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Forum De Rienzo

Inviato: lun, 09 lug 2007 17:42
di Fabio48
Scusate, ma che risposta è?:

►Congiuntivi
La disturbo per sapere da lei se è più giusto dire: mi dimentico che esiste o mi dimentico che esista?
Simona

Lo faccia per fare un piacere a me: usi il congiuntivo. ◄

Non si dice: « A volte mi dimentico che esiste una giustizia ultra terrena...»?

Cordiali saluti a tutti.

Inviato: lun, 09 lug 2007 18:07
di Marco1971
È una risposta errata: il congiuntivo qui è sbagliato.

Inviato: mar, 10 lug 2007 8:25
di Fabio48
Grazie Marco.
Ora però, mi viene da pensare perché un quotidiano come il Corriere della Sera, continua a dare spazio un Forum del genere che tutto fa meno che aiutare la lingua italiana.

Cordialità.

Inviato: mar, 10 lug 2007 21:35
di Federico
Probabilmente perché i lettori sono soddisfatti: sia perché i consigli non sono sempre sbagliati sia perché quando lo sono non se ne accorgono.

Inviato: sab, 14 lug 2007 1:09
di Marco1971
È comunque sconfortante che una rubrica cosí nota e letta, il cui scopo sarebbe d’illuminare la gente, sia cosí infarcita d’inesattezze, e a volte d’errori. :(

Inviato: dom, 15 lug 2007 0:00
di Fausto Raso
È la stessa rubrica che sosteneva l'invariabilità di multilingue.

Inviato: sab, 06 apr 2013 16:02
di Animo Grato
Me l'ha segnalato un amico, non ci volevo credere. Leggete cosa scrive a proposito di incinta.

Inviato: sab, 06 apr 2013 17:09
di Andrea Russo
:shock: Ma non si possono cancellare interventi del genere? Perché i lettori magari si fidano, e quindi non solo usano tale "regola", ma addirittura possono diffonderla, forti di una fonte importante...

Inviato: sab, 06 apr 2013 17:17
di Sandro1991
Riporto, invece, la risposta di Serianni: «...incinta è un antico participio passato di quel verbo incingere che si legge per esempio nell'Inferno, VIII 45, là dove Virgilio esprime il suo compiacimento per Dante dopo la replica a Filippo Argenti ("Alma sdegnosa, / Benedetta colei che in te s'incinse"). Trattandosi di una forma che si usa solo al femminile (di uomini incinti, per ora, si può parlare solo facetamente), e più spesso in relazione a una singola donna gravida, alcuni hanno creduto di aver che fare con una specie di avverbio. Ma è un errore marchiano.»

Da La Crusca per voi (n° 16, aprile 1998, p. 15).

Inviato: sab, 06 apr 2013 18:24
di Animo Grato
Sandro1991 ha scritto:«...alcuni hanno creduto di aver che fare con una specie di avverbio.»
Dirò di più: secondo me è la percezione di "incinta" come sintagma (sulla falsariga di "in gamba": in cinta) all'origine del suo uso riferito ad un plurale. Se ne potrebbe avere la conferma chiedendo a chi commette quest'errore di scriverlo.

Inviato: sab, 06 apr 2013 20:28
di Fausto Raso
Gentile Animo Grato, l'invariabilità di incinta, purtroppo, è un errore marchiano che si è diffuso a macchia d'olio, anche presso i cosí detti scrittori. Guardi qui. :oops:

Piccola annotazione. Giorgio De Rienzo, in seguito, si è ravveduto:
S.O.S. Lingua: Manuale Di Pronto Soccorso per L'uso Corretto ... - Pagina 56
books.google.it/books?isbn=8874967918
Giorgio De Rienzo - 2011 - Anteprima
Semaforo rosso non ma entusiasto entusiasta ossequiente ossequente donne incinta donne incinte Semaforo giallo non solo ma anche succube succubo, succuba Lasciamo quelle più correnti che escono in -o (caro) al maschile e in -a ( cara) ...

Inviato: sab, 06 apr 2013 21:06
di valerio_vanni
Riporto da quella pagina:
De Rienzo ha scritto:La scansione in sillabe giusta è "a-e-re-o". Dunque ha torto la maestra, ma sbaglia anche lei. Infatti si crea uno iato tutte le volte che c'è un incontro tra le vocali "a", "e", "o".
"a-e-re-o" va bene [1], ma l'ultima frase è valida solo a livello statistico.

In "aeroplano" il primo "ae" secondo me è un dittongo e non uno iato /,ae.ro'pla.no/, a meno che non venga pronunciata così /a,e.ro'pla.no/ (mai sentita e al mio orecchio poco naturale).

[1] Le ultime due a ritmo veloce potrebbero anche fondersi.

Inviato: dom, 07 apr 2013 0:13
di Zabob
Marco1971 ha scritto:È una risposta errata: il congiuntivo qui è sbagliato.
Ma al passato ci vuole: "mi ero dimenticato che esistesse".
Es. in Calvino, Ultimo viene il corvo: «da mesi e mesi mi ero dimenticato che esistesse la questione dell'acqua del Pozzo Lungo, tra una settimana ripartirò e tornerò a dimenticarmene».

Inviato: dom, 07 apr 2013 1:07
di Marco1971
Zabob ha scritto:Ma al passato ci vuole: "mi ero dimenticato che esistesse".
Es. in Calvino, Ultimo viene il corvo: «da mesi e mesi mi ero dimenticato che esistesse la questione dell'acqua del Pozzo Lungo, tra una settimana ripartirò e tornerò a dimenticarmene».
Al passato suona accettabile. Tuttavia sarebbe migliore mi ero dimenticato che esisteva.

Inviato: dom, 07 apr 2013 11:27
di Carnby
Sandro1991 ha scritto:di uomini incinti, per ora, si può parlare solo facetamente
Insomma...

valerio vanni ha scritto:In "aeroplano" il primo "ae" secondo me è un dittongo e non uno iato /,ae.ro'pla.no/, a meno che non venga pronunciata così /a,e.ro'pla.no/ (mai sentita e al mio orecchio poco naturale).
Sono d'accordo ma tradizionalmente gli incroci di vocali che non comprendano né i, né u, son considerati ïati. Nessun insegnante potrebbe considerare «erronea» una scansione sillabica come a-e-re-o (anche se in poesia e nel parlato comune, la parola sarà pronunciata senza stacchi sillabici, e quindi bisillabica a tutti gli effetti).