Passato remoto di «divergere»

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Moderatore: Cruscanti

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Andrea Russo
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Passato remoto di «divergere»

Intervento di Andrea Russo »

Secondo alcuni dizionari non esiste: il DOP dice «mancante di pass. rem. e di part. passato». Il Treccani invece: «non usato al pass. rem. e al part. pass.».
Diverso il caso di Serianni e del Devoto-Oli (curato, tra l'altro, anche dallo stesso Serianni). Nella sua Grammatica inserisce tale verbo tra quelli «difettivi del solo participio passato» (XI.122b.). Il Devoto-Oli 2012 glossa il passato remoto come «raro»: «divergéi, divergésti, ecc.».


Insomma, è talmente in disuso da essere considerato scomparso o è ancora possibile il suo utilizzo?
Avatara utente
Marco1971
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Il passato remoto esiste, ma è raro. Esiste anche la variante io diversi. Il participio passato è diverso ma si adopera solo come aggettivo. Divergere è difettivo di tutti i tempi composti.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Andrea Russo
Interventi: 763
Iscritto in data: dom, 23 ott 2011 22:37

Intervento di Andrea Russo »

Grazie Marco! :wink:
Ma sarebbe io divèrsi? O io divérsi...?
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Prego. Sarebbe divèrsi. ;)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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