«Crocifisso» o «crocefisso»?

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Stephanus
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«Crocifisso» o «crocefisso»?

Intervento di Stephanus »

E ancora: resurrezione o risurrezione? Penso, ma non so perché, che le due forme siano entrambe valide per entrambi i termini (ne esistono altri con queste piccole varianti?).
Ma, mi chiedo: qual è la differenza fra le due forme?

Grazie a chi vorrà rispondere.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Sono semplici varianti, di diversa frequenza nell’uso. I vocabolari mettono a lemma la forma piú diffusa (in questo caso crocifisso e risurrezione).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Luca86
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Re: «Crocifisso» o «crocefisso»?

Intervento di Luca86 »

Stephanus ha scritto:…ne esistono altri con queste piccole varianti?
Ce ne sono parecchi: ad esempio – scrivo quelli che mi vengo in mente – bazzotto/barzotto, olivo/ulivo (e oliva/uliva), obiettivo/obbiettivo, reboante/roboante, ecc.
Stephanus
Interventi: 27
Iscritto in data: mer, 05 nov 2008 21:12

Intervento di Stephanus »

Ma queste varianti dipendono da una maggiore o minore aderenza alla parola latina da cui derivano?
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Marco1971
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Quando una parola deriva dal latino, ha spesso varianti, se non si è stabilita nell’uso una forma preponderante. Non è sempre quella piú vicina al latino a prevalere.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
pocoyo
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Intervento di pocoyo »

Tuttavia, a proposito di roboante, ho sempre preferto la variante piú aderente alla forma latina. Il DOP dice meno bene, mentre il Treccani nota addirittura: diffuso, ma non corretto. Come occorre comportarsi in casi simili?

Qualcuno può illuminarmi sull’origine di roboante?
Vi sono cose che all’uomo perduto / la morte non perdona.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Veda qui.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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