 de Enero, El Paraíso e Cerro Piloto.
Come etnico, è registrato carachegno:
carachégno agg. e s. m. (f. -a) [dallo spagn. caraqueño]. – Della città di Caràcas, capitale della Repubblica del Venezuela; come sost., abitante, originario o nativo di Caracas.
Se il toponimo è effettivamente il plurale d'un singolare caraca, si potrebbe calcarlo e farne Carache (se caraca è femminile) o Carachi (se maschile; il che sembrerebbe più sensato come nome d'una popolazione), che sarebbero ambedue in coerenza con carachegno.

La ricerca di Carache in Google Libri non è semplice, perché si confonde coll'altro toponimo, sempre in Venezuela, che è Carache /kara̍ʧe/ in ispagnolo.

Il Lexicon di Egger ha Caracae -arum.

Orbis Latinus ha Caracensis, Caraccas, s. Jacobus in Venezuela.

In Salgari c'è un [le] Carache che potrebbe essere il nostro luogo:

La paura d'incontrare i fieri corsari della Tortue tratteneva le navi spagnuole entro le porte delle Carache, dell'Yucatan, della Venezuela e delle grandi isole antillane, fino a quando non si trovavano in un numero tale da formare una squadra. (Fonte)

In questo testo ricorre parecchie volte [le] Caracche, ma sembra più una regione che un singolo insediamento urbano.

Quest'altro sembra indicarci che si tratta dello stesso nome, ma non è del tutto chiaro:

Il paeſe di Caraccos, o ſia de' Caracchi è compreſo nella provincia di Venezuela. Abbraccia lo ſpazio di ſeſſanta leghe lungo la coſta del mare del nord. E' pieno di monti, e di valli, ove ſi raccoglie gran quantità di cacao. Gli Spagnuoli, che lo fan coltivare da' Negri, abitano nella città di Caracos, o Caracas, ſituata in una vaſta pianura piena di paſcoli al 10. gr. 30. di latitudine ſettentrionale, e al 49. di longitudine occidentale.

Infatti la città non si trova in pianura.

Qui s'usa prima Caraccas e poi le Caracche:

Dai dettagli ricevutisi intorno alla rivoluzione di Caraccas, pare che questo cangiamento politico si limiti, per ora, al distretto di Venezuela, distretto importante per la sua opulenza, fertilità e popolazione, ma di non considerabile estensione. Da quella colonia si sono fatti partire de' missionarj scelti fra gli abitanti più distinti per andar ad impegnare le provincie vicine a dichiararsi anch'esse indipendenti. Alle colonie più lontane dell'America meridionale è stato diretto un eloquente proclama per invitarle a seguir l'esempio delle Caracche. (Fonte)

Qui si parla d'una «R. Compagnia delle Carache» che potrebbe essere la Real Compañía Guipuzcoana de Caracas...

Qui ancora Caracca è dato come equivalente di Caracas, «Capitaneria generale dell'America merid[ionale]»...

PS. Qui, qui, qui e in altri testi Caraca.
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