Raddoppiamento fonosintattico del numero «tre»
Inviato: ven, 26 apr 2024 21:10
Oggi giornata di acquisti in famiglia in famiglia: siamo andati in un centro commerciale di Frosinone e, quando la cassiera ha chiesto a mia madre il numero per attivare una tessera sconti, lei ha iniziato con: «tre, sei, sei» e così via. L'ha detto nella maniera più naturale possibile e che mi era sempre sembrata normale almeno qui in zona: /tre̍ sɛ̍i sɛ̍i/. Quando la cassiera ha ripetuto il numero, l'ha detto in un'altra maniera: /tre̍ ssɛ̍i sɛ̍i/.
Ragionandoci, ha più senso così. Tre è una parola che causa il raddoppiamento della consonante che segue. Mi sono messo a ragionarci su e mi sono reso conto che, almeno in famiglia, abbiamo il raddoppiamento fonosintattico del tre aggettivo ma non quello del tre pronome. Ho provato con alcuni esempi, oltre al già citato numero di telefono:
È un fenomeno unico della mia zona o è registrato anche in altri dialetti? A che cosa è dovuto?
Ragionandoci, ha più senso così. Tre è una parola che causa il raddoppiamento della consonante che segue. Mi sono messo a ragionarci su e mi sono reso conto che, almeno in famiglia, abbiamo il raddoppiamento fonosintattico del tre aggettivo ma non quello del tre pronome. Ho provato con alcuni esempi, oltre al già citato numero di telefono:
- Ho tre gatti.
- Ne ho tre di gatti. (ci vuole la virgola?)
- La mia carta è il tre di cuori.
È un fenomeno unico della mia zona o è registrato anche in altri dialetti? A che cosa è dovuto?