Passato remoto di acquiescere

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Passato remoto di acquiescere

Intervento di PersOnLine »

Qual è il passato remoto di acquiescere: acquiescei, acquiescetti o acquiebbi?
I primi due regolari vengono praticamente suggeriti dal silenzio della maggior parte dei dizionari in merito, compreso il DOP; il terzo irregolare viene suggerito dal coniugatore del Garzanti e da questo volume.
Fausto Raso
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Intervento di Fausto Raso »

Le prime due forme si trovano anche in questo coniugatore.
Ultima modifica di Fausto Raso in data mer, 24 feb 2010 1:16, modificato 1 volta in totale.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Il verbo acquiescere è considerato difettivo, da alcuni dizionari, del participio passato; altri non danno precisazioni. Sarebbe quindi da considerare regolare, col passato remoto acquiescéi/acquiescètti e il participio passato acquiesciuto:

…supporre o ad asserire di aver supposto che il collega italiano avesse acquiesciuto alle sue vedute. (L’Italia alla vigilia della guerra)

Non ho però trovato attestazioni del passato remoto, sempre teoricamente possibile…

La forma acquiebbi/e non sembra trovare giustificazione logica, e la respingiamo come spuria, checché dica Rossella Spina… (o chi è costei? :D) :?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
PersOnLine
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Intervento di PersOnLine »

Marco1971 ha scritto:La forma acquiebbi/e non sembra trovare giustificazione logica, e la respingiamo come spuria, checché dica Rossella Spina… (o chi è costei? :D) :?
Infatti, il dubbio mi è sorto consultando il Garzanti, non il libro.
Non capisco, però, perché il DOP non dica niente, dato che di solito specifica sempre qual è la forma preferibile del passato remoto dei verbi delle seconda coniugazione.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Nessun coniugatore in linea è affidabile!
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Brazilian dude
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Intervento di Brazilian dude »

Marco1971 ha scritto:La forma acquiebbi/e non sembra trovare giustificazione logica, e la respingiamo come spuria, checché dica Rossella Spina… (o chi è costei? :D) :?
In latino si dice acquievi.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

In effetti, vedo ora il nesso con crescere ~ crebbi. Ma non m’è riuscito di scovare alcuna attestazione fededegna.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Intervento di Infarinato »

Marco1971 ha scritto:Sarebbe quindi da considerare regolare, col passato remoto acquiescéi/acquiescètti e il participio passato acquiesciuto
Il GRADIT dà proprio queste forme, e queste soltanto.

Il raffronto col latino [classico] non mi sembra molto proficuo: è vero che il perfetto di cresco è crēvi [e quello di cognosco è cognōvi], proprio come quello di acquĭesco è acquĭēvi, ma crescere e conoscere sono parole popolari, mentre acquiescere è voce dotta. :?
Brazilian dude
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Intervento di Brazilian dude »

Ho menzionato il latino perché si è parlato qui di assenza di giustificazione logica.
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Intervento di Infarinato »

Brazilian dude ha scritto:Ho menzionato il latino perché si è parlato qui di assenza di giustificazione logica.
Sí, grazie, caro Brazilian, l’avevo capito. Intendevo solo invitare alla cautela nell’interpretazione del raggruppamento proposto dalla Spina, il quale sembrerebbe suggerire una continuazione diretta del perfetto latino acquĭēvi nell’italiano ??acquiebbi (cosí come crebbi continua crēvi > *crébui e conobbi cognōvi > *conóbui).

Come ho detto, acquiescere è voce dotta, quindi l’unica possibilità sarebbe invece una formazione analogica dovuta all’influsso esercitato da una classe ristrettissima di verbi (praticamente, solo crescere, conoscere e derivati), ancorché importanti
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